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LA TRAVE E LA PAGLIUZZA
Le dimissioni della Direttrice INGV e il sodalizio sul segreto in caso di scenari di rischio
by Giuseppe D'Aniello - Riproduzione riservata © 2018
17/9/18

Sta rimbalzando a destra e manca la notizia delle dimissioni della Direttrice INGV che, stando a quanto pubblicato da molte testate giornalistiche, avrebbe lamentato una mancanza di trasparenza all'interno di INGV.

A Noi questa notizia interessa davvero poco, molto poco e vi spieghiamo in poche righe perché.

INGV e Dipartimento della Protezione civile (DPC) nel 2012 hanno stretto un accordo, un patto. Questo patto prevede tante cose ma ne prevede una che quando la scoprimmo ci fece andare su tutte le furie.
La Comunità scientifica (impersonificata nel caso di specie dall'INGV) che dovrebbe essere libera per definizione, si accordò col Governo nel tenere sostanzialmente segreti scenari di rischio di cui fosse venuta a conoscenza sulla base dei dati raccolti dalle reti di monitoraggio.

Nacque così  il Nostro famoso articolo "Vesuvio, segreto di Stato cosa?" che ogni cittadino dovrebbe leggere. Abbiamo titolato l'odierno articolo in maniera provocatoria per dire: ma come, tutti si meravigliano per un problemino che ha sollevato la Direttrice dimissionaria e nessuno vede questa trave costituita dal sostanziale segreto esistente?

Leggiamo spesso di membri INGV e della Comunità scientifica anche qualificata che si dimenano sulla questione di Ischia, dei Flegrei, di questo dato o quell'altro e nessuno, ma NESSUNO solleva il problema della Convenzione INGV-DPC 2012-2021!
Per chi non avesse letto il Nostro articolo sul segreto di Stato presunto, ricordiamo come l'attuale testo dell'Allegato A alla Convenzione, all'art.5, richiama nientemeno l'articolo 8 dell'Accordo Quadro Convenzione 2012-2021.

In particolare il comma 1 dell'art. 5 Allegato A Convenzione 2012-2021 valevole per il 2018 così esordisce (formattazione testi articoli Nostra):

"La titolarità dei dati di base risultanti dalla presente Convenzione è disciplinata dall’art. 5.4 dell’Accordo-Quadro. Le procedure di diffusione, pubblicazione e divulgazione da parte dell’INGV sono definite ai sensi dell’art. 8 dell’Accordo-Quadro".

Quindi dobbiano andare a leggere questo art.8 dell'Accordo-Quadro per capire come vengono diffusi, pubblicati e divulgati i dati raccolti dalle reti di monitoraggio dell'INGV.

Ma rullo di tamburi...l'art.8 dell'Accordo - Quadro dice quanto segue (leggete e rileggete e memorizzate):
 
Accordo DPC-INGV 2012-2021, art.8: "Le procedure standard di diffusione dei dati di monitoraggio vengono dettagliate nell'allegato A(ndr. che è quello richiamato). L'INGV si impegna a non diffondere valutazioni relative a scenari di pericolosità o di rischio, sismico e vulcanico, senza la preventiva autorizzazione del Dipartimento, che ha facoltà di considerare riservati alcuni documenti ed elaborati e di stabilirne le modalità ed i tempi di eventuale pubblicizzazione".
 
Un triplo catenaccio: 1) l'INGV si impegna a NON diffondere valutazioni relative a scenari di pericolisità; 2) per farlo ha bisogno dell'autorizzazione del DPC; 3) il Dipartimento di protezione civile (DPC, quindi Governo) si riserva il potere di considerare riservati alcuni atti e documenti e di stabilire se e quando rivelarli ai cittadini.

Chi ci segue sa che dopo il Nostro articolo, nel testo valevole per il 2015, la Convenzione cambiò e all'art.7.2 fu inserito un nuovo articolo che così recitava:
"L’INGV si impegna a diffondere le valutazioni relative a scenari di pericolosità, sismici e vulcanici, ottenute nell’ambito delle attività coperte dalla presente Convenzione, secondo le modalità indicate nell’Allegato A dell’Accordo-Quadro. Il Dipartimento ha la facoltà di considerare riservati alcuni documenti ed elaborati e di stabilire le modalità e i tempi di eventuale pubblicizzazione".

Il cambiamento riguardava INGV che si impegana a diffondere valutazioni relative a scenari di pericolosità, sismici e vulcanici ma il potere di decidere se divulgare o meno ai cittadini queste valutazioni veniva riservato al Dipartimento di protezione civile. Poco cambiava nella sostanza.

Ora abbiamo una Convenzione 2018 che richiama invece l'Accordo Quadro 2012-2021 e quindi l'art.8 sopra citato col triplice catenaccio.
 
Morale della favola: quando questi soloni si mettono sui social a parlare, sparlare, fare politica e chi più ne ha ne metta, pensate sempre a quanto letto. Pensate che la Comunità scientifica (INGV) si è messa il bavaglio con questo patto stipulato col DPC (Governo).

Vedremo se questo Governo saprà liberare la Comunità scientifica ed annullare da subito quell'Accordo Quadro almeno nella parte in cui prevede un sostanziale segreto su scenari di pericolosità sismica e vulcanica stabilendo il principio univoco della obbligatoria divulgazione di scenari di rischio e pericolosità sismici e vulcanici senza filtri. Al momento, sul punto, nessun intervento che va in tal senso.

Questa è la TRASPARENZA. Abolire quella convenzione nella parte che abbiamo evidenziato.

Tutto il resto sono chiacchiere, inutili chiacchiere e meschini tentativi di portare acqua al proprio mulino.

Un saluto a tutti.

Il gestore
Avv. Giuseppe D'Aniello

Documenti citati nell'articolo:
Accordo- Quadro Convenzione INGV-DPC 2012-2021
Allegato A Convenzione 2012-2021 (2018)
 Convenzione A (anno 2015)