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NUOVA PAGINA GRAFICI (in arrivo)
LA MAGNITUDO, I JOULES E L'ENERGIA LIBERATA: NUOVO GRAFICO.
Abbiamo esaminato l'intero database dei terremoti del Vesuvio, rapportando le energie liberate mensilmente ed anno su anno.
Proponiamo qui un differente approccio ed una lettura nuova delle
magnitudo dei terremoti vesuviani. Ma prima è doverosa questa
breve premessa tecnica che consigliamo vivamente di leggere.
E' notorio, ma lo ribadiamo, che la magnitudo di un terremoto indica
l'energìa che quel terremoto ha liberato. Richter, l'inventore
della famosa scala di catalogazione dell'energia dei terremoti, in
sostanza si propose di trovare il modo di misurare l'energia liberata
da un terremoto attraverso la strumentazione all'epoca disponibile.
Senza entrare nei dettagli, rimanendo sempre con un linguaggio semplice
e comprensibile ai più, possiamo affermare che più
energetico è il terremoto, maggiore è l'oscillazione
rilevata su un sismogramma posto ad una data distanza dall'evento.
Richter, studiando una notevole mole di terremoti che avvenivano in
California, riuscì, nel tempo, a determinare, per un dato tipo
di sismografo, quale ampiezza avesse l'onda registrata dal medesimo per
un terremoto di mtd 3.0. Richter
definì che un terremoto ha magnitudo pari a 3 quando un evento
registrato a 100 km di distanza con un sismometro di tipo Wood-Anderson,
con periodo proprio di 0.7 secondi e 2800 ingrandimenti, da luogo
ad una ampiezza massima di 1 millimetro. Da qui la possibilità,
con gli attuali sismografi molto sensibili, di registrare e rilevare
con micro sismi con ML negativa.
Ora torniamo all'energia liberata. Senza stare qui a complicare il
discorso, è bene evidenziare che la scala delle magnitudo
è strutturata in modo tale
per cui, si badi, un terremoto di magnitudo 2.5 libera la
medesima energia di 180 terremoti di magnitudo 1.
Abbiamo analizzato tutto il catalogo PLINIO disponibile sul
sito dell'Osservatorio Vesuviano. Si è trattato di un lavoro
duro ma, alla fine, il risultato ottenuto è, a Nostro
sommesso avviso, interessante.
La domanda dalla quale siamo partiti è la seguente (non
riusciamo a toglierci questo vizio di porci domande): posto che un
sistema vulcanico sotto stress genera una sismicità di fondo e
che al Vesuvio si registrano diverse centinaia di terremoti ogni anno,
con una media mensile, tra i 50-70, se il Vesuvio dovesse far
registrare in un mese 180 terremoti di magnitudo 1.0 o in due mesi 360
terremoti con Ml media di 1.0, sarebbe corretto equiparare questa
sismicità, rispettivamente, a quella di uno o due terremoti di 2.5? In termini di
"energia liberata" la risposta è affermativa: sommando le
energìe dei singoli eventi di ML 1.0 si otterrebbe un valore
equivalente a quella di uno o due eventi di ML 2.5. (180 terremoti di
ML 1.0 = 1 terremoto ML 2.5).
Ora, a Noi questa risultante sembra un po limitativa, anche alla luce
della frequenza degli sciami sismici in corso ultimamente; ci siamo
messi a lavoro per capire se ci fosse un altro modo per tirare fuori un
valore "assoluto" della magnitudo complessiva degli eventi registrati
al Vesuvio in un dato intervallo di tempo. Si tenga presente che, ad
es., lo sciame del 7/7/15 caratterizzato da due eventi principali
con ML di 1.9 ed 1.8, oltre ad altri 28 eventi minori, ha fatto
registrare un'energìa liberata di circa 3.1 MJ (megajoules),
mentre il solo evento di ML 2.4 del 5 Maggio 2015 ha liberato
un'energia di circa 17 MJ.
La domanda ci è sorta analizzando ripetutamente il calcolo
dell'energìa in joule rilasciata dal Vesuvio secondo il metodo
proposto nel catalogo Plinio. Avevamo evidenziato
come dal 2000-2001, cioè dopo la grande crisi del 1999,
l'energìa in joules liberata dal Vesuvio fosse
letteralmente crollata. E questo dato era confrontato con lo storico
disponsibile sul catalogo Plinio dal 1972.
Ora, premesso che l'approccio che proponiamo è semplicemente un
"nuovo" modo di leggere le magnitudo cumulative dei terremoti vesuviani
e che esso non ha né puo' avere alcuna valenza scientifica,
abbiamo elaborato il grafico seguente che mostra le magnitudo
cumulative dei terremoti vesuviani dal 2001 all'oggi, anno per anno.
Sommando "i valori assoluti numerici" delle magnitudo positive dei
terremoti registrati al Vesuvio dal 2001 ad oggi, scartando gli eventi
con ML negativa (per ovvi motivi di coerenza algebrica), viene fuori che, sebbene
l'energìa liberata sia
molto bassa secondo il computo standard, la magnitudo complessiva annua
risultante dalla sommatoria algebrica dei singoli eventi con valore
positivo, restituisca un quadro complessivo di interessante lettura.
Eccovi il grafico.
Prima considerazione: si tratta di una somma algebrica di magnitudo che
non può avere alcun valore scientifico. Molti addetti ai lavori
storceranno il naso di fronte a questa operazione che abbiamo
effettuato ma ci sembra di essere stati chiari sui motivi che ci hanno
indotto a farlo.
Cosa ci dice: ogni anno il
Vesuvio fa registrare un determinato numero di terremoti. La somma
delle loro magnitudo è rappresentato coi rispettivi valori sul
grafico.
Deduzioni: nessuna. Ripetiamo:
il grafico non ha alcun riconoscimento scientifico né può
averlo, né pretendiamo che lo abbia, ma nasce solo
dall'idea del gestore del sito, alla luce delle considerazioni di cui
sopra. La somma delle magnitudo ci dice che è in atto un trend
al rialzo a partire dall'inizio degli anni 2000, con accentuazione
negli ultimi anni. Spicca il dato del 2015 che, sebbene aggiornato al
14 settembre, ha già superato i valori degli anni dal 2001 in
poi.
Perché dal 2001: siamo
partiti dal 2001 perché inserire l'anno 1999 e 2000 avrebbe
generato problemi tecnici nella visualizzazione atteso l'elevato valore
della sommatoria delle magnitudo per quegli anni (nel 1999 supera il
valore di 600). Il 2001, per così dire, risente ancora della grave crisi del 1999.
Speriamo non sia vietato sommare le magnitudo dei terremoti!
Non ci assumiamo alcuna responsabilità per eventuali errori, inesattezze e/o omissioni.
Un saluto a tutti.
17/9/15
Giuseppe D'Aniello