GRAFICI SISMICITA' VESUVIO
Realizzati da Giuseppe D'Aniello © 2014 - Riproduzione vietata - Si declina ogni responsabilità per eventuali errori/omissioni/imprecisioni. Grafici realizzati a scopo illustrativo ed amatoriale.
Per info di carattere scientifico rivolgersi a Osservatorio Vesuviano

Animazione esclusiva che illustra in sequenza i singoli eventi per cui è stata determinata la localizzazione dal gennaio 2013 al 9 marzo 2014.
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ESCLUSIVO STUDIO SULLA SISMICITA' DEL VESUVIO E GLI EVENTI DEL 1999/2000

Cari visitatori.
Ho portato a termine, non senza fatica, l'elaborazione dei grafici che seguono.Essi vanno letti ed analizzati come un tutt'uno. Pare esserci una lettura di fondo che li accomuna.
Premetto che il mio intento non è quello di dimostrate alcunché. Nella vita sono un avvocato e mi occupo di ben altre questioni. Dal basso dei miei piccoli studi in vulcanologia e sismologia fatti in proprio, mi son permesso di aggregare alcuni dati ripresi dal sito dell'Osservatorio Vesuviano. Mi pongo, dopo averli elaborati, da mero osservatore. Fatti salvi errori nel riportare questo o quel dato, mi limito a rilevare che dalle aggregazioni dei dati emerge, a mio sommesso ed umile avviso, che dal 2000 circa, dopo la grande crisi sismica del 1999 culminata in uno degli eventi più forti registrati al Vesuvio da sempre (cfr. studio Marturano Cubellis sull'evento del 9.10.99), qualcosa è cambiato. L'evento in parola registrato il 9.10.1999 ebbe una magnitudo di 3.6 ma, secondo i dati macrosismici e formule diverse (Blake, Karnik e quelle paramentate per i Campi Flegrei, ad es.), la magnitudo macrosismica dell'evento fu di 3.9-4.1. Del resto, come precisano gli studiosi Marturano-Cubellis (Osservatorio Vesuviano) "[...] Le intensità dei terremoti medievali, sia quelli precedenti l’eruzione del 1631, sia quelli del periodo 1631-1944, non sembrano superare la soglia M=4.5. In particolare, la crisi sismica che ha preceduto l’eruzione del 1631 è generalmente caratterizzata da minore attività con una più energetica attività temporalmente confinata a poche ore prima dell’eruzione[...]" (pag.14 del citato studio che trova ovvio fondamento nei racconti storici).  Tutto questo per precisare che, in caso dell'approssimarsi di un'eruzione al Vesuvio, non bisogna attendersi per forza il verificarsi di eventi distruttivi e di particolare magnitudo. Potrebbero verificarsi certo, ma potrebbero anche non verificarsi. Le fonti storiche, del resto, sono chiarissime in merito.
Tuttavia, tornando, per ora, allo studio dei dati aggregati, propongo dapprima un grafico che anziché mostrare il solito dato dell'energia cumulativa rilasciata dal Vesuvio in GIGA JOULE, si propone di evidenziare e parametrare il rilascio di energìa in termini "assoluti" anno su anno dal 1972 ad oggi.
Per capire il perché di una così enorme differenza tra l'osservazione del grafico che mostra il numero di eventi e quello dell'energia rilasciata, bisogna ricordare che la scala che misura la magnitudo o energia (Richter) è di tipo logaritmica, nel senso che tra un evento di magnituo 2 ed uno 2.5, ad esempio, vi è una corrispondenza rispettiva a 1 e 4,6 tonnellate di tritolo esplosa nel sottosuolo; un terremoto di magnitudo pari a 3.0 libera energia equivalente a 29 tonnellate di tritolo esplosa nel sottosuolo. Quindi, l'energia liberata espressa in joule aumenta in via logaritmica all'aumentare della magnitudo ma essa consente di misurare, per l'appunto, nel nostro caso, l'energia annuale che il Vesuvio ha liberato nel periodo di riferimento, depurando il dato dal numero di eventi.
Il grafico (il primo che segue) resituisce una lettura interessante. Fino a tutto il 1999/2000, il sistema Somma-Vesuvio, mostra un alternarsi di fasi di picco e ribasso dell'energia rilasciata. Dagli anni 2000 si assite ad un crollo significativo dell'energia liberata dal vulcano. Ho evidenziato il periodo che interessa l'analisi in modo da renderne più chiara la lettura.
Passando al secondo grafico, esso è la rappresentazione della profondità (ipocentro) dei terremoti del Vesuvio a partire dall'anno 1998 al 2013 (unico database reso disponibile per gli ipocentri). Forse ho esagerato con le colorazioni ma  l'intento ultimo è quello di renderlo leggibile. Ho inserito anche una media mobile tendenziale per rendere chiaro l'andamento della riduzone della profondità degli eventi. In effetti, anche qui, si assiste dal 2000 in poi ad un cambiamento della profondità dei terremoti che è rappresentata sull'asse Y.  Da quegli anni, non sono stati piu registrati terremoti con profondità superiore ai 4 km. Soprattutto si nota una concentrazione (linea blu) degli eventi tra i 2 e 4 km di profondità. E' seguita una fase per dire "anomala" che nel grafico ho evidenziato in giallino, durata più o meno dal 2000 al 2001. "Anomala" nel senso che non trova un analogo precedente nella sequenza storica analizzata. Dopo questa fase, è del tutto evidente un cambiamento delle profondità dei terremoti che non sconfinano mai oltre i 4 km, come avveniva fino al 2000; inoltre, la loro concentrazione maggiore è nella fascia 0-2km di profondità, con una ulteriore accentuazione dal 2011. Da quest'anno assistiamo a sporadici eventi che hanno un ipocentro inferiore ai 2km, mentre la stragrande maggioranza appare concentrata tra 0-2km di profondità.
Passando al terzo grafico,  esso riguarda i Campi Flegrei. Dal 2000 è in atto un trend ben definito di aumento della componente magmatica nella composizione dei gas delle fumarole dell'area flegrea. Questo dato è rappresentato nel grafico dal significativo incremento della componente di CO2 (anidride carbonica)  in atto ormai dal 2000 circa. Questo fattore, unito alla deformazione del suolo in atto dagli anni 2003 circa ed all'insorgere di nuove fumarole (vedi contrada Pisciarelli) ha indotto, come sappiamo, l'Osservatorio Vesuviano a dedicare più uomini per il monitoraggio geochimico, togliendoli al monitoraggio geochimico del Vesuvio (così si legge nei vari bollettini mensili dei vulcani campani diramati dall'Osservatorio).
Da ultimo, l'interessante articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature da due ricercatori dell'Osservatorio Vesuviano. Trattasi dei dr. Giuseppe Mastrolorenzo e Lucia Pappalardo i quali, dopo approfondite analisi, sono pervenuti alla conclusione che potrebbe esserci un'unica camera magmatica posta a circa 8-10km di profondità ad alimentare sia l'area vulcanica dei Campi Flegrei, sia quella del sistema Somma-Vesuvio. Vi rimando alla interessante lettura.
Ricordiamo ai lettori che la situazione ai Campi Flegrei è la seguente "
Con riferimento ai quattro livelli di allerta previsti dal piano di emergenza predisposto dalla Protezione Civile lo stato attuale ai Campi Flegrei corrisponde al LIVELLO GIALLO, ovvero livello di attenzione" (fonte Osservatorio Vesuviano  questa pagina)
Ora, qualcuno si domanderà il perché di questo studio. Una motivazione non c'è.  Mi limito ad aggregare i dati cercando di renderli il più leggibile possibile. Può darsi che non esiste alcun nesso tra le variazioni individuate, può darsi che il nesso ci sia.
"Ai posteri l'ardua sentenza".
Boscoreale, 02/03/2014 - Giuseppe D'Aniello - © 2014 Tutti i diritti riservati.
GRAFICO N.1
GRAFICO N.2
GRAFICO N.3

Articolo completo (Fonte) : http://www.nationalgeographic.it/italia/2012/10/17/news/vesuvio_e_campi_flegrei_rischio_eruzione-1314481/





NUOVO DOPPIO GRAFICO TERREMOTI VESUVIO DAL 1972 A DICEMBRE 2013


Il grafico mostra la media giornaliera di terremoti anno su anno dal 1990 al 2013 compreso. Il grafico mostra la localizzazione per epicentro e profondità dei terremoti nei periodi 1990/2002 e 2002/2014.  Si nota un cambiamento sia per le localizzazioni che dal 2002 appaiono concentrate nell'area della struttura del vulcano, sia per le profondità che, mediamente,  appaiono più superfiiciali . 
Il grafico mostra il numero di terremoti su anno dal 1990 al 2013 compreso Grafico storico che mostra il numero di eventi con magnitudo superiore o uguale a 2.0 registrati al Vesuvio dal 1972 al 2014. Si è deciso di inserire una media mobile tendenziale semplice al fine di rendere più leggibile il grafico..






SEGUE TABELLA E SISMOGRAMMI EVENTI VESUVIO DA INIZIO 2014

22/02/2014 BKE




18/02/2014 BKE
19/02/2014 BKE


13-02-2014
BKE
OVO

12-02-2014
BKE
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11-02-2014
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