LO STATO ATTUALE DEL VESUVIO
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GEOCHIMICA - DEFORMAZIONI SUOLO

Il semaforo riproduce in grafica lo stato attuale del Vesuvio secondo quanto riportato nel Piano di emergenza 2012.
Verde=BASE, Giallo=ATTENZIONE, Arancione=PREALLARME, Rosso=ALLARME

TABELLA LIVELLI PIANO EMERGENZA VESUVIO


! ! ! DAL 10 NOVEMBRE 2015  E' FINALMENTE ATTIVA NUOVA STAZIONE CHE RILEVA IL FLUSSO DI CO2 IN CONTINUO ED ALTRI DATI DA UNA FUMAROLA SITUATA SUL CRATERE A SW - E' L'UNICA STAZIONE CHE MISURA IN CONTINUO I DATI DI UNA FUMAROLA AL VESUVIO - ABBIAMO COMBTATTUTO A LUNGO CON INGV NAPOLI MA ALLA FINE UN ALTRO IMPORTANTE RISULTATO E' STATO OTTENUTO ! ! !


10/06/2016
Dalla lettura del bollettino mensile ufficiale dei vulcani campani non emergono dati significatimente differenti dai trends in atto.

Il Vesuvio dorme tranquillo, senza alcuna variazione significativa in tutti i parametri monitorati. Quelle poche variazioni visibili ad esempio nei dati della fumarola di bordo cratere monitorata con stazione in continuo solo dal novembre 2015, sono dovute a fattori stagionali ed atmosferici. Deformazioni del suolo? Così si legge nel bollettino: "
un’assenza di deformazioni riconducibili a sorgenti vulcaniche"(pag.1 primo perido). 
Nessun evento LP, LF o VLP, nessun tremore viene riportato nel bollettino ufficiale e, dunque, nessuno di questi eventi si è verificato al Vesuvio nel mese di Maggio 2016. Non lo diciamo Noi, ma è il bollettino, ripetiamo, a dirlo in quanto documento ufficiale rilasciato da INGV OV. 
Mancano i dati clinometrici, gravimetrici. Nulla si sa di quelli geochimici e termali delle falde e dei pozzi.

Sparse qua e la troviamo le clausole di salvaguardia circa l'interpretazione di alcuni valori, tipo quelli relativo alla geochimica del Vesuvio: "
 
In conclusione le indicazioni fornite dalla geochimica dei fluidi sono di una sostanziale stabilità dei trend precedentemente osservati con variazioni di lieve entità ed ancora non chiaramente interpretabili" (pag. 5 ultimo periodo).

13/5/16 NOTA DEL COMMISSARIO SULLO STATO DEL VESUVIO

* * *

14/05/2016
RILASCIO BOLLETTINO MENSILE VULCANI CAMPANI - SETTIMANALE FLEGREI
Vesuvio
INGV OV rilascia il bolletitino mensile dei vulcani campani. Per quelllo che più interessa, finalmente riprende un monitoraggio delle fumarole crateriche che possiamo ritenere abbastanza completo, dopo le annose critiche che abbiamo sollevato più volte. Ecco cosa si legge nel bollettino a proposito (formattazione testo nostra): "L'attività di monitoraggio svolta nel mese di Aprile 2016 ha riguardato l’acquisizione in continuo di dati di flusso di CO2 dal suolo, della temperatura della fumarola principale e del gradiente di temperatura del suolo, tramite una stazione multiparametrica installata in area bordo cratere (settore SW). È stata inoltre campionata la fumarola di fondo cratere, ed è ripreso il monitoraggio periodico del flusso di CO2 e della temperatura del suolo su ~40 punti fissi selezionati in area di fondo cratere".
Dunque, monitorata di nuovo la FC2, nonché altre fumarole e temperatura del suolo a fondo cratere in circa 40 punti. Ottimo. Attendiamo però la pubblicazione dei dati relativi a questi nuovi campionamenti delle temperature di fondo cratere.
OV non segnala sulla di particolare, riguardo al Vesuvio, segnalando come i dati della FC2 mostrino una diminuzione della componente magmatica nei gas.
Piuttosto Noi evidenziamo come la temperatura di bordo cratere della fumarola monitorata con stazione automatica sia in aumento ed abbia raggiunto e superato i massimi dalla sua installazione (novembre 2015). La temperatura del suolo a 40 cm in loco è salita dai 50 circa di marzo ai 60 circa di aprile (con oscillazioni varie). Notiamo ancora che il valori della FC2 riguardante il rapporto H2/CO2 sia in diminuzione (aumento del denomitaore), quello He/CO2 sia in aumento (aumento numeratore) e quello CO2/CH4 sia in aumento (aumento numeratore).
 INGV OV assicura che in ogni caso trattasi di variazioni dovute a fattori climatici e stagionali.
Link al bollettino completo.

23/03/16
 SCIAME EVENTI LP A BASSA FREQUENZA AL VESUVIO IL 21 FEBBRAIO 2016 -ESCLUSIVA METEOVESUVIO: SISMOGRAMMA DELLO SCIAME LP COME REGISTRATO DA BKEV.

Avevamo chiesto al Commissario, nella lettera aperta, la indicazione e pubblicazione delle catalogazioni degli eventi LP o a bassa frequenza registrati al Vesuvio. Per chi non conoscesse l'importanza di tali eventi rimandiamo al Nostro speciale ove cerchiamo di spiegare cosa sia un evento LP o VLP, la controversia con OV, cosa dice la comunità scientifica su questi eventi e la cadenza del loro accadimento al Vesuvio. Vi rimandiamo vivamente alla lettura dello speciale.

AVEVAMO SEGNALATO GLI EVENTI NELLA NEWS DEL 22/02/2016

Dal bollettino di Febbraio 2016, rilasciato poche ore fa, emerge che in data 21/02/2016 il Vesuvio ha fatto registrare uno sciame di almeno cinque terremoti LP. La profondità è stata determinata per un solo evento ed è stata di 5km. L'epicentro è in area craterica, ripetiamo a 5 km di profondità.
Rimettiamo di seguito stralcio del bollettino rilasciato da INGV NAPOLI OV:





ESCLUSIVA METEOVESUVIO

Postiamo di seguito il sismogramma che mostra come la stazione BKEV ha registrato lo sciame. Il sismogramma, prodotto da INGV Napoli OV, è tratto da Nostro archivio interno. Insomma, avevamo notato gli eventi. In esclusiva assoluta, quindi, forse per la prima volta, gli utenti web hanno la possibilità di constatare come è stato registrato dalle normali reti pubblicate su web uno sciame LP.




Nei giorni scorsi avevamo, ancora una volta, evidenziato l'importanza di disporre di un catalogo di tali eventi liberamente fruibile ed accessibile al pubblico. Questo non accade ancora. Tuttavia prendiamo atto dell'inserimento nel bollettino di tali eventi, cosa che non sempre accadeva in passato.
Con riferimento alla geochimica ed alla termalità dell'area monitorata, INGV OV non segnala anomalìe significative né si deducono dai grafici segni di cambiamenti nella dinamica della temperatura fumarola monitorata nè nella composizione geochimica con riferimento al flusso di CO2.
Quello che ci preme evidenziare è che da quando, su nostre costanti e continue pressioni, è stata installata la stazione multiparametrica che monitora una fumarola sul bordo cratere, non viene più monitorata la fumarola di fondo cratere FC2.
Per quanto ci riguarda la cosa è inaccettabile.

Nessuna variazione di rilievo anche alla stazione GPS BKE che misura il sollevamento del suolo.

Per quanto riguarda i Flegrei notiamo la permanenza su valori massimi dei dati anomali dei valori geochimici monitorati.




10/02/16
Il fatto più importante dell'ultimo bollettino mensile INGV NAPOLI Osservatorio Vesuviano è l'annuncio della installazione, a breve, di altra stazione per il monitoraggio geochimico in continuo alle fumarole del Vesuvio e della stipula di un contratto con personale specializzato. Ma leggiamo dal bollettino:
"

"
Abbiamo denunciato tante volte da queste pagine la mancanza di un idoneo monitoraggio geochimico in continuo e di come fosse importante la sorveglianza geochimica. Da ultimo vi riportiamo un recente studio internazionale(anche con personale INGV) richiamato dalla rivista Focus (www.focus.it) che conclude così:

"
Mike Stock, del dipartimento di scienze della Terra dell’università di Oxford, ritiene che «i risultati della ricerca suggeriscono che forse è meglio fare affidamento sul monitoraggio dei gas che fuoriescono in prossimità di un vulcano piuttosto che sull’attività sismica e le deformazioni del suolo. Quando il magma della camera magmatica entra in ebollizione, la composizione dei gas che arrivano in superficie cambia, e questo può diventare il segnale di un’eruzione imminente»

Pensate che al Vesuvio, come spieghiamo ampiamente in queste pagine, esiste solo da novembre 2015, dopo Nostre denunce pubbliche e ricorsi, una stazione che monitora in continuo una sola fumarola del bordo cratere. Le altre misurazioni riguardano la sorveglianza in continuo della termalità di un'area interna al cratere, della termalità di due fumarole; misurazione saltuaria (alcune volte l'anno) della gecohimica e parametri della fondamentale fumarola FC2 di fondo cratere. I pozzi e le falde hanno misurazioni da parte di INGV Palermo pare due volte l'anno, mentre esiste una misurazione del livello piezometrico di alcuni pozzi ma non in remoto, a quanto ci è noto (vedere le relazioni semestrali che Noi pubblichiamo).

Tornando al bollettino mensile, riguardo al Vesuvio non si segnala nulla di nuovo e di rilevante.
Per i Campi Flegrei, notiamo che vi è  un cambiamento morfologico alla fumarola Pisciarelli, con uno sprofondamento. I dati dei parametri geochimici misurati confermano le forti anomalìe in atto, con valori sui massimi di periodo, sia per le temperature che per il flusso di Co2.




11/12/15

L'Osservatorio Vesuviano INGV Napoli rilascia il bollettino mensile dei vulcani Campani.
Il dato più significativo, almeno per Noi che abbiamo combattuto una lunga battaglia legale con OV sul punto, è la pubblicazione dei dati geochimici acquisiti in continuo dalla nuova stazione installata su una fumarola posta sul bordo SW del cratere. Rilevati e pubblicati i dati acqusiti in continuo del Flusso di CO2, temperatura fumarola, pressione atmosferica, temperatura suolo a 10, 25 e 40 cm.
Salutiamo con favore la pubblicazione dei dati da parte di INGV Napoli, pur segnalando che ancora non è stato ripristinato il segnale in tempo reale dei sismogrammi dei terremoti.

Orbene, i dati della nuova stazione partono dall'11 novembre e non hanno significativtià statistica.

Notiamo come la fumarola, posta a circa mt 1000 sul bordo sw del cratere,  ha una temperatura media intorno ai 72 gradi, mentre il suolo misura temperature man mano crescenti all'aumentare della profondità: a 10 cm mediamente tra i 20 e 30 gradi, a 25 cm tra i 50 e 50 gradi, a 40 cm tra i 50 e 60 gradi.
Il flusso di CO2 mostra un picco tra il 26 e 27 novembre. Sappiamo che il giorno 27 novembre è stato registrato un terremoto energetico con mtd pari a 2.1.
Per quanto riguarda gli altri dati, non si segnalano particolari variazioni.

Rimettiamo qui il grafico estratto dal bollettino di novembre che mostra i dati della nuova stazione:




9/10/15 L'OSSERVATORIO VESUVIANO RILASCIA IL BOLLETTINO MENSILE 

A questo link il bollettino.

I fatti più rilevanti che vi leggiamo sono, per il Vesuvio: i tre sciami sismici al Vesuvio (e non due) ma tre come avevamo sostenuto; le frane che vengono confermate essere tali e rilevanti; due campionamenti manuali alla fumarola di fondo cratere per esami geochimici 8con qualche sopresa, secondo noi); nessuna deformazione GPS imputabile a fenomeni vulcanici, dati termici del bordo orientale cratere nella norma.

Per i Flegrei
, confermati dati geochimici anomali ai massimi valori ed incremento (lieve) del tasso di sollevamento. Sappiamo poi cosa è successo in questi giorni. A tal uopo, precisiamo che sembra non ci siano evidenze di altri eventi dai sismogrammi resi disponibili da INGV, tranne questo evento che sembra un terremoto occorso il giorno 8/10 alle ore 13.42.17 sec. circa. Ma, ripetiamo, non è assolutamente possibile visualizzare ed identificare eventuali eventi minori o di diversa natura.

La questione delle frane
. Queste le parole di INGV OV: "
Si segnala inoltre l’occorrenza di una sequenza di circa 34 eventi associabili a fenomeni di natura franosa che hanno interessato la zona craterica orientale. Il primo evento, di modesta entità, è stato registrato alle 18:38 del 07/09. Gli eventi più forti sono stati registrati alle 21:35 e 21:36 del 07/09 e alle 00:50 e 07:58 del 08/09. L’ultimo evento significativo è stato registrato alle 09:10 del 08/09".

Andando alla geochimica stupisce il fatto che i famosi "rocciatori" siano scesi per ben due volte nel cratere del Vesuvio per fare campionamenti. Forse gli sciami sismici e le frane hanno indotto l'Istituto ad intensificare il monitoraggio. Bene. Ma è comunque un metodo di monitorare la geochimica che non consente di rilevare, in tempo reale, variazioni eventuali occorse al verificarsi degli sciami. Insomma, occorre ed urge un monitoraggio in continuo. Inoltre, una domanda sorge spontanea: i dati pubblicati a quale dei duei campionamenti si riferiscono? Non si sa. 
L'Osservatorio evidenzia il dato della CO, concludendo che nel mese di settembre trova conferma la diminuzione tendenziale del dato. Bene.

Sorvola sulla CO2, o meglio, non commenta i dati acquisiti.

Osservando il grafico della CO2 a Noi sembra che i valori di settembre 2015 mostrino un aumento della concentrazione rispetto al  dato precedente. 
Osservate il grafico seguente che abbiamo arricchito di commenti ed elementi grafici sempre al fine di renderlo comprensibile ai più:







8 SETTEMBRE 2015
L'Osservatorio Vesuviano INGV NA rilascia il bollettino mensile di agosto.

Nulla di particolare da segnalare per il Vesuvio se non che permane la gravissima omissione del monitoraggio geochimico delle fumarole. Nessun dato viene pubblicato con riferimento al mese di agosto e, dunque, nessun monitoraggio geochimico delle fumarole di fondo e bordo cratere.  Non si sa cosa stia accadendo alle fumarole, con sciami e frane (?) in atto. Fatto di una gravità inaudita. A questa pagina la Nostra battaglia per il monitoraggio geochimico del Vesuvio.
Il dato GPS del sollevamento del suolo rilasciato non è più relativo a BKE ma ad altra stazione BKNO, bunker nord.

Ai Campi Flegrei permangono tutte le anomalìe che determinano il permanere al livello II di attenzione del super vulcano.



8 LUGLIO 2015
L'OSSERVATORIO PUBBLICA IL BOLLETTINO MENSILE -
CLAMOROSO DIETROFRONT NELLA INTERPRETAZIONE DEI DATI RELATIVI ALLA SOLFATARA -  SORPRESE E CONFERME - OMESSI I RILIEVI GEOCHIMICI AL VESUVIO - VULCANO CAMPI FLEGREI CON ANOMALIE GEOCHIMICHE A LIVELLI RECORD-

Vesuvio

Dalla lettura del bollettino di giugno 2015, si evince che il Vesuvio non ha avuto per tutto il mese, alcun monitoraggio geochimico delle fumarole di bordo e fondo cratere. La geochimica ed i grafici relativi pubblicati nel bollettino replicano esattamente quelli di Maggio 2015. Persiste il grave inadempimento di INGV NAPOLI alla faccia dei precisi obblighi di Legge e di quelli assunti con la sottoscrizione dell'accordo quadro 2012-2021 INGV-DPC, dove è stabilito, come notorio, che almeno mensilmente vengano effettuate misurazioni dei parametri geochimici delle fumarole del Vesuvio. Ma il Dipartimento di Protezione Civile (DPC), chiamato a pronunciarsi sul punto, sappiamo che se ne è lavato le mani negando ogni competenza in merito.

Permane il richiamo (copia/incolla dal bollettino di Maggio!!!) alle anomalìe geochimiche degli ultimi due anni che non si sa a cosa siano dovute: "Va comunque segnalato che nei campioni degli ultimi due anni si registra un lieve aumento del rapporto CO2/CH4 ed He/CO2, rispetto ai valori più bassi raggiunti nel periodo 2009-2010, che potrebbe essere legato ad un aumento nella frazione di fluidi ossidanti (magmatici?)
"(formattazione testo Nostra).

Almeno ci è stato risparmiato il tentativo di raggiro operato nel bollettino di Aprile 2015 dove INGV NA aveva tentato di far passare come recenti i rilievi di Marzo 2015. Li smascherammo, come sapete, in due minuti.
Il vulcano più monitorato al mondo, come sbandierato a destra e manca, è senza monitoraggio geochimico da almeno un mese.
Bene, bravi.
Rimandiamo, per il resto, alla lettura del bollettino dal quale emerge che non esistono dati anomali riguardo a terremoti, deformazioni.

Vulcano Campi Flegrei
Pur senza sismicità apprezzabile, anomalìe geochimiche di nuovo a livelli massimi e per la CO battuto il record storico da quando si effettuano le misurazioni. In particolare i dati geochimici mostrano che le iniezioni di fluidi magmatici e la temperatura del sistema sono particolarmente elevati. Il dato della concentrazione di  CO batte tutti i record, mentre è ai massimi la concentrazione della CO2.
In questo quadro, il Direttore dell'Osservatorio Vesuviano INGV di Napoli, sappiamo, ritiene che si possa perforare, prelevare e reiniettare fluidi nel vulcano Flegreo.
Chiediamo ancora le sue immediate dimissioni.

Grafico CO e CO2 - Fonte: bollettino giugno 2015 - In rosso dato di giugno 2015.


IL CLAMOROSO DIETROFRONT E QUELLA FRASE SCOMPARSA DAL BOLLETTINO DI GIUGNO

Ma guardate ora il cambio di rotta repentino del Direttore. Nel bollettino di Maggio 2015, come avevamo prontamente evidenziato e sottolineato, l'Osservatorio si era spinto a fornire un'interpretazione tranquillizante delle anomalìe geochimiche sostenendo che i dati della CO2 suggerivano la fine di un picco tra il 2013 e 2014. Ma guardate come sparisce, per magia tale interpretazione dal bollettino di giugno.

              Stralcio bollettino Maggio 2015                                                                  Stralcio bollettino di Giugno 2015



Ma come, in men che non si dica, la lungimirante previsione della fine di un trend al rialzo pluriennale sparisce?
Di fronte al persistere di dati così anomali è sparita la frase tranquillizzante. La gravità nel dietrofront risiede nel fatto che l'Osservatorio, nel bollettino precedente, si era spinto a dare una interpretazione di lungo periodo sui dati e non di breve periodo. Noi avevamo evidenziato, tra le righe, come tale interpretazione fosse quanto meno azzardata. E così è stato. Una rondine non ha fatto primavera!
Ci domandiamo ancora come faccia ad occupare il posto di Direttore il dr. Giuseppe De Natale dopo che ha acquisito la veste di super consulente, con parere favorevole, di una società privata che ha presentato un progetto di perforazione, per scopo di lucro, del vulcano Flegreo.
Tutto questo è vergognoso ed inaccettabile.

Riteniamo che il Direttore dovrebbe avere un sussulto di coscienza e dimettersi, scusandosi anche con i cittadini per il Suo appoggio al piano di perforazione del vulcano per scopi di lucro.




Maggio 2015
Aggiornamento 8/6/15
L'Osservatorio Vesuviano, con una tempistica abbastanza rapida ed inusuale, pubblica il bollettino mensile di Maggio. Pubblicati i dati della geochimica di una fumarola. Effetti del ricorso inoltrato contro l'Osservatorio? Fatto sta che il 10 giugno, con elevata probabilità, verrà discusso il ricorso che abbiamo presentato. Dunque, prima di quella data, l'Osservatorio pubblica il bollettino con la geochimica. sarà un caso?

Con riferimento alla sismicità, si conferma l'assenza di valori o parametri anomali. Lo stesso con riferimento alle deformazioni del suolo e geochimica.
I dati della fumarola campionata nel mese di Maggio (la FC2 fondo cratere) non mostrano variazioni significative. L'Osservatorio evidenzia come quel lieve trend all'aumento della CO2 degli ultimi 2 anni (di dubbia interpretazione: gas "magmatici?") sembra essersi arrestato.
Riportiamo qui i grafici tratti dal bollettino di Maggio.
 



Mancano dati di altre fumarole, così come manca la geochimica delle acque dei pozzi monitorati (?).

Dati relativi alla telecamera termica bordo cratere. Le variazioni rientrano nella media delle osservazioni.


CAMPI FLEGREI
Permangono tutte le anomalìe che giusitifcano il permanere del livello II di "attenzione".
Tuttavia, l'Osservatorio Vesuviano rileva come "
La distribuzione dei dati che si va così delineando nel tempo suggerisce la possibile occorrenza della fine di un picco con un massimo positivo tra il 2013 e il 2014. In particolare, l’interpretazione di queste variazioni risulta più complessa alla luce dei recenti studi che mettono in evidenza come possibili processi di condensazione del vapore nel sistema idrotermale, in risposta ad un aumento del flusso dei fluidi magmatici (e della pressione) e allo stato termico del sistema, possano influenzare il rapporto CO2/H2O misurato alle fumarole (Chiodini et al., 2015)".

Si dice e non dice, insomma. Il rapporto CO2/H2O sembra essere giunto ad un picco, in base alla interpretazione fatta dall'Osservatorio Vesuviano.

Gli altri dati e parametri mostrano il perdurare di trend al rialzo dei valori anomali: la concentrazione di CO che è ai massimi; il rapporto CO2/CH4 si mantiene in un sostanziale trend di rialzo. La temperatura della fumarola principale dei Pisciarelli si maniene ben al di sopra del vaolore di 95° centigradi, facendo registrare, mediamente, a maggio un valore di 112 °C. Permane altresì in un trend di rialzo il valore della CO2 rilasciata alla Pisciarelli.

Link al bollettino di Maggio 2015.

 * * *

7/6/15 Resoconto provvisiorio redatto in base ai dati a disposizione al 7.6.15
Nel mese di maggio 2015 sono stati registrati 47 terremoti. Si segnala l'evento di magnitudo 2.4 del 5 Maggio che da solo o quasi ha rilasciato tutti i 17 (circa) megajoules di energia mensile.
Nel mese di maggio non sono stati registrati sciami sismici. La sismicità, per localizzazione ipocentrale ed epicentrale, sembra rientrare ampiamente nella media delle osservazioni. Si notano, rispetto ai mesi precedenti, alcuni eventi con epicentro localizzato più verso il settore ovest sud-ovest del gran cono.
Seguono alcuni grafici tratti dal catalogo sismico disposibile sul sito dell'Osservatorio Vesuviano INGV NA. I terremoti sono quelli per cui l'Osservatorio è stato in grado di determinare profondità ed ipocentro.

Grafico della localizzazione epicentrale dei terremoti di Maggio 2015.




Grafico profondità ipocentrale dei terremoti Maggio 2015.




Grafico magnitudo terremoti Maggio 2015.






Aprile 2015
Bollettino mese di Aprile 2015.
L'Osservatorio Vesuviano INGV forse pensa che i Vesuviani siano un ammasso di imbecilli rincretiniti.
Quanto accaduto col bollettino di Aprile rilasciato solo oggi 20 Maggio 2015, ha dell'incredibile.
La sezione geochimica del Vesuvio, così esordisce:
"
"

A
ffermano di aver fatto dei rilievi "recentemente". Ci chiediamo: in quali siti? e, soprattutto, quando?
La risposta è nei grafici e nel testo del bollettino.
Pare che i dati siano i medesimi di marzo. I grafici ed il contenuto del bollettino, relativamente alla geochimica del Vesuvio, sono fermi a Marzo.
Ecco un confronto  tra i grafici dei bollettini Marzo ed Aprile. Imbarazzante. Sono identici!!!

MARZO 2015 - GRAFICO BOLLETTINO APRILE 2015 - GRAFICO BOLLETTINO

Non solo, anche la parte descrittiva, ripetiamo, è identica.
Dunque, sembra che l'Osservatorio Vesuviano INGV non ha monitorato la geochimica del Vesuvio ad Aprile o, almeno, non la pubblica, e il lettore meno attento potrebbe cadere in errore leggendo di rilievi fatti "recentemente". In realtà non pubblica alcun dato aggiornato relativamente alla geochimica. Anche i grafici immediatamente successivi relativi ai valori di equilibrio di temperatura e pressione di CO2 sono identici. Anzi, sotto il grafico pubblicato nel bollettino di Aprile è detto chiaramente che il grafico riporta valori al Marzo 2015.

Gravissima inadempienza dunque e soprattutto davvero incredibile utilizzare l'avverbio "recentemente" per poi riportare dati di Marzo.

Non abbiamo parole per descrivere quanto sta accadendo.

Ricordiamo che ai sensi del famoso accordo quadro DPC-INGV del 2012, Allegato A, appendice A2, l'Osservatorio possiede una stazione che campionerebbe in automatico temperatura e geochimica di una fumarola del Vesuvio. Inoltre è previsto che l'Osservatorio pubblichi mensilmente la geochimica del Vesuvio e che proceda a campionature manuali delle fumarole bordo cratere e fondo cratere almeno una volta al mese. Per i pozzi è prevista una cadenza semestrale.
Che fa il DPC? Perché non interviene immediatamente? Cosa fa il Governo anche alla luce dei gravissimi fatti  denunciati nell'interrogazione Parlamentare del 14 Maggio?

La termalità della zona delle fumarole bordo cratere monitorata dalla telecamera geotermica non mostra dati anomali.





Resoconto Marzo 2015 - Novità geochimica fumarola fondo cratere FC2.
L'Osservatorio Vesuviano pubblica il bollettino del mese di Marzo 2015 e, finalmente, dopo pressioni dello scrivente e di un gruppo di utenti Meteovesuvio, anche la geochimica delle fumarole. Per la verità trattasi della geochimica della sola fumarola di fondo cratere. 

Passiamo all'esame della geochimica.
Per la prima volta, a differenza di quanto accaduto nell'ultimo bollettino riportante i dati della fumarola fondo cratere, l'Osservatorio afferma che "Va comunque segnalato che nei campioni degli ultimi due anni si registra un lieve aumento del rapporto CO2/CH4 ed He/CO2, rispetto ai valori più bassi raggiunti nel periodo 2009-2010, che potrebbe essere legato ad un aumento nella frazione di fluidi ossidanti (magmatici?)".
Non per polemizzare, ma notiamo solo come anche ad agosto 2014 la situazione era ben nota solo che nulla era stato precisato in quel bollettino.
La cosa singolare è che non si sa a cosa sia dovuto quest'aumento della CO2 (anidride carbonica) e l'Osservatorio si chiede esso stesso se sia di origine magmatica. Per due anni di fila si assiste a quest'aumento, lieve, ma non si riesce a comprendere l'origine. in ogni caso, notiamo come
dopo l'intrusione magmatica del 1999 che causò le anomalìe geochimiche nelle fumarole (ed aggiungiamo nei pozzi vesuviani) per gli anni 2001-2003, si assiste, nel lungo periodo, ad una diminuzione della componente magmatica (CO2) nella composizione dei gas della FC2.
Ma andiamo oltre.
Finalmente, ripetiamo, è stata campinoata la fumarola fondo cratere nel mese di marzo e, buona nuova, salutata ed accentuata dall'Osservatorio, la concentrazione di CO2 è tornata a diminuire. Una rondine non fa certo primavera. 
L'utente a questo punto si porrà tante domande. Noi evidenziamo solo un dato: la geochimica è un parametro molto importante nel monitoraggio dei vulcani e del Vesuvio in particolare.
Leggiamo, infatti, e la cosa non ci è nuova, che lo studio dei gas emessi dalla fumarola di fondo cratere, evidenzia, tra l'altro, una componente di acqua marina. Questo vuol dire che ci sono intrusioni di acque marine nel sistema idrotermale del vulcano. Il Vesuvio, come tutti i vulcani posti su faglie costiere, deve molta della sua potenza distruttiva anche alla presenza del mare. E' stato documentato come vulcani di questo tipo possono subire intrusioni rilevanti di acque marine che, anche per una forte differenza di pressione e foneomeni di depressurizzazione della camera magmatica, in caso di eruzione, generano violente esplosioni una volta che queste entrano a contatto col magma.
Viene inserito, nel bollettino, per la prima volta, anche un diagramma della composizione di idrogeno ed ossigeno che riteniamo sia molto poco comprensibile ai più. Ad ogni modo, esso mostra come il valore di Marzo 2015 abbia riportato la frazione di CO2 dei gas su valori antecendenti all'aumento del 2014.
I rilievi della telecamera termica non mostrano variazioni significative.
Deformazioni del suolo.
Così esordisce il bollettino: "Al Vesuvio permane una lieve sismicità di fondo ed un’assenza di deformazioni riconducibili a sorgenti vulcaniche" (il grassetto è nostro). Cosa significa? Ci sono deformazioni? Si o no? Vuol dire che ci sono ma che non sono riconducibili a sorgenti vulcaniche? Se ci sono, a cosa sono riconducibili? E' semplicemente un infelice modo di dire semplicemente che non ci sono deformazioni di alcun tipo? Ripetiamo, non vogliamo essere polemici, ma la terminologìa è importante. Se ci fossero delle deformazioni, anche minime, si dovrebeb quanto meno dire a cosa sono dovute. Ad ogni modo il dato importante e rassicurante è che non ci sono deformazioni riconducibili a sorgenti vulcaniche.
Sismicità.
Abbiamo ampiamente descritto lo sciame del 10 marzo 2015, per cui riteniamo non ci sia nulla da aggiungere anche perché l'Osservatorio ci conferma, pare, che nel mese di marzo ci siano stati solo eventi di tipo VT e, dunque, nessuna novità c'è da segnalare rispetto a quanto già anticipato.

 
Resoconto Febbraio 2015
Nel mese di febbraio 2015 sono stati registrati 124 terremoti. L'Osservatorio non segnala anomalìe, rientranto tutti i dati monitorati nelal media delle osservazioni. Manca la geochimica dei dati relativi alle fumarole del Vesuvio.
Rimandiamo al testo del bollettino dell'Osservatorio Vesuviano.


Resoconto Gennaio 2015.
Aggiornato il numero mensile dei terremoti registrati al Vesuvio che sembra essere stato pari a 75 per tutto il mese di gennaio 2015. Non si segnalano, sembra, particolari eventi. La sismicità complessiva è rimasta su livelli energentici molto bassi, rientrando ampiamente nella media delle osservazioni. Dei 75 terremoti rilevati, solo uno avrebbe avuto magnituo superiore ad 1 (1.2) e solo 11 avrebbero fatto registrare una magnitudo superiore od uguale a 11. La restante sismicità è confinata su valori inferiori a 0.5 di MTD. Una trentina di eventi hanno avuto magnitudo negativa. Quanto agli epicentri, per quelli localizzati, si può constatare come essi siano tutti concentrati nell'area del cratere del Gran Cono. Per gli ipocentri o profondità d'origine, viene confermato quanto osservato egli ultimi anni. Un solo evento ha avuto una profondità di poco superiore ai 2km (2.06), altri due tra 1 e 2 km, mentre i restanti 9 terremoti localizzati, hanno avuto un ipocentro inferiore al km di profondità.
Link a bollettino Osservatorio.
Nessuna anomalìa per la sismicità. Riguardo alla geochimica, l'Osservatorio pubblica solo un grafico che mostra il Delta, variazione, di temperature dell'area monitorata dalla telecamera termica. Nessuna pubblicazione riguardante le temperature effettive delle fumarole e delle acque nei pozzi, nessuna informazione riguardante la composizione delle fumarole e delle acque dei pozzi.
Nessuna informazione riguardante la tipologìa dei terremoti rilevati. Sollevamento del suolo con variazioni segnalate come non significative e non imputabili a fenomeni vulcanici.
A questo link è visibile il grafico aggiornato terremoti/energia liberata Vesuvio.

Resoconto di Dicembre 2014
L'Osservatorio Vesuviano ha rilasciato i dati aggiornati dei terremoti registrati al Vesuvio nel mese di Dicembre 2014. Gli eventi, come da catalogo BKE, sono stati 99, attestandosi su valori medio-alti nelle medie storiche degli ultimi dieci anni. L'energia liberata è risultata bassa, ampiamente nelle medie osservate nell'ultimo decennio, facendo registrare un valore a a 4,3 MJ circa.  Abbiamo aggiornato il grafico terremoti mensile dal 2010.
Analizzando ora il dato annuale, il numero di terremoti complessivo del 2014 è stato pari a 749, posizionandosi su livelli medio-alti registrati nell'ultimo decennio.
La sismicità, in base ai dati rilasciati dall'Osservatorio, sembra dunque rientrare ampiamente nella media delle osservazioni storiche.
Ricordiamo che l'Osservatorio non rilascia dati relativi alla geochimica delle fumarole del Vesuvio dal mese di settembre 2014 e, per quel che è dato sapere, trattasi di misurazioni non effettuate a causa delle difficoltà nel fare rilievi all'interno del cratere.
Resoconto Novembre
Rivisto a 92 il dato dei terremoti di Novembre. Riportato ad 85 quello di ottobre. Resta il numero annuo di 650 terremoti. (rettifica da parte delll'Osservatorio Vesuviano)
Catalogati i terremoti del mese di novembre. Dobbiamo, in primo luogo, riscontrare come, dal catalogo Plinio BKE, risulta rettificato il numero di eventi mese di ottobre da 85 ad 89. I terremoti del mese di novembre sono 61. Inoltre i conti non tornano per quanto riguarda il numero complessivo di eventi che, da catalogo Plino, era al 31/10/14 pari a 558. Catalogando in sequenza annuale risultano ora a tutto il 3/12/14, 650 eventi complessivi da inizio anno. Il nostro conteggio, sui dati passati, porta a catalogare 623 eventi (558+4+61).  Prendiamo atto, ovviamente, del numero risultante al 3-12-14 che è pari, dunque, a 650 eventi da inizio anno. Potrebbe esserci stato l'insrimento in catalogo di altri eventi. In ogni caso, il mese di novembre si caratterizza per una sequenza di 20 eventi registrati tra il 29 e 30 novembre. Tutti eventi di bassa magnitudo. La profondità degli eventi non mostra variazioni, mantenendosi sui livelli degli ultimi anni tra 0 e 2 km di profondità. L'energìa liberata è stata di appena 0.26 MJ.
Grafico eventi aggiornato

Resoconto ottobre 2014
Nel mese di ottobre sono stati registrati 85 eventi. Uno sciame di  28 terremoti sono stati registrati il giorno 25 ottobre in occasione dell'evento catalogato con mtd 1.6 dall'Osservatorio. Abbiamo aggiornato il grafico mensile dei terremoti. In totale, solo 4 eventi hanno avuto una magnitudo superiore ad 1 ed uno con magnitudo superiore a 2 (evento del 4.10 mtd 2.2). Tre eventi hanno avuto una mgnitudo compresa tra 0.5 ed 1, mentre la restante parte è restata confinata a mgniitudo pari od inferiore a 0.5. Si è trattato, dunque, di una sismicità a bassissima energia, come è confermato dall'energia liberata che approssimativamente può essere stimata in 9 MJ circa.




Resoconto settembre 2014
Registrati 71 eventi nel mese di settembre. Restiamo in attesa del bollettino dell'Osservatorio. Rilasciamo il grafico eventi-nergia mensile aggiornato al 30 settembre.


Resoconto Agosto 2014
L'Osservatorio Vesuviano ha oubblicato il bollettino mensile di Agosto 2014. Per il Vesuvio non vi sono apprezzabilit novità in quanto sia l'attività sismica che quella geochimica non ha fatto segnare variazioni significative in alcuno dei parametri monitorati. Gli eventi totali sono stati 63. I terremoti sono tutti concentrati nell'area del Gran Cono ed hanno una profondità che non va oltre i 2km, in linea con l'andamento degli ultimi anni.

Resoconto Luglio 2014.
L'Osservatorio Vesuviano ha oubblicato il bollettino mensile di luglio 2014. Per il Vesuvio non vi sono apprezzabilit novità in quanto sia l'attività sismica che quella geochimica non ha fatto segnare variazioni significative in alcuno dei parametri monitorati. Gli eventi totali sono stati 56, di questo solo per sette è stato possibile determinare la profondità ed epicentro. I terremoti sono tutti concentrati nell'area del Gran Cono ed hanno una profondità che non va oltre i 2km, in linea con l'andamento degli ultimi anni.
Riportiamo il grafico sismicità mensile/energia.


Resoconto giugno 2014.
RESOCONTO MENSILE - GIUGNO. Qui per grafici.
Pubblichiamo qui, riservandoci di approfondire sul sito web, un grafico che mostra l'andamento del numero dei terremoti e l'energia liberata dal Vesuvio nel mese di Giugno 2014.
Il numero di eventi riportati dal catalogo Plinio è pari a 33, mentre l'Osservatorio, nel report mensile appena rilasciato, ne indica 31.
Da notare il notevole aumento dell'energia espressa in MJ, passato a 23 circa, in contrasto col numero relativamente basso di eventi mensili. Ciò si giustifica col fatto che gli eventi registrati hanno avuto una magnitudo media più elevata rispetto a quelli dei mesi precedenti. Tutto rientra ampiamente nella media delle osservazioni degli ultimi decenni.
Ai Campi Flegrei permangono condizioni di criticità di molti dati rilevati. Proseguono le anomalìe nella composizione delle fumarole con elevata componente di CO2, aumento delle temperature ai Pisciarelli e sollevamento del suolo. Lo stato dei Campi Flegrei, lo ricordiamo, permane a livello di "attenzione". 
Circa l'esito del ricorso, si attende che l'Osservatorio si adegui alla decisione della Commissione. Vi terremo aggiornati.



 Nel mese di Maggio sono stati registrati 72 eventi. Un piccolo sciame  è stato registrato il giorno 24/05/2014, come avevamo segnalato nella news del 24/5. Non eravamo certi si trattasse di eventi. Ne abbiamo puntuale conferma. In particolare il 24 sono stati registrati sette terremoti, di cui il più intenso con Ml pari a 1.9, come segnalato. Altro piccolo sciame registrato il giorno sei Maggio con dieci eventi registrati, di cui il più intenso, anche qui, con Ml di 1.9. Catalogati, inoltre, altri due eventi, uno con Ml pari ad 1.00, registrato il 25/5/14 ore 14.20 circa e profondità pari a 0.99km, l'altro registrato il 1/6/14 ore 13.57 di Ml pari a 1.6 e profondità pari a 0.28. Tutti gli eventi di cui è stata determinata la profondità e l'epicentro, sono concentrati nell'area del cratere, in linea con l'andamento degli ultimi anni.
Il rilascio di energia è stato pari a 5 MJ circa, ampiamente nella media dei mesi precedenti.
Alla pagina Terremoti Vesuvio disponibili nuovi grafici aggiornati.
Ovviamente a causa del segnale sismico praticamente illegibile nelle ore diurne alla BKE e del segnale sismico della OVO che non consente la facile individuazione di eventi di Ml bassa, non abbiamo le tracce sismiche di molti eventi. Riteniamo inutile acuire la polemica sulla necessità di disporre di tracciati sismici reali come disponibili sulle reti digitali dell'Osservatorio. Del resto siamo in attesa della decisione del ricorso da parte della Commissione centrale.


Resoconto mese di Aprile 2014
Aggiornato il numero di eventi mensile registrati al Vesuvio. Il numero totale di eventi, nel mese di aprile, è stato pari a 34 terremoti, in calo rispetto ai mesi precedenti (49 febbraio, 48 marzo).  L'energia liberata risulta essere pari a circa 0,8 MJ, attestandosi su valori minimi. Si segnala che c'è stato un solo evento con magnitudo negativa, a differenza dei mesi precedenti. Si segnalano, tra gli eventi più energetici, quello del 5 aprile di mtd pari a 2.0 (di cui già ci siamo occupati, v. news del 5 aprile, sismogramma ), quello del 20 aprile 2014 ore 18.35 circa di magnitudo pari ad 1.5 che avevamo stimato e segnalato nella news del 20 con mtd tra 1.3 ed 1.6 ( sismogramma dell'evento), mentre non abbiamo il sismogramma, stranamente sfuggito, dell'evento di magnitudo 1.3 del 21 aprile ore 03.59 UTC. Altro evento catalogato dall'OV insieme a quest'ultimo è quello di 0.8 mtd registrato il 28/4/14 alle ore  18.40 circa (sismogramma). Anche gli eventi del 23 hanno avuto piu o meno la magnitudo segnalata (gli eventi hanno avuto magnitudo di 0.4, 0.3 - sismogramma). Ad ogni modo i tre eventi per cui è stata determinata, hanno avuto una profondità molto superficiale pari a (in ordine cronologico) 0.29km  0.47km e 0.93km, in linea con l'andamento degli ultimi anni.
Si attende la divulgazione del bollettino mensile per ulteriori approfondimenti e dati della geochimica.
Segue grafico aggiornato numero eventi mensile ed energia rilasciata.

15/04/2014 - Pubblichiamo qui una mappa
che riporta evidenziata in rosso le aree probabilmente interessate da eruzioni future che dovessero verificarsi ai Campi Flegrei e al Vesuvio. Per i Campi Flegrei si è scelta come bocca eruttiva la Solfatara ma, come ipotizzato da alcuni vulcanologi (es. Prof. Emerito Giuseppe Luongo), nulla eslcude che la bocca eruttiva possa aprirsi "verso Fuorigrotta". Per i Campi Flegrei, inoltre, rispetto al Vesuvio, è ancora più incerto il tipo di eruzione attesa che potrebbe essere sia di bassa energia, sia di rilevante poratata con effetti devastanti su aree ben più ampie dei 10km di raggio.
Si è scelto, come scientificamente riconosciuto, di tracciare un cerchio che abbia un raggio di 10km dalla probabile apertura della principale bocca eruttiva. E' appena il caso di puntualizzare che sarà determinate, ad eruzione avvenuta, la direzione e velocità dei venti in quota per determinare le zone che saranno maggiormente interessate da materiali di ricaduta. Statisticamente, è noto che le correnti sono posizionate in direzione Ovest>Est con componente sud-ovest prevalente. Tuttavia nulla esclude che al verificarsi dell'evento possano esserci correnti da sud o da nord o da est.
Da notare come la città di Napoli risulti "stretta" tra due fuochi, i Flegrei ad Ovest ed il Vesuvio ad Est. Singolare anche l'ubicazione dell'Osservatorio Vesuviano che, per certo, si verrebbe a trovare in piena "zona rossa" flegrea, area che è in corso di definizione proprio in questi giorni.


07/04/14
L'Osservatorio Vesuviano ha pubblicato il bollettino per il mese di marzo 2014 cui si rimanda per approfondimenti.

Marzo 2014.
In attesa della pubblicazione del bollettino, si riportano i dati della sismicità del mese di marzo.
Sono stati registrati 48 eventi. Di questi, per sei l'Osservatorio ha determinato profondità ed epicentro. Per questi sei eventi la profondità si è attestata tra i 1.5 e 0 km di profondità. L'evento con maggiore magnitudo è stato registrato il giorno 18 quando sono stati registrati tre eventi con mtd 1.6, 1.9 e 1.2. Da notare anche la breve sequenza del giorno 29 marzo con 5 eventi registrati in un giorno di cui 3 con magnitudo superiore a 1 (ma inferiore a 1.3). L'energia rilasciata si è attestata sui 2,9 MJ. L'epicentro di tutti gli eventi è localizzato nell'area craterica. Col bollettino di Marzo potremo verificare i dati della geochimica (temperature delle fumarole, concentrazione dei gas ed altri parametri).
Ecco il grafico dell'energina mensile rilasciata da Gennaio 2011 a Marzo 2014.




Di seguito il grafico dell'energia rilasciata mese/mese dal 2011 al marzo 2014.



Febbraio 2014.

"
"Sono state ripristinate le condizioni per l’effettuazione dei campionamenti nel cratere per le
analisi geochimiche dei gas fumarolici.Dal prossimo bollettino saranno di nuovo riportati i
risultati di tali misure." ( Bollettino di febbraio 2014 Osservatorio Vesuviano)

Finalmente, dal mese di marzo avremo alcuni dati sulla geochimica dopo quasi due anni di vuoto. Pare, dunque, che ora siano stati reperiti uomini e risorse per far fronte sia alla situazione di allerta in atto ai Campi Flegrei,  che a quella di monitoraggio del Vesuvio. Sarebbe interessante capire come, per ora ci interessa avere informazione ed averla con la frequenza massima possibile. Un mese è davvero tanto, troppo. Insisteremo affinché ci sia un aggiornamento con frequenza settimanale o, se possibile per le stazioni wireless, in tempo reale. Parliamo del vulcano più pericoloso al mondo e deve essere il più monitorato al mondo.
Rimandiamo alla lettura del bollettino sopra linkato che aggiunge qualche grafico in più, nel nostro stile. Nella sostanza, per il Vesuvio, prosegue dunque, come detto, uno stato di "nornalità" sismica di fondo del vulcano.
Quanto ai Campi Flegrei permangono le anomalìe che hanno giustificato il passaggio (in data a noi non nota) al livello di attenzione. Livelli di CO2 ai massimi di sempre, sollevamento del suolo in standby, bassissima sismicità.Si rimanda al bollettino mensile e settimanale.

In attesa del rilascio del bollettino mensile dell'Osservatorio Vesuviano, si riportano alcuni dati della sismicità registrata nel mese di febbraio 2014. Il numero di eventi totale è stato pari a 49. Di questi, solo per 4 l'Osservatorio ha rilasciato/individuato la profondità. Si tratta di quelli relativi alla breve sequenza dei giorni 11-12-13 e quello del 28. In dettaglio, la piccola sequenza  ha fatto registrare tre eventi due di magnitudo 1.8 ed uno 1.9, con epicentro nell'area craterica e con profondità variabile (2 eventi con profondità 0.09 ed uno 1.2 km).
Segue grafico numero mensile eventi dal gennaio 2011 al febbraio 2014.


L'energia complessiva mensile liberata si è attestata sui 6,2MJ (correzione dato errato di 56MJ) circa (mega joule), in aumento rispetto ai mesi precedenti quando sono stati registrati valori estremamente bassi. Il dato rientra comunque ampiamente nella media delle osservazioni. Ha inciso sul dato la sequenza dei tre eventi dell'11-12-13.
Segue il grafico dell'energia mensile liberata dal 2011 al febbraio 2014.


Nessun dato viene reso disponibile dall'Osservatorio per quanto riguarda la geochimica, composizione, temperatura e concentrazione dei gas delle fumarole del sistema Somma-Vesuvio e di quelle sottomarine. Si rimanda, al riguardo, al bollettino dell'Osservatorio di gennaio 2014 ove si legge "Nel periodo di riferimento l’UF di Geochimica dei Fluidi dell’Osservatorio Vesuviano non ha effettuato nuove misure sulle emissione fumaroliche e sui flussi di gas al Vesuvio. Le ultime misure dei flussi di CO2 risalgono al giugno 2012"

Gennaio 2014
- L'ultimo bollettino mensile (consultabile qui) rilasciato dall'Osservatorio Vesuviano, conferma che non si registrano variazioni significative dei parametri sismici, così come in quelli relativi alle variazioni di livello suolo.
Viene confermato che, per la geochimica "Nel periodo di riferimento l’UF di Geochimica dei Fluidi dell’Osservatorio Vesuviano non ha effettuato nuove misure sulle emissione fumaroliche e sui flussi di gas al Vesuvio. Le ultime misure dei flussi di CO2 risalgono al giugno 2012."

La ragione per cui, per il vulcano più pericoloso e monitorato al mondo, non vengono effettuate misurazioni dei flussi di CO2, è presto detta.
L'Osservatorio Vesuviano riferisce, nel bollettino mensile di Luglio 2013:  "In considerazione delle priorità imposte dal livello di monitoraggio dei Campi Flegrei ed in funzione delle unità di personale e delle risorse disponibili, nel periodo di riferimento l’UF di Geochimica dei Fluidi non effettuato nuove misure sulle emissione fumaroliche e sui flussi di gas al Vesuvio (vedere anche bollettino Marzo 2013)"

Dicembre 2013 -Lo stato attuale del Vesuvio, come riportato dall'Osservatorio Vesuviano, è di quiete sismica. Gli eventi sismici registrati rientrano nell'attività normale di fondo del vulcano, il suo "respiro".
Non ci si sofferma qui sulle crisi sismiche rilevanti che il Vesuvio ha avuto negli anni passati e, soprattutto, quella dell'anno 1999 quando al Vesuvio venne registrato l'evento di magnitudo più forte mai verificatosi dall'eruzione del 1944 e tra i più energetici mai registrati. Basti pensare che tra il 1631 ed il 1944 l'evento più energetico è stato stimato in magnitudo 4.00. Tornando all'evento dell'ottobre 1999, esso ebbe una magnitudo strumentale stimata in di 3.6. Tuttavia, secondo altre formule e parametri, la magnitudo dell'evento è stata classificata tra i 3.7-4.1.
Seguono degli abstract (formattazione e grassetto sono Nostri) tratti dai bollettini mensili dell'Osservatorio Vesuviano sullo stato dei vulcani campani.
Dal bollettino di Ottobre 2013: "L’attività del Vesuvio non mostra particolari anomalie o variazioni rispetto alle osservazioni precedenti relative ai parametri geofisici. La sismicità, con 63 eventi rilevati nell’ultimo mese, permane dal 2000 ad un livello di bassa energia ed è localizzata nella parte centrale della struttura vulcanica, molto superficiale. Le deformazioni del suolo, valutate su base annuale, mostrano un processo di lenta subsidenza della parte sommitale della struttura vulcanica, verosimilmente associata ad un effetto di scivolamento e/o compattazione, comunque dovuto a una processo gravitativo.
Nel periodo di riferimento l’UF di Geochimica dei Fluidi dell’Osservatorio Vesuviano non ha effettuato nuove misure sulle emissione fumaroliche e sui flussi di gas al Vesuvio. Le ultime misure dei flussi di CO2 risalgono al giugno 2012."

Dal  bollettino dell'Osservatorio di Novembre 2013: "L’attività del Vesuvio non mostra particolari anomalie o variazioni rispetto alle osservazioni precedenti relative ai parametri geofisici. La sismicità, con 34 eventi rilevati nell’ultimo mese, permane dal 2000 ad un livello di bassa energia ed è localizzata nella parte centrale della struttura vulcanica, molto superficiale. Le deformazioni del suolo, valutate su base annuale, mostrano un processo di lenta subsidenza della parte sommitale della struttura vulcanica, verosimilmente associata ad un effetto di scivolamento e/o compattazione, comunque dovuto a una processo gravitativo.
Nel periodo di riferimento l’UF di Geochimica dei Fluidi dell’Osservatorio Vesuviano non ha effettuato nuove misure sulle emissione fumaroliche e sui flussi di gas al Vesuvio. Le ultime misure dei flussi di CO2 risalgono al giugno 2012."

Dal Bollettino dell'Osservatorio di Dicembre 2013: " L’attività del Vesuvio non mostra particolari anomalie o variazioni rispetto alle osservazioni precedenti relative ai parametri geofisici. La sismicità, con 35 eventi rilevati nell’ultimo mese, permane dal 2000 ad un livello di bassa energia ed è localizzata nella parte centrale della struttura vulcanica, molto superficiale. Le deformazioni del suolo, valutate su base annuale, mostrano un processo di lenta subsidenza della parte sommitale della struttura vulcanica, verosimilmente associata ad un effetto di scivolamento e/o compattazione, comunque dovuto a una processo gravitativo.
Nel periodo di riferimento l’UF di Geochimica dei Fluidi dell’Osservatorio Vesuviano non ha effettuato nuove misure sulle emissione fumaroliche e sui flussi di gas al Vesuvio. Le ultime misure dei flussi di CO2 risalgono al giugno 2012."

La ragione per cui, per il vulcano più pericoloso e monitorato al mondo, non vengono effettuate misurazioni dei flussi di CO2, è presto detta.
L'Osservatorio Vesuviano riferisce, nel bollettino mensile di Luglio 2013:  "In considerazione delle priorità imposte dal livello di monitoraggio dei Campi Flegrei ed in funzione delle unità di personale e delle risorse disponibili, nel periodo di riferimento l’UF di Geochimica dei Fluidi non effettuato nuove misure sulle emissione fumaroliche e sui flussi di gas al Vesuvio (vedere anche bollettino Marzo 2013)".

In parole povere, mancherebbero, a detta dell'Osservatorio, uomini e mezzi sufficienti per poter effettuare le rilevazioni geochimiche sulle fumarole del Vesuvio. Ciò perché le anomalìe in atto ai Campi Flegrei  richiedono che il personale sia addetto alle verifiche presso l'area puteolana. Tale situazione permane dal giugno 2012, circa un anno e mezzo.