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7/11/2016
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NUOVO STUDIO: PRIMI RISULTATI PROGETTO MON.I.C.A - ANOMALIE TERMICHE SUI FONDALI DEI CAMPI FLEGREI

Un nuovo studio, open access, a firma del dr. Stefano Carlino di INGV OV ed altri, fa luce su ciò che accade nei fondali dei Campi Flegrei. Titolo dello studio: Distributed-Temperature-Sensing Using Optical Methods: A First Application in the Offshore Area of Campi Flegrei Caldera (Southern Italy) for Volcano Monitoring - Stefano Carlino et al. in www.mdpi.com.- 2016.

Piccolo passo indietro.

Semplificando al massimo, non molto tempo fa sono stati collocati sul fondale marino dei Flegrei una serie di cavi in fibra ottica e sensori vari per monitorare e misurare, tra l'altro, la temperatura delle acque a varia profondità.
In questa prima mappa tratta dallo studio citato (come le seguenti mappe e grafici), vediamo con linea rossa e gialla continua la dislocazione dei cavi in fibra ottica. Le linee bianche tracciano i punti del fondale con medesima profondità (20, 40, 80, 100 metri).



La mappa che segue, mostra invece, una interessante morfolgia profonda della baia flegrea. I puntini gialli indicano i punti di emissione dei fluidi. La linea tratteggiata rappresenta il cavo in fibra ottica sul fondale.



Veniamo ai risultati dei rilevamenti.
Lo spazio temporale oggetto dello studio va da gennaio ad aprile 2016.
Diciamo subito che la temperatura mostra evidenti anomalìe.
La temperatura media delle acque profonde rilevate nel golfo di Napoli è riportata nel grafico che segue ed oscilla (per profondità da 10 a 70 metri) da 14 a 18 gradi centigradi circa.
Grafico



Vediamo ora i dati della temperatura a differenti profondità e distanza dalla costa acquisiti dalla rete in fibra ottica presente nelal biaia Flegrea.
Le temperature oscillano in un range compreso tra 13 e 30 gradi centigradi circa.
Grafico



Molto interessante poi questo ulteriore grafico che mostra il sollevamento del suolo in correlazione con l'aumento di temperatura rilevato dal sistema in fibra ottica.
A sinistra, il familiare grafico del sollevamento del suolo. La linea rossa evidenzia il periodo di riferimento gennaio/aprile 2016. A destra le variazioni di temperatura misurate nel periodo di riferimento nei fondali a 200 e 1900 metri dalla costa dove è stata osservata una significativa variazione di temperatura.
Grafico



I dati raccolti ed acquisiti consentiranno di ottenere, tra l'altro, un monitoraggio in continuo delle variazioni di temperatura dei fondali della caldera flegrea. Ricordiamo che la caldera, come ben visibile dalle mappe, si estende ben oltre la costa. E' di fondamentale importanza monitorare ciò che accade anche in profondità.
Speriamo che ben presto si provveda a monitorare l'are dei fondali vesuviani, dove oltre al duomo vulcanico, sappiamo sono presenti almeno tre vulcani sottomarini nella zona Torre del Greco - Torre Annunziata.
Salutiamo con favore la pubblicazione in open access dello studio in parola.
GD