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 Tutti i tracciati sismici sia in real time che in archivo ultime 24ore e comunque archiviati e disponibili su questo sito sono formati e pubblicati  dall'Osservatorio Vesuviano - INGVe liberamente tratti dal relativo portale web al seguente indirizzo: http://www.ov.ingv.it/ov/. Le segnalazioni con indicazioni dei probabili eventi sui singoli sismogrammi operata dall'autore del sito hanno solo scopo divulgativo e di informazione non hanno alcun carattere scientifico. Esse sono del tutto provvisorie, indicative. Gli eventi indicati sono solo probabili eventi mentre l'effettiva catalogazione da parte dell'Osservatorio conferisce ufficialità e certezza agli eventi registrati dalle stazioni sismiche.  La dicitura http://meteovesuvio.altervista.org sui sismogrammi sta ad indicare l'autore delle evidenziazioni sui sismogrammi archiviati in proprio database interno. Si ribascisce che per informazioni di carattere scientifico occorre rivolgersi all'Osservatorio Vesuviano - INGV in quanto scopo e fine del presente sito web è esclusivamente divultativo ed informativo.  L'indicazione della magnitudo delgi eventi oprata dal gestore del sito non ha alcuna valenza o fondamento scientifico, ma si basa solo sulla media delel osservazioni storiche di eventi simili osservati. Essa, dunque, non può in nessun caso avere valenza scientifica. L'ufficialità delle catalogazioni è solo quella effettuata da Osservatorio Vesuviano INGV.

ARCHIVIO NEWS ANNO 2014

NEWS ANNO 2015 DAL 01/06/2015

ANNO 2015 01/01 - 31/05

DATA                                                                                                            NEWS
29/05
APPROFONDIMENTO ERUZIONE VULCANO SHINDAKE Kuchinoerabu-jima  GIAPPONE
Il vulcano, alle ore 09.59 UTC del 29.05.2015, è entrato in eruzione con un'esplosione che ha generato un notevole e rilevante flusso pircolastico.  Video tratto da youtube che mostra l'inizio dell'eruzione ed il collasso della colonna eruttiva con generazione di flussi piroclastici. 

Dopo opportune ed approfondite verifiche, i dati ufficiali dicono che il vulcano, al momento dell'eruzione, era a livello 3 del Piano locale di emergenza. Tale livello prevede solo un'interdizione di accesso al vulcano. Si è passati a livello 5 quando è esploso il vulcano ed è iniziata immediatamente l'evacuazione della popolazione. Inoltre, il vulcano non ha mostrato segnali precursori di breve/brevissimo periodo (come tremore) che annunciassero l'imminente esplosione, né un incremento del numero dei terremoti poco prima dell'evento. Va precisato che comunque trattasi di vulcano che mostrava chiari segni di risveglio e che aveva già eruttato, sebbene in modo molto minore, nel corso del 2014. Anomalìe erano ben visibili (pennacchi di fumo, dati geochimci, deformazioni, etc...). Situazione, dunque, non paragonabile assolutamente a quella in cui si trova il Vesuvio, con cui lo Shindake condivide solo la natura di "strato-vulcano". Sin dal 2003 lo Shindake ha fatto registrare tremore vulcanico, deformazioni del suolo e dal 2008 vi è stata la prima comparsa di un pennacchio di fumo. Dunque precursori di lungo periodo ben definiti. Questa la tabella terremoti degli ultimi giorni che abbiamo reperito: 22 maggio 1 terr
23 Maggio 14
24 Maggio 13
25 maggio (agg.to alle ore 15) 1. L'ultimo bollettino, pre-esplosione, è fermo al 25 Maggio ore 15. Questo la dice lunga sul fatto che non vi erano segnali evidenti dell'approssimarsi di un'eruzione più violenta. Mancano, stranamente, dati dei giorni 26-27-28 Maggio. Trova conferma il fatto che il vulcano non abbia dato segnali nelle ore prossime all'eruzione. L'evacuazione ha riguardato 137 persone. Del resto, la foto che avevamo postato stava a significare proprio quello che abbiamo appena scritto e cioè che vi erano persone sull'isola al momento dell'esplosione! GD

Ecco un grafico che mostra il numero di terremoti mensili del vulcano SHINDAKE dal 2002 al 30 giugno 2012.



GRAFICO PROFONDITA' TERREMOTI SHINDAKE GENNAIO 2007- 30 GIUGNO 2012



Fonte JMA.
22/05 INTRAPRESA AZIONE LEGALE CONTRO L'OSSERVATORIO VESUVIANO
Nella giornata di ieri abbiamo notificato all'Osservatorio Vesuviano INGV di Napoli, nonché al Dipartimento della Protezione Civile un ricorso col quale abbiamo impugnato il bollettino di aprile 2015 ed il sostanziale rifiuto a fornire i dati della geochimica del Vesuvio. Abbiamo altresì chiesto l'inserimento nel sito web di altra stazione sismica che non risenta dei disturbi tipici di BKE.
Ci siamo decisi ad intervenire dopo la pubblicazione del bollettino di aprile 2015 e le note problematiche ad esso connesse.
Il ricorso verrà istruito e deciso da apposita Commissione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A curare il ricorso, anche questa volta (vedi precedente ricorso con esito positivo), è stato il gestore del sito, avv. Giuseppe D'Aniello. 
20/05 L'OSSERVATORIO PUBBLICA IL BOLLETTINO MENSILE - SEBBENE SI AFFERMI DI RILIEVI RECENTI, NON VENGONO PUBBLICATI I DATI DELLA GEOCHIMICA DEL VESUVIO PER IL MESE DI APRILE - NEWS ED APPROFONDIMENTO.
19/05 IL CASO DE NATALE, INGV ED OSSERVATORIO VESUVIANO ARRIVA IN PARLAMENTO - CHIESTE LE DIMISSIONI DEL CDA INGV E DEL DR. GIUSEPPE DE NATALE
CITATO, INDIRETTAMENTE, METEOVESUVIO E LE BATTAGLIE PER LA PUBBLICAZIONE DEI DATI.
L'INCREDIBILE LESIONE DEL DIRITTO ALLA LIBERTA' DI RICERCA NEI CONFRONTI DEL DR. GIUSEPPE MASTROLORENZO.

LINK ALAL NUOVA PAGINA WEB
17/05 GAS MAGMATICI ED ACQUA CALDA IN UN POZZO DI VOLLA: EFFETTI DELLA SCOSSA DEL 9 OTTOBRE 1999 E LE EVIDENZE DELLO SPOSTAMENTO E RISALITA DEL MAGMA - BARBERI E LE SUE DICHIARAZIONI SUL TERREMOTO DEL 9 OTTOBRE - DOCUMENTI ESCLUSIVIAMARCORD
15/05 TORNIAMO CON LA RUBRICA "AMARCORD". NUOVO INCREDIBILE ED ESCLUSIVO DOCUMENTO SULLA CRISI DEL 1999
13/05 LA GRANDE MACCHIA GIALLA EXTRACRATERICA DEL VESUVIO
Ritorniamo, con un approfondimento, sulla macchia gialla extracraterica presente sul Gran Cono del Vesuvio, lato sud-est.
Essa è definita come una "gobba, un rilievo cioè, che per dippiù spicca pel suo colore giallo vivo [...], la quale trovasi sulla stessa generatrice del Gran Cono alla cui origine vi è una delle zone di più frequenti franamenti" (tratto da "Lo stato attuale del Vesuvio, 1950, Prof. Antonio Parascandola").
Riportiamo, di seguito, una evidenziazione della ubicazione della macchia, evidenziando le zone franose. Ricordiamo che la "macchia gialla extracraterica" è stata erroneamente individuata nel calendario dell'Osservatorio Vesuviano sulla parte NW del Gran Cono. Tuttavia, permane ancora il mistero sulla termalità della zona che, sebbene molto alta ai tempi di Parascanola (circa 450 C° nell'agosto del 1950), non sappiamo oggi che termalità abbia, nonostante l'Osservatorio parli di 50 gradi. Tuttavia, abbiamo evidenziato nella news del  09/04/2015, quanto sia revocabile in dubbio quanto affermato dall'Osservatorio Vesuviano.
Noi sappiamo di certo che la zona posta nella parte alta della macchia è interessata da emissioni di CO2.



09/05 BKEV ED OVOHHZ A CONFRONTO: LA COMUNICAZIONE WEB DELL'INGV- OSSERVATORIO VESUVIANO SUI SISMOGRAMMI FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI - IMPOSSIBILE VERIFICARE L'ACCADIMENTO DI TERREMOTI PER CITTADINI ESPOSTI A PERICOLO DI VITA - SEGNALE BKE PRATICAMENTE "OSCURATO" DI NOTTE PER UNA AVARIA - CONFRONTO SCIAMI
08/05 NUOVA RUBRICA E NUOVA PAGINA - "AMARCORD" QUEL 1999 E LA CRISI DEL VESUVIO RIVISSUTA - ARTICOLI E DICHIARAZIONI ESCLUSIVE DA NON PERDERE
06/05 STAZIONE BKE COL SOLITO DISTURBO DEL BUS TURISTICO MA CON SEGNALE ORDINARIO
05/05 TERREMOTO DI MAGNITUDO 2.4 AL VESUVIO.
Ore 22.50 MENTRE SCRIVIAMO STAZIONE BKE INSERVIBILE CON SEGNALE SATURO ED OVOHHZ OFFLINE. ANCORA NESSUN SERVIZIO DI MONITORAGGIO WEB PER PERSONE E CITTADINI ESPOSTI A PERICOLO DI VITA.  QUALCUNO RISPONDERA' NELLE SEDI OPPORTUNE DI QUESTE GRAVISSIME OMISSIONI!


Ore 21.00 Aggiornamenti
Pubblichiamo qui una nota di Meteovesuvio su Facebook:

"+++ DETTAGLI SUL TERREMOTO 2.4 - ALLARMISMI INGIUSTIFICATI +++
Riceviamo numerose segnalazioni su articoli di stampa allarmistici circa l'evento del Vesuvio di stamane. Teniamo a precisare, per i database in Nostro possesso, che sono stati registrati numerosi eventi con magnitudo superiore a 2 e superficiali (inferiore al km) nella storia del Vesuvio.
Ad esempio, 20 agosto 2012 terremoto di magnitudo 2.5 a 0,02 km di profondità (più superficiale di quello odierno!); terremoto del 6 giugno 2013 con mtd 2.3 e profondità pari a 0,02 km (più superficiale di quello odierno!); 28 giugno 2014, mtd 2.3 e profondità 0,05 (sempre meno profondo di quello odierno). Ma ne contiamo tanti. Dunque del tutto infondate quelle notizie giornalistiche che parlano di evento unico e raro o preoccupante. Come sempre i giornalisti invece di interessarsi di tematiche ben più importanti legate al Vesuvio (tipo la divulgazione dei dati!), pensano bene di fare titoli inutilmente allarmistici e del tutto infondati scientificamente.
Dobbiamo tuttavia rimarcare come sia altrettanto ridicolo un articolo apparso su un giornale locale dove si afferma che a tremare non sarebbe stato il Vesuvio.
Inoltre, l'evento, vista la sua superficialità non può essere stato avvertito se non da pochi nelle vicinanze dell'epicentro localizzato in area craterica, lato Terzigno-Boscoreale. 
Noi vi assicuriamo di non aver avvertito nulla pur vivendo nella zona interessata dall'epicentro.
G.D."

Un terremoto di magnitudo 2.4 è stato rgistrato al Vesuvio alle ore 12.30.19 secondi circa a 0.13Km di profondità in area craterica.
L'evento è seguito stato seguito da altro piccolo terremoto. Pare che il terremoto sia stato avvertito da alcuni cittadini ma su questo non ci sono conferme.
Eccovi il sismogramma del terremoto.
Il sito web dell'Osservatorio Vesuviano (area sismolab) è in tilt. Questa è un'altra grave inadempienza.


30/04 INSERITA IN HOME WEB CAM LIVE VULCANO CALBUCO E MAPPA SOLLEVAMENTO SUOLO AREA FELGREA E VESUVIANA
 STAZIONE BKE IN AVARIA DA QUALCHE GIORNO- IN PRATICA: NESSUN SERVIZIO DI MONITORAGGIO DISPONIBILE PER L'UTENZA WEB
AGGIORNATO NUMERO TERREMOTI MENSILI ED ANNUALI VESUVIO
28/04 STAZIONE BKE IN AVARIA - STAZIONE OVO OFFLINE
Segnaliamo, solo a fini statistici, come ancora non vi sia alcuna possibilità di monitoraggio dei terremoti vesuviani. Stazione BKE in completa avaria ed OVO offline. Da alcuni giorni la stazione BKEV non restituisce un segnale sismico corretto che, unito all'arcinoto problema del disturbo diurno del segnale, rende impossibile la visualizzazione dei terremoti. Il segnale OVOHHZ reso disponbile alterna fasi in cui è offline a fasi di disturbo anch'esso dovuti forse a cause esterne. Inoltre, come noto, quel segnale non consente la visualizzazione di molti eventi sismici.
Complimenti a chi gestisce il sito web dell'Osservatorio Vesuviano INGV. 
24/04 PRONTUARIO - VADEMECUM SU COME AFFRONTARE UN'EMERGENZA ED UN ORDINE DI EVACUAZIONE

Riceviamo e pubblichiamo a questo link un prontuario - vademecum con alcune importanti informazioni di carattere generale utili per affrontare e premunirsi in caso di un ordine di evacuazione o per affrontare situazioni di emergenza. Precisiamo che la pubblicazione ha solo carattere esemplificativo e generale su come preparasi in caso dovesse rendersi necessario affrontare un'emergenza e/o un'evacuazione.
 Non ha alcun valore sostitutivo rispetto ad eventuali prontuari / regole di comportamento / piani di emergenza/evacuazione diffusi e predisposti dagli organi di Protezione civile. Il gestore del sito declina, pertanto, ogni responsabilità per il contenuto e la portata ed efficacia del contenuto del prontuario. Rimandiamo, si ripete, agli organi di Protezione civile Nazionale e locale. 
23/04

IL VULCANO CALBUCO ESPLODE (SENZA ALCUN PREAVVISO?)

Eruzione esplosiva importante del vulcano Calbuco (Cile). Il vulcano non eruttava dal 1972, quando ha dato luogo ad una piccola eruzione. L'ultima eruzione piu importante risale al 1961. Si è risvegliato quasi improvvisamente  stando ai bollettini disponibili. Nell'ultimo bollettino mensile aggiornato al 31 Marzo 2015 non aveva fatto registrare alcuna anomalia nei parametri monitorati.

Singolare leggere anche qui che i tempi attesi di eruzione venivano indicati in mesi/anni. Nel mese di marzo aveva fatto registrare 57 terremoti con magnitudo inferiore ad 0.8. Nessun evento di tipo LP, ma solo eventi VT. Del pari, nessuna anomalìa nelle fumarole, né in quelli dei dati delle temperature.

Nei mesi precedenti (fino ad un anno prima), il vulcano faceva registrare pochi eventi mensili e qualche evento di tipo LP.

Link a bellissimi timelapse dell'eruzione - timelapse su youtube video 1 -  video 2(con zoom alla colonna eruttiva) - 

Ma eccovi il link dove è possibile scaricare l'ultimo bollettino mensile dei vulcani monitorati. Il Cabulco lo si trova a pagina 3.

http://www.sernageomin.cl/…/2015040605231033RAV_Los_Lagos_2…

10/04 VESUVIO
Bollettino Marzo 2015 - Novità geochimica fumarola fondo cratere FC2.
L'Osservatorio Vesuviano pubblica il bollettino del mese di Marzo 2015 e, finalmente, dopo pressioni dello scrivente e di un gruppo di utenti Meteovesuvio, anche la geochimica delle fumarole. Per la verità trattasi della geochimica della sola fumarola di fondo cratere. 

Passiamo all'esame della geochimica.
Per la prima volta, a differenza di quanto accaduto nell'ultimo bollettino riportante i dati della fumarola fondo cratere, l'Osservatorio afferma che "Va comunque segnalato che nei campioni degli ultimi due anni si registra un lieve aumento del rapporto CO2/CH4 ed He/CO2, rispetto ai valori più bassi raggiunti nel periodo 2009-2010, che potrebbe essere legato ad un aumento nella frazione di fluidi ossidanti (magmatici?)".
Non per polemizzare, ma notiamo solo come anche ad agosto 2014 la situazione era ben nota solo che nulla era stato precisato in quel bollettino.
La cosa singolare è che non si sa a cosa sia dovuto quest'aumento della CO2 (anidride carbonica) e l'Osservatorio si chiede esso stesso se sia di origine magmatica. Per due anni di fila si assiste a quest'aumento, lieve, ma non si riesce a comprendere l'origine. In ogni caso, notiamo come dopo l'intrusione magmatica del 1999 che causò le anomalìe geochimiche nelle fumarole (ed aggiungiamo nei pozzi vesuviani e nella falda) per gli anni 2001-2003, si assiste, nel lungo periodo, ad una diminuzione della componente magmatica nella composizione dei gas della FC2.
Ma andiamo oltre.
Finalmente, ripetiamo, è stata campinoata la fumarola fondo cratere nel mese di marzo e, buona nuova, salutata ed accentuata dall'Osservatorio, la concentrazione di CO2 è tornata a diminuire. Una rondine non fa certo primavera. 
L'utente a questo punto si porrà tante domande. Noi evidenziamo solo un dato: la geochimica è un parametro molto importante nel monitoraggio dei vulcani e del Vesuvio in particolare.
Leggiamo, infatti, e la cosa non ci è nuova, che lo studio dei gas emessi dalla fumarola di fondo cratere, evidenzia una componente di acqua marina. Questo vuol dire che ci sono intrusioni di acque marine nel sistema idrotermale del vulcano. Il Vesuvio, come tutti i vulcani posti su faglie costiere, deve molta della sua potenza distruttiva anche alla presenza del mare. E' stato documentato come vulcani di questo tipo possono subire intrusioni rilevanti di acque marine che, anche per una forte differenza di pressione e foneomeni di depressurizzazione della camera magmatica, in caso di eruzione, generano violente esplosioni una volta che queste entrano a contatto col magma.
Viene inserito, nel bollettino, per la prima volta, anche un diagramma della composizione di idrogeno ed ossigeno che riteniamo sia molto poco comprensibile ai più. Ad ogni modo, esso mostra come il valore di Marzo 2015 abbia riportato la frazione di CO2 dei gas su valori antecendenti all'aumento del 2014.
I rilievi della telecamera termica non mostrano variazioni significative.
Deformazioni del suolo.
Così esordisce il bollettino: "Al Vesuvio permane una lieve sismicità di fondo ed un’assenza di deformazioni riconducibili a sorgenti vulcaniche" (il grassetto è nostro). Cosa significa? Ci sono deformazioni? Si o no? Vuol dire che ci sono ma che non sono riconducibili a sorgenti vulcaniche? Se ci sono, a cosa sono riconducibili? E' semplicemente un infelice modo di dire semplicemente che non ci sono deformazioni di alcun tipo? Ripetiamo, non vogliamo essere polemici, ma la terminologìa è importante. Se ci fossero delle deformazioni, anche minime, si dovrebeb quanto meno dire a cosa sono dovute. Ad ogni modo il dato importante e rassicurante è che non ci sono deformazioni riconducibili a sorgenti vulcaniche.
Sismicità.
Abbiamo ampiamente descritto lo sciame del 10 marzo 2015, per cui riteniamo non ci sia nulla da aggiungere anche perché l'Osservatorio ci conferma, pare, che nel mese di marzo ci siano stati solo eventi di tipo VT e, dunque, nessuna novità c'è da segnalare rispetto a quanto già anticipato.

FELGREI

Apprendiamo dal bollettino mensile che ai Flegrei, benché non ci siano apprezzabili cambiamenti nel trend di sollevamento del suolo, tuttavia sussitono variazioni importanti di alcuni parametri.
Nel bollettino mensile, l'Osservatorio, a proposito della CO, afferma "le concentrazioni di CO, disponibili alla Solfatara di Pozzuoli fin dalla crisi del 1983-84, a partire dagli inizi degli anni 2000 mostrano un evidente trend di crescita, che è particolarmente marcato negli ultimi mesi (fumarola BG, Fig. 2.3.2). Tale crescita è a nostro parere rilevante poiché il CO è fra le specie fumaroliche analizzate quella più sensibile alla temperatura." (il grassetto è nostro).
Dunque, se ce ne fosse bisogno, questo dato da solo conferma che la situazione ai Campi Flegrei richiede, come sta avvenendo, un'attenzione particolare.
Rimandiamo alla lettura del bollettino.
09/04 L'OSSERVATORIO AFFERMA CHE CI SAREBBERO 50 GRADI SU UNA PARTE  ESTERNA DEL GRAN CONO DEL VESUVIO
A questo link è possibile scaricare il calendario 2015 dell'Osservatorio Vesuviano INGV. Orbene, a pag. 24 mese di Gennaio 2015, troviamo una foto del Vesuvio innevato. L'Osservatorio ci spiega con didascalia sotto la foto che su una parte triangolare del Gran Cono del Vesuvio non ci sarebbe neve in quanto zona  della "Prima Macchia Gialla Extracratere dove la temperatura è di circa 50° C.".
La cosa ci sembra molto singolare e nuova  e non trova riscontro in alcuno dei Nostri studi effettuati. Ciò anche perché il prof. Parascandola che coniò quel termine e catalogò le macchie extracrateriche del Vesuvio con misurazioni nel lontano 1950 (eravamo a pochi anni dall'ultima eruzione), non ci sembra si riferisse a quella zona del Vesuvio quando parlava di macchia gialla extracraterica ma a quella presente sopra Boscotrecase ben visibile ancora oggi da valle.
Al massimo la zona in questione, da uno studio di Granieri, sembra sia interessata da emissioni di CO2, ma davvero ci sembra inverosimile che in un'area così vasta ci siano addirittura 50 gradi centigradi.
Attendiamo delucidazioni e spiegazioni.
Pubblichiamo uno shot del calendario e del mese in questione.
08/04 VESUVIO: SEGRETO DI STATO O COSA?
Ore 20.00
Pubblichiamo uno speciale sconcertante con documentazione ufficiale che chiarisce i ruoli tra Dipartimento della protezione civile ed INGV (Osservatorio Vesuviano incluso) riguardo alla pubblicazione dei dati. Chiariamo una volta per tutto il mistero della geochimica delle fumarole e dei pozzi del Vesuvio e le responsabilità coinvolte. Vi spieghiamo cosa e come viene comunicato ai cittadini.
Questo sito web ha da sempre portato avanti battaglie per la divulgazione. Il gestore, al di la di titoli e competenze, ha da sempre operato con lo spirito del cittadino esposto a pericolo continuo e concreto di vita che vuole informarsi ed avere risposte. A questo punto è minata alle fondamenta la funzione e lo scopo del sito e non nascondiamo un profondo senso di amarezza per le scelte operate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, di comune accordo con la Comunità scientifica rappresentata, per quanto di competenza, dall'INGV.
In bocca al lupo ai cittadini Vesuviani .

SPECIALE: VESUVIO , SEGRETO DI STATO O COSA?
04/04 FRANCO GABRIELLI SI E' UFFICIALMENTE DIMESSO. AL SUO POSTO, CONTRARIAMENTE A QUANTO SI VOCIFERAVA, ARRIVA FABRIZIO CURCIO.

Abbiamo un nuovo capo della Protezione civile. Il dr. Fabrizio Curcio, ingegnere, ex vigile del fuoco, è uomo di Gabrielli che, secondo La Stampa, avrebbe spinto per la nomina a suo successore.
Rimettiamo il link al suo curriculum ed all'articolo de "La Stampa".
 Un in bocca al lupo al nuovo capo del Dipartimento. Vedremo da subito le sue intenzioni visto che gli abbiamo notificato, giusto ieri, una PEC per conoscenza, dove lamentiamo l'assoluta inadeguatezza della informazione e divulgazione dei dati raccolti al Vesuvio. Rimandiamo alla pagina Facebook Meteovesuvio che ha ospitato l'iniziativa.
03/04 L'OSSERVATORIO INTERVIENE CON UN COMUNICATO IN HOME SULLO SCIAME DI IERI
TESTO DEL COMUNICATO

"SCIAME SISMICO AL VESUVIO DEL 2 APRILE 2015

Tra le 19 e le 20 del 2 aprile 2015 è stato registrato al Vesuvio uno sciame sismico con circa 20 eventi di piccola magnitudo. La magnitudo massima osservata è di 1.8 (evento delle 19:15). Gli eventi sono localizzati a bassa profondità (meno di 1 km) al di sotto dell'area craterica. Le caratteristiche di questo sciame non differiscono da altri, osservati negli scorsi anni al Vesuvio e non indicano alcuna variazione significativa nello stato del vulcano, che persiste nel suo stato di quiescenza."

LA MAGNITUDO ASSEGNATA AI TERREMOTI E L'AMPIEZZA D'ONDA.

Riportiamo un esempio di catalogazione di due terremoti. Tutti e due sono stati catalogati con magnitudo pari ad 1.8. Abbiamo scelto di confrontare il terremoto di media intensità di ieri con uno cui l'Osservatorio ha attribuito pari magnitudo (1.8). Eccovi i sismogrammi dei due eventi (cerchiati in azzurro). Per chi volesse approfondire, a questa pagina dell'Università delle scienze geologiche di Napoli, è possibile apprendere le notizie fondamentali per il calcolo della magnitudo di un terremoto.  Non facciamo commenti, ci limitamo ad osservare come a parità sostanziale di profondità e disparità evidente di ampiezza dell'onda sismica che rimane altresì sui valori di picco per più tempo nel caso del sisma di ieri, ai due terremoti viene attribuita medesima magnitudo. Va anche detto che, per completezza, per ogni sistema (Vesuvio, Campi Flegrei, etc...) vengono utilizzate delle formule differenti che tengono conto della struttura del sottosuolo al fine di ottenere la migliore stima possibile atteso che la velocità di propagazione delle onde sismiche varia al variare del mezzo che attraversa. Abbiamo più volte chiesto all'Osservatorio quale formula venisse adottata nel caso del Vesuvio. Non hanno mai risposto.

Eccovi invece le catalogazioni, con profondità ed ipocentro, di alcuni terremoti dello sciame di ieri (fonte: Osservatorio Vesuviano INGV, catalogo PLINIO).


Trattasi di eventi per lo più localizzati nell'area craterica ed ipocentro superficiale non superiore al Km, in linea con quanto si registra mediamente negli ultimi anni. Rammentiamo che al Vesuvio si registrano di tanto in tanto sciami sismici. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a quattro sciami, quello del 25 ottobre 2014, 20 febbraio 2015, del 10 marzo 2015 e quello del 2 aprile 2015.

DIMISSIONI FRANCO GABRIELLI

Intanto il Capo della Protezione Civile Italiana non sarà più Gabrielli che ha assunto la carica di Prefetto di Roma. Attese a momenti le sue dimissioni. Il posto di Capo della protezione civile risulterà vacante fino alla nomina del suo successore. Rimandiamo a questo articolo per approfondimenti.

Si vocifera, secondo notizie di stampa, che il nuovo Capo della Protezione civile sarà Erasmo D'Angelis, laureato in psicologia e giornalista professionista, nonché Consigliere Regionale della Toscana, responsabile del progetto Italiasicura e titolare di numerosi incarichi, come si legge in questa pagina web.
02/04 NUOVO SCIAME SISMICO AL VESUVIO
Ore 20.30

Alle ore 19.15.11 secondi, ora locale, un terremoto di media intensità ha avviato uno sciame sismico al Vesuvio. Lo sciame visibile unicamente perché a quell'ora è cessato il passaggio del bus turistico accanto alla stazione sismica BKE, conta circa 23 terremoti. Molti sono di bassissima magnitudo. Il terremoto delle 19.15.11 secondi, secondo quanto osservato ed in via del tutto approssimativa, sembra poter avere una magnitudo intorno a 2.3. Vi è da precisare che l'evento è seguito, ed anzi, sembra costituire un tutt'uno, con altro evento immediatamente successivo. Quindi, vedremo come verrà catalogato dall'Osservatorio.
Dunque, dopo lo sciame del 20 Febbraio e quello del 10 Marzo, oggi 2 Aprile questo sciame.

Riportiamo il sismogramma dello sciame odierno. In alto è visibile il disturbo del bus turistico che passa accanto alla stazione  BKE.
Mentre scriviamo sono in atto altri piccoli eventi.


31/03 AGGIORNAMENTO NUMERO TERREMOTI VESUVIO - CAMPI FLEGREI
L'Osservatorio Vesuviano INGV ha aggiornato il numero terremoti di marzo al giorno 29. Il numero di eventi mensili sale a 136. Per ora il mese di marzo fa registrare il maggior numero di eventi dopo quello di marzo 2011 quando furono registrati 144 terremoti. Va notato che sia per il mese di marzo 2011 che per quello attuale, vi sono stati due sciami di terremoti. In ogni caso, la sismicità di marzo 2015 è caratterizzata da eventi localizzati nell'area craterica e con profondità quasi sempre inferiore al KM, in linea con quanto si osserva da alcuni anni. Segnaliamo che non è stato catalogato con profondità ed ipocentro, ma solo con magnitudo pari a0.4 l'evento che avevamo segnalato con doppio cerchio rosso del 16 marzo 2015 il cui sismogramma riportiamo di seguito. Viene catalogato quello precedente con magnitudo pari a 0.7 e profondità pari a 0.56.


CAMPI FLEGREI
Con riferimento ai Campi Flegrei, nel mese di marzo (al giorno 29) sono stati registrati 29 terremoti, pe rlo più localizzati in area Solfatara e con profondità da 0 a 2 km circa.
Attendiamo i bollettini mensili per chiarimenti ulteriori e per le analisi geochimiche delle emissioni registrate fuori San Giovani nei giorni passati.
31/03 QUEL TEMA CALDO DELLA CO2 COSI' CARO AL DIRETTORE DELL'OSSERVATORIO VESUVIANO

Siamo costretti ad intervenire con questa breve nota su una nuova locadina apparsa sul sito dell'Osservatorio Vesuviano. Il prossimo 10 aprile l'Osservatorio ospiterà un convegno che vedrà come unico relatore il prof. Adriano Mazzarella sul tema "CO2: colpevole o innocente? Dal caos climatico a quello mediatico" .

In questo articolo del 2010 rinvenuto sul web il prof. Adriano Mazzarella è visto come uno non certo allineato alle tematiche ambientali portate avanti da Al Gore, ex Vicepresidente degli Stati Uniti d'America ben noto per le sue lotte ambientalistiche, contrario al businness delle compagnie petrolifere e di tutte quelle attività lesive dell'equilibrio naturale (vincitore di premio Oscar nel 2007 col documentario "Una scomoda verità", Nobel per la Pace nel 2007).

Il prof. Mazzarella, interviene già nel 2007 con una relazione dal titolo identico a quella del 10 aprile p.v. Qui il link al convegno del 2007 coi lavori (intervento del prof. Mazzarella alle ore 15.15). Nel 2009, sempre con la medesima relazione, il prof. Mazzarella interviene col meteorologo Andrea Giuliacci, del centro Epson (che all'epoca faceva le previsioni del tempo per il gruppo Mediaset). Il Colonello, in vari articoli, si è mostrato quantomeno dubbioso circa le cause del riscaldamento globale, nonostante, parole sue, "il 97%" degli scienziati siano concordi sul fatto che causa del riscaldamento è l'uomo.

L'Osservatorio Vesuviano INGV, è riuscito ad organizzare un convengno portando come unico relatore uno tra gli studiosi appartenenti al 3% che pare confuti l'assunto secondo cui causa del riscaldamento globale sia l'uomo con le sue innumerevoli attività, e non altro. Come si legge nell'abstract del convegno, il prof. Mazzarella pare abbia idee cd. negazioniste. Nega che il riscalmento globale sia dovuto all'antropizzazione umana ed allo sfruttamento degli idrocarburi.

Quale la conseguenza di un simile approccio teorico? Via libera senza se e senza ma a perfoazioni, emissioni di gas da idrocarburi, raffinerie..e chi più ne ha ne metta...con buona pace delle politiche ambientali!!!

Ma la CO2 è anche uno dei gas di scarto più pericolosi e difficili da smaltire delle centrali Geotermiche. "L’emissione in atmosfera di fluidi geotermici da impianti industriali può avere un impatto ambientale in quanto possono contenere principalmente biossido di carbonio (CO2 ), solfuro di idrogeno (H2 S), ammoniaca (NH3 ), metano (CH4 ) e sostanze chimiche disciolte le cui concentrazioni aumentano con la temperatura" (Paolo Capuano, in AMRA n.9 Dic. 2014). Si, proprio quelle centrali geotermiche sponsorizzate dal  Direttore dell'Osservatorio Prof. Giuseppe De Natale nel convegno del 28 Marzo tenutosi a Pozzuoli su cui siamo già intervenuti.

Per quanto ci riguarda, su questo sito ospitiamo (guarda caso) da sempre il sito collegato Cambiamento Climatico dove si affronta seriamente, con dati alla mano, il tema del riscaldamento globale e delle emissioni nocive in atmosfera.
Ciascuno tragga el proprie considerazioni.
 
29/03

IL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE DR. FRANCO GABRIELLI VA VERSO LE DIMISSIONI.

SARANNO LE ULTIME PAROLE "FAMOSE" DI GABRIELLI CHE PARE STIA PER LASCIARE LA PROTEZIONE CIVILE:

“Ho due incubi, il Vesuvio e un terremoto in Calabria”.

Quanto al secondo incubo, dopo lo sciame di terremoti avvenuto in Calabria tra ieri ed oggi, direi che c'ha visto bene, anche se temo che l'incubo sia un terremoto molto più energetico.

Quanto al primo incubo, sembra che il Vesuvio riposi profondamente, o meglio, che «Non ci sono segnali di un pericolo imminente di eruzione», come dichiarato dal Direttore dr. Giuseppe De Natale ieri alla stampa (http://www.ilmattino.it/…/protezione_…/notizie/1261530.shtml )

Secondo indiscrezioni fondate riportate in questo articolo  (http://iltirreno.gelocal.it) il dr. Gabrielli, dopo aver dichiarato che "Stare nella zona rossa deve essere visto come un vantaggio“ (link) e pochi giorni dopo che il "Vesuvio è il suo incubo", lascerebbe la Protezione civile ed andrebbe a fare il Prefetto di Roma.

Ricordiamo che un dimissionario Gianni Letta, il giorno stesso delle dimissioni, adottò i famosi decreti del 14 febbraio 2014 che ridefinivano la zona rossa del Vesuvio.

( http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_prov.wp… )


25/03 INCREDIBILE MAQUILLAGE SUL SITO DELL'OSSERVATORIO VESUVIANO: DOPO IL NOSTRO ARTICOLO DEL 20/03 SI PENSA DI CORRERE AI RIPARI SOSTITUENDO LA PAROLA "VULCANISMO" A "BRADISISMO".

Dopo il nostro articolo del 20/03/15 dove segnalavamo le problematiche e la posizione scomoda del Direttore dell'Osservatorio con riguardo alla tematica delle perforazioni ai Campi Flegrei e del loro fine, incredibilmente dalla home page dell'Osservatorio scompare la parola "bradisismo", sostituita con "vulcanismo"  laddove si presenta l'intervento del Direttore che spiegherà il 28 Marzo p.v. come trasformare il "bradisismo da rischio a risorsa". Almeno questo era il titolo fino a stamane. Invece, oggi vediamo che sulla home, scompare il termine bradisismo, sostituito da vulcanismo. Come mai il Direttore ha sentito l'esigenza di cambiare il termine? Cambia molto tra vulcanismo e bradisismo. Il primo riferito a fenomeni più generali, il secondo alla situazione flegrea in particolare. 
Tuttavia, si son dimenticati di cambiare o far cambiare la locandina pubblicizzata in home che reca l'originaria dicitura "Il bradisismo da rischio a risorsa".
Noi vi rimandiamo alla lettura dello speciale del 20/03/15.
Vi rimettiamo, di seguito, a destra la versione al 23/03/2015 della home page dell'Osservatorio e a sinistra quella di oggi (entrambe in stralcio).
Ciascuno tragga le proprie conclusioni.

 
24/03 L'OSSERVATORIO FA CHIAREZZA (?) SULLE EMISSIONI ANOMALE.

Ore 21.00
L'Osservatorio Vesuviano esce con un comunicato ufficiale a porre fine (?) alla vicenda delle emissioni con tanto di plauso dell'assessore ing. Edoardo Cosenza.

Trattasi, a quanto leggiamo sulla home page dell'Osservatorio, di emissioni provenienti dalla tubatura del depuratore di Napoli Est che scarica in quella zona. Riportiamo il testo integrale del comunicato che dopo analizzeremo. Eccovi il testo:
 

"EMISSIONI IN MARE DI FRONTE AL PORTO DI NAPOLI

Nella mattina del 24 marzo, il personale dell'Osservatorio Vesuviano (OV) - sezione di Napoli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia  (INGV), si è imbarcato sulle motovedette della guardia costiera al fine di monitorare il fenomeno osservato in questi giorni nelle acque antistanti San Giovanni a Teduccio.

I rilievi effettuati dai ricercatori dell'Osservatorio Vesuviano-INGV sono consistiti nella misura di parametri chimico-fisici lungo profili della colonna d’acqua sul punto di emissione e dal prelievo contemporaneo di campioni di acqua per successive analisi chimico-isotopiche di laboratorio. Inoltre, sono state effettuate misure areali di temperatura con telecamere a raggi infrarossi.

I parametri chimico fisici non hanno mostrato valori significativamente diversi da una tipica acqua di mare, con valori medi di pH di circa 8, e temperatura di circa 14.2 °C. Il contenuto in sale è risultato leggermente minore in superficie (di circa il 5%) indicando, possibilmente, l‘afflusso in superficie di un fluido a salinità minore (tipica di fluidi reflui provenienti dal depuratore). I rilievi termici con telecamere all’infrarosso non hanno evidenziato anomalie di temperatura diffuse in superficie. In conclusione le indagini effettuate non evidenziano la presenza di fluidi riconducibili ad attività vulcanica.

"Un ringraziamento all'Osservatorio Vesuviano-INGV e alla Guardia Costiera per la professionalità e la tempestività delle verifiche", lo rivolge l'Assessore regionale alla Protezione Civile, Edoardo Cosenza, che con l’occasione precisa: “non si tratta di condotta fognaria, come risulta da qualche dichiarazione, bensì dello scarico dell'acqua dell'impianto di depurazione di Napoli Est".



Abbiamo evidenziato in grassetto gli aspetti più interessanti del comunciato.

Ora, non sappiamo quando ma, ad un certo punto, secondo ignoti tempi che si è dato l'Osservatorio, arriveranno i risultati delle analisi chimico-isotopiche di laboratorio. Analisi molto importanti al fine di valutare cosa esce da quel condotto.

In secondo luogo, si parla di "fluidi", escludendo, dunque, qualunque tipo di emissione gassosa.  Inoltre, abbiamo un contenuto in sale leggermente inferiore in superificie, circa il 5% (valore del tutto trascurabile).  Quindi, in termini di "possibilità" si pensa si tratti di un "fluido" a salinità minore.

In sostanza, in termini di certezza, non viene detto nulla se non  nella chiosa finale dove si esclude la presenza di fluidi riconducibili ad attività vulcanica.

Troviamo poi i ringraziamenti dell'assessore Ing. Edoardo Cosenza il quale precisa che non si tratta della rete fognaria, ma dello scarico del depuratore.

L'Osservatorio non precisa, da alcuna parte, che questo impianto di depurazione, per qualche motivo, non funziona a dovere.

Vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà e se e quando l'Osservatorio renderà disponibili le analisi di laboratorio.

A questo punto riteniamo che sia compito anche dell'ARPAC procedere ai  rilievi del caso.

Anche l'intervista fatta ad un responsabile (rinvenibile a questo link)  è data con terminologìa di probabilità e non certezza deterministica.

Qui non si vuole revocare in dubbio alcunché ma solo sottolineare come a ben vedere le certezze deterministiche non emergono se non quella chiosa dove si dice che si esclude la presenza di fluidi ricondicibili ad attività vulcanica.
Ovvio che restiamo in attesa delle analisi di laboratorio per porre definitivamente la parola fine alla vicenda e per comprendere anche cosa viene scaricato in mare con quella portata.

Intanto vi sottoponiamo questo stralcio che spiega come funzionano le tubature  e le condutture sottomarine di depurazione delle acque quando scaricano in mare. Orbene,qualcosa non torna.

Pare che dovrebbe esserci in loco una boa che segnala la presenza del diffusore, vale a dire del punto terminale dal quale escono le acque depurate. Si tratta del punto in cui, nel video, emergono le acque o fluidi di cui parla l'Osservatorio Vesuviano. Noi non abbiamo visto alcuna boa.  Inoltre, sembra che le specifiche di rilascio delle acque siano tali per cui esse debbano rimanere sul fondale  e non emergere in superficie nel modo in cui abbiamo visto. Insomma, qualcosa, a noi, non torna.

Ribadiamo comunque che non intendiamo revocare in dubbio quanto affermato dall'Osservatorio Vesuviano ma solo evidenziare qualche incongruenza che magari è frutto solo della Nostra "ignoranza" della materia. Pertanto le Nostre considerazioni vanno prese come tali e col senso di mere valutazioni del quivis de populo.





Eccovi il link a wikipedia da cui abbiato tratto lo shot di cui sopra.


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MISURE E PRELIEVI IN CORSO  SULLE EMISSIONI  AL LARGO DI SAN GIOVANNI - INTANTO INTERVIENE IL GEOLOGO PROF. FRANCO ORTOLANI DELLA FEDERICO II DI NAPOLI
Ore 14.30 DA UN ARTICOLO APPARSO SUL QUOTIDIANO ONLINE "ILMATTINO" SAREBBE LA CONDOTTA DI UN DEPURATORE LA CAUSA DELLE EMISISONI ANOMALE
Qui il testo integrale dell'articolo.


Ore 14.00

Attendiamo che l'Osservatorio pubblichi in giornata i primi resoconti e rilievi anche fotografici dello stato dei luoghi in modo da fugare ogni dubbio sulla esistenza di una tubatura sotterranea rotta o di altra causa antropica. Al momento, tuttavia, nessuna causa è esclusa in termini deterministici.

Riportiamo uno stralcio dell'intervista apparsa sul Corriere del Mezzogiorno, edizione online, nella tarda serata di ieri al docente di Geologia della Federico II di Napoli prof. Franco Ortolani.

L'articolo titola "Forte fuoriuscita di gas a largo del porto di Napoli". Dice il prof: "Naturalmente si deve conoscere quali gas stiano uscendo eseguendo prelievi ed analisi", che sappiamo sono in corso mentre scriviamo. Prosegue: "La bolla sembra enorme rispetto ad una portata di alcuni metri cubi al secondo di una fogna . Ma, poi, non conosco nessuna fogna sottomarina da quelle parti".
L'articolo prosegue riportando alcune affermazioni dei sub che hanno avvistato per primi l'anomalìa:"
 «La Guardia Costiera è sopraggiunta con un gommone per fotografare il posto ed avvisare la centrale operativa - spiegano i sub - secondo loro non si tratta di condotte rotte come abbiamo pensato all’inizio ma potrebbe essere una bocca d’origine vulcanica, ma potrebbero anche sbagliarsi, il posto è a circa 1 miglio fuori Napoli, lo abbiamo trovato sabato 14 scorso e ci torneremo. All’inizio dell’inverno qualcuno l’aveva avvistata, ma era molto piccola. Oggi la “voragine” è divenuta significativa. Non siamo scesi in immersione perché poteva essere pericoloso ma stiamo pensando a come fare delle riprese e capirne di più».
Rimandiamo al testo integrale dell'articolodi cui consigliamo vivamente la lettura integrale. Segnaliamo che nell'articolo vi è un nuovo video molto più lungo di quello visibile su youreporter girato sempre dagli stessi sub. Molto interessante.

Nell'articolo il giornalista afferma "La Capitaneria parla di probabile rottura di una condotta della centrale elettrica della Tirreno Power ".

Per quanto di competenza, abbiamo scritto alla Tirreno Power chiedendo spiegazioni.
Ovvio che seguiremo la vicenda passo passo e vi informere in caso di sviluppi.
23/03 Ore 19.00
COMUNICATO UFFICALE OSSERVATORIO VESUVIANO

EMISSIONI AL LARGO DEL PORTO DI NAPOLI

Le emissioni di fluidi al largo del Porto di Napoli, segnalate da alcuni quotidiani e siti web, in modo quanto meno prematuro, come "emissioni vulcaniche", non sono accompagnate da alcun segnale anomalo nelle nostre aree vulcaniche (di tipo sismico, deformativo, termico, ecc). La mattina del giorno 24 Marzo 2015 (Martedì) i nostri Ricercatori si recheranno sul posto insieme ad unità navali della Guardia Costiera, ed effettueranno misure e prelievi per accertare la reale natura di tali emissioni che, allo stato attuale di conoscenza, potrebbero essere prodotte da molti fenomeni diversi (es. rottura di condutture, fognature sottomarine, ecc.) piuttosto che da fenomeni vulcanici. In particolare, la localizzazione fornita del punto di emissione risulta esattamente in corrispondenza con le condutture fognarie che partono dall'impianto di depurazione localizzato sul punto della costa più prossimo ad esso.

Il Direttore



ATTENZIONE: FORTE ATTIVITA' DI PROBABILE ORIGINE VULCANICA SOTTOMARINA TRA PORTICI E NAPOLI.


Apprendiamo dalla pagina del Corriere della Sera edizione online (in basso a destra) che vi sarebbe stata nella giornata di ieri una forte attività di probabile origine vulcanica  in mare, vicino alla costa tra Portici e Napoli.

Vi rimandiamo al link al del video integrale per scaricarlo come postato su youreporter.  Link al sito youreporter e video.

Il fenomeno che pare non sia isolato, come si ascolta dall'audio dei sub che lo hanno postato, è di estrema importanza vulcanologica. L'Osservatorio Vesuviano non segnala nulla sulla home. Giustamente il Direttore si preoccupa di postare la locandina della sua dissertazione sulle perforazioni ai Campi Flegrei!!!

Vi riportiamo la zona individuata con le coordinate segnalate dai sub.

 

Riportiamo anche uno screen della pagina del Corriere della Sera online dove, a destra, viene riportata la notizia. Apprendiamo  alle ore 14.15 che la notizia non è più visibile sul sito del Corriere della Sera. Prevedendo tale evenienza a scanso di future contestazioni abbiamo non solo salvato lo screen che vedete ma anche l'intera pagina.




22/03 QUELLA OMISSIONE SUL SITO WEB DEL COMUNE DI POZZUOLI.

Ritorniamo, ancora, sul convegno-incontro del 28 marzo p.v.. Sappiamo, da locandina in bella mostra sul sito dell'Ossrevatorio Vesuviano, che organizzatore dell'evento è il Comune di Pozzuoli. Prevista la partecipazione del Sindaco, dell'assessore alla cultura. Orbene, ci siamo chiesti, ma nessuno dell'ufficio protezione civile? Siamo andati sul sito web del Comune di Pozzuoli ( http://www.comune.pozzuoli.na.it/) ma non abbiamo rinvenuto nessun link o riferimento ad uffici di Protezione civile. Certo che con l'obbligo per i Comuni campani di redigere un piano di emergenza, è davvero strabiliante l'omissione. Anche andando a spulciare nell'"elenco dei siti tematici" ( http://www.comune.pozzuoli.na.it/index.php/aree-tematiche ) nessuna traccia dell'ufficio di protezione civile.
Ovvio che confidiamo si tratti di una mera dimenticanza!

Intanto, l'Osservatorio cataloga un evento verificatosi nella tarda serata di ieri. Ribadiamo che la catalogazione che riportiamo non esclude che si siano verificati altri eventi per i quiali l'Osservatorio non è sttao in grado (per motivi di natura squisitamente tecnica) di determinare la profondità ed epicentro.
   
Tempo origine (UTC)    Magnitudo    Latitudine N    Longitudine E    Profondità (km)
2015/03/21 23:28:55    0.2                  40.8267               14.1418    1.10

Tornando al VESUVIO, dobbiamo segnalare che il segnale sismico di BKE V è praticamente inutulizzabile e lo sarà sempre di più a causa del passaggio del bus turistico.
Tutto questo, unito alla inadeguatezza del segnale di OVOHHZ (che il Direttore ha ben pensato di sostituire ad OVOV!!!) ad evidenziare gli eventi di bassa magnitudo, rende praticamente quasi inesistente la pubblicazione dei sismogrammi e, dunque, l'impossibilità  per i cittadini di visualizzare i terremoti che si verificano al Vesuvio. Questo col beneplacito del Direttore dr. Giuseppe De Natale.
E' assolutamente scandaloso!!!
20/03 ABBIAMO SCOPERTO COME SI INTENDE TRASFORMARE IL RISCHIO DI ERUZIONE AI FLEGREI IN UNA RISORSA: TRIVELLARE IL SUOLO E COSTRUIRE CENTRALI GEOTERMICHE PER LA VENDITA DI ENERGIA.  LO SPOT DEL DIRETTORE DELL'OSSERVATORIO VESUVIANO DR. GIUSEPPE DE NATALE -INTANTO NON SI ESCLUDE IL RISCHIO DI ESPLOSIONI FREATICHE AL VULCANO FLEGREO.

Vi spieghiamo tutto in  QUESTA PAGINA.QUESTA PAGINA.
19/03 IL BRADISISMO QUALE RISORSA? L'INCREDIBILE LOCANDINA ED EVENTO SULLA HOME PAGE DELL'OSSERVATORIO.

Siamo costretti a dire due parole  su quanto è apparso sulla home page dell'Osservatorio Vesuviano.

Viene pubblicizzato un evento dal titolo "Il bradisismo come risorsa" organizzato dal Comune di Pozzuoli.
Ma di cosa parliamo? Del bradisismo, cioè di quel fenomeno di sollevamento del suolo in atto nell'area Flegrea. Ma cosa è l'area Flegrea? E' un vulcano attivo, per alcuni un supervulcano che potrebbe devastare in poche ore Pozzuoli e zone limitrofe. E cosa sta accadendo, ora, in questa area? Semplicemente la comunità scientifica registra evidenti anomalìe nei dati sia geofisici che geochimici con notevole componente magmatica, tant'è che, come notorio, il vulcano è in fase di "attenzione". Ed i recenti dati non mostrano miglioramenti che lascino pensare ad un rientro alla fase "base". Anzi leggiamo che nel dicembre 2014, la Commissione Grandi Rischi,  "su richiesta del Dipartimento, la Commissione ha effettuato una valutazione sullo stato di attività della caldera dei Campi Flegrei. Dall’esame dei dati, si è deciso di mantenere lo stato di attenzione". Dunque con componenti magmatiche nei gas in notevole incremento, campi fumarolici in estensione, deformazioni del suolo in atto ed altre anomalìe, come è mai concepibile che il Direttore dell'Osservatorio Vesuviano si presti a far da relatore unico proprio sul tema "il bradisismo da rischio a risorsa"? Che messaggio si vuol dare ai cittadini esposti a pericolo di vita?

Ora, il giorno 28 marzo 2015, alle ore 16.30, presso il Palazzo Toledo alla via Pietro Ragnisco 29, in Pozzuoli, il Direttore dell'Osservatorio ci spiegherà come trasformare il rischio di una eruzione o super eruzione in una risorsa. Ricordiamo che il Direttore dr. Giuseppe De Natale è anche uno dei due coordinatori del progetto di perforazione nell'area di Bagnoli noto come "Campi Flegrei Deep Drilling  Projetc", che, come si legge nella home page del sito, oltre ai proclamati fini scientifici, si propone anche lo " sviluppo di meteodologie sostenibili ed eco-compatibili per l'utilizzo ottimale dell'energia geotermica".

Ricordiamo cosa disse il giorno 20 novembre 2014  il Capo della Protezione Civile dr. Gabrielli secondo il quale vivere nella zona rossa del Vesuvio  "deve essere visto come un vantaggio [...]".

Per quanto ci riguarda, bisognerebbe dapprima che i cittadini flegrei siano messi nelle condizioni di sapere, in caso di risveglio del vulcano, cosa fare, dove dirigersi, quale strada prendere, etc.. Insomma, conoscere un piano di evacuazione territoriale effettivo. Piano che, per quanto ci risulta, non esiste.

Per chi se lo fosse perso, rimettiamo il link alla nuova pagina sul rischio in area flegrea ed allo studio ivi pubblicato.
 
In data 16 marzo 2015, è comparso sul sito della Protezione civile, un dossier sui Campi Flegrei. Vengono pubblicati una serie di documenti alla cui lettura rimandiamo.

16/03 CATALOGATO LO SCIAME SISMICO DEL VESUVIO DEL 10-3-2015 - LA COINCIDENZA CON  LO SCIAME DEL MARZO 2011

RILASCIATO IL BOLLETTINO MENSILE E QUELLO SETTIMANALE DEI FLEGREI

L'Osservatorio Vesuviano ha finalmente catalogato lo sciame sismico del 10 Marzo. In catalogo compaiono ben 72 terremoti, di cui  sei con mtd superiore ad uno ed uno con mtd massima di 1.6. Per il resto si tratta di terremoti con magnitudo inferiori e, molti, con mtd negativa.
Lo sciame segue, a distanza di 18 giorni circa, altro piccolo sciame di 22 eventi registrati il 20 febbraio.
E' curioso, e sappiamo che trattasi di mera coincidenza, notare come nel marzo 2011 ci fu uno sciame sismico di 73 terremoti registrati  il giorno 19.
Tornando all'esame dello sciame del 10 marzo, l'Osservatorio cataloga alcuni di questi eventi e precisamente, come da tabella che segue, ne cataloga, assegnado anche la profondità, 31.
Da notare come, ancora una volta, la profondità degli eventi sia molto superficiale. Quasi tutti hanno un ipocentro inferiore al KM di profondità.

Data ed ora UTC       MTD                                PROF.
2015/03/10 22:00:19    0.1    40.8233    14.4302    0.63
2015/03/10 18:47:42    0.6    40.8232    14.4220    0.08
2015/03/10 18:02:19    0.0    40.8228    14.4238    0.09
2015/03/10 15:23:08    0.3    40.8220    14.4268    0.10
2015/03/10 15:01:48    0.9    40.8227    14.4262    0.17
2015/03/10 15:01:23    0.1    40.8195    14.4285    0.70
2015/03/10 14:51:33    0.4    40.8197    14.4223    0.08
2015/03/10 14:49:20    0.5    40.8253    14.4257    0.16
2015/03/10 14:44:57    1.2    40.8252    14.4240    0.14
2015/03/10 14:41:25    -0.2    40.8252    14.4250    0.12
2015/03/10 14:40:53    -0.1    40.8232    14.4238    0.21
2015/03/10 14:39:08    1.0    40.8228    14.4260    0.23
2015/03/10 14:36:47    -0.2    40.8232    14.4252    0.12
2015/03/10 14:34:55    0.3    40.8238    14.4242    0.64
2015/03/10 14:34:29    -0.2    40.8237    14.4232    0.51
2015/03/10 14:33:56    0.0    40.8255    14.4235    0.39
2015/03/10 14:30:30    1.6    40.8192    14.4277    0.25
2015/03/10 14:29:54    0.0    40.8233    14.4253    0.03
2015/03/10 14:29:28    0.1    40.8278    14.4287    0.49
2015/03/10 14:28:50    0.6    40.8288    14.4270    1.06
2015/03/10 14:26:46    -0.2    40.8233    14.4243    0.26
2015/03/10 14:26:28    -0.1    40.8262    14.4227    1.16
2015/03/10 14:25:32    1.1    40.8237    14.4195    0.15
2015/03/10 14:24:12    0.5    40.8240    14.4242    0.17
2015/03/10 14:23:23    1.2    40.8225    14.4262    0.11
2015/03/10 14:22:36    1.5    40.8222    14.4253    0.04
2015/03/10 14:19:33    -0.2    40.8220    14.4265    0.08
2015/03/10 14:08:53    -0.6    40.8240    14.4202    0.26
2015/03/10 14:08:44    -0.6    40.8225    14.4208    0.17
2015/03/10 10:28:01    0.5    40.8202    14.4203    0.82
2015/03/10 10:16:01    -0.4    40.8173    14.4193    0.60

L'Osservatorio ha anche rilasciato il bollettino del mese di Febbraio. Manca ancora qualunque riferimento alla geochimica del vulcano. Viene rilasciato il dato delle telecamera ad infrarossi che mostra l'andamento della temperatura di una zona del bordo orientale del cratere per differenza rispetto al suo valore medio o standard. Silenzio assoluto sulle temperature e composizione geochimica delle fumarole del vulcano, così come manca qualuqnue riferimento alla geochimica delle acque dei pozzi monitorati (?). Nessun dato relativo alla gravimetria.
Per il resto, l'Osservatorio non segnala alcuna anomalìa nei dati rilevati.

Riguardo ai Campi Flegrei, viene rilasciato solo in data odierna il bollettino del 10 marzo.
Di rilievo il nuovo record di temperatura fatto registrato dalla fumarola Pisciarelli (ben 117 gradi Celsius).
Rimandiamo ai bollettini (mensile e settimanale flegrei)

Riportiamo a questo link il sismogramma di oggi che riporta due eventi . Quello che abbiamo cerchiato due volte è davvero "strano". Ha una forma d'onda strana, caratterizzata da un doppio segnale a brevissima distanza non intervallato da tempo di silenzio sismico. Vedremo se ci sarà una catalogazione particolare per questo evento.
12/3 ORE 22.15 - TERREMOTI AL VESUVIO
Riportiamo i sismogrammi di alcuni terremoti registrati al Vesuvio in giornata. L'ultimo, di mtd più rilevante (stimabile intorno ad 1.5), pochi minuti fa registrato alle ore 21.09.12 secondi circa. Riportiamo poi alcuni eventi registrati oggi pomeriggio, tra cui spicca, per forma d'onda, quello che abbiamo evidenziato con doppio cerchio.
Attendiamo che l'Osservatorio cataloghi gli eventi.
Rammentiamo che la catalogazione ufficiale è ferma al 4/03/15 e che non è stata ancora rilasciata catalogazione ufficiale dello sciame del 10-3. Ricordiamo ancora che, mentre scriviamo, ancora non è stato pubblicato il bollettino mensile di febbraio né quello settimanale dei Campi Flegrei.
Ma eccovi i sismogrammi degli eventi di cui parlavamo.


12/03 LA STRUTTURA INTERNA DEL VESUVIO  E L'ORIGINE DELLA SISMICTA' DEGLI ULTIMI ANNI

Presentiamo una rappresentazione della struttura interna del Vesuvio ed argomentazioni correlate tratte in parte dallo studio citato nella didascalìa.





Sebbene sia abbastanza chiaro, abbiamo ritenuto opportuno evidenziare in giallo la zona dove è concentrata la stragrande maggioranza dei terremoti registrati negli ultimi anni.
Intorno ai 2km di profondità è indicata una zona con presenza di un sistema idrotermale acquifero di acque di falda e di provenienza marina. In effetti la composizione delle fumarole del Vesuvio ha evidenziato la presenza, periodicamente variabile, di salinità associabile all'afflusso di fluidi marini nel sistema termale posto in profondità. La temperatura del sistema acquifero è di circa 450 gradi Celsius intorno ai 2km di profondità.

La sismicità degli ultimi anni è concentrata proprio nella fascia compresa tra i 2km e la superficie (0 km). Gli studi sembrano mostrare che la stragrande maggioranza degli eventi registrati sia associabile alla dilatazione e pressione esercitata dai gas del sistema termale che provoca fratture nelle rocce. Ovvio che l'elevata temperatura (450° C) del sistema a 2 km di profondità  si giustifica solo con la presenza, in strati più profondi, di una vasta camera magmatica.

In termni di elevata probabilità sembra potersi escludere la presenza di bacini magmatici piccoli allocati a profondità inferiori ai 2-3km. Questo in base a molteplici risultanze ed analisi.

Non manca chi revoca in dubbio tale circostanza. Ma su questo tornermo con apposito approfondimento.

Tornando allo sciame sismico del 10 marzo, rileviamo come esso sia rimasto fenomeno isolato e che la sismicità sembra sia ritornata nella media delle osservazioni.
10-3 ORE 16.45 AGGIORNAMENTO SCIAME SISMICO VESUVIO
L'osservatorio Vesuviano ha rilasciato pochi istanti fa il seguente comunicato ufficiale:


"SCIAME VESUVIO 10-3-2015

Tra le 16:22 e le 17:01 è stato registrato al Vesuvio uno sciame sismico con circa 30 eventi di piccola magnitudo. La magnitudo massima osservata è di 1.6 (evento delle 16:30). Gli eventi sono localizzati a bassa profondità (meno di 1 km) al di sotto dell'area craterica. Le caratteristiche di questo sciame non differiscono da altri, osservati negli scorsi anni al Vesuvio e non indicano alcuna variazione significativa nello stato del vulcano."

Temiamo vi sia un errore nell'orario riportato dall'Osservatorio, fatto sta che questo comunicato conferma, se ce ne fosse stato bisogno, che l'Osservatorio conosce in tempo reale la magnitudo degli eventi. Non comprendiamo, a maggior ragione, il ritardo con cui pubblicano le catalogazioni sul sito. Inoltre insistiamo affinché vengano pubblicati i dati in tempo reali delle temperature delle fumarole del cratere e che vengano pubblicati tutti i dati della geochimica.



Ore 15.35 SCIAME SISMICO AL VESUVIO

Mentre scriviamo è in atto uno sciame sismico al Vesuvio. Riportiamo il grafico eventi. Non abbiamo ancora catalogazioni da parte dell'Osservatorio Vesuviano. Seguiamo, ovviamente, l'evolversi dello sciame anche se va detto che in passato si è assistito, per quello che ci è dato osservare, sebbene non frequentemente,  a sciami o sequenze analoghe.

08/03 COSA STA ACCADENDO AI FLEGREI?

Pubblichiamo a questo LINK, uno stralcio di uno studio che spiega cosa è accaduto ai Flegrei negli ultimi decenni e quali sono le prospettive future. Arricchiremo la pagina di altro materiale nei giorni a seguire.
04/03 BIS Ore 20.00 - TERREMOTI ANCHE AL VESUVIO
E' un periodo un po movimentato per i vulcani partenopei.
Quanto al Vesuvio, l'attività rientra, per quello che ci è dato osservare e per quello che viene pubblicato dall'Osservatorio, nella norma e comunque statisticamente già osservata altre volte in passato. Riguardo ai Flegrei, come detto, il discorso è più complesso in quanto il vulcano fa registrare evidenti anomalìe geochmiche, accompagnate da sollevamento del suolo, attività sismica, variazione della estensione e temperatura delle fumarole.
Tornando al Vesuvio, stamane, alle ore 7.56.04 secondi, ora locale, è stato registrato  un terremoto con mtd pari a 1.2. Un altro terremoto è stato registrato poche ore fa. L'Osservatorio ha già catalogato l'evento e la cosa non può che essere salutata con favore, anche se gradiremmo un dato di catalogazione, pu se preliminare, rilasciato in tempo reale.
Eccovi il sismogramma con le Nostre aggiunte.



Poco fa, alle ore 17.40.12 secondi circa, è stato registrato un altro terremoto al Vesuvio. Ci sembra di poter azzardare una previsione (senza alcun fondamento scientifico) di mtd intorno ad 1.5. Abbiamo riportato sul sismogramma di BKE anche il tracciato dell'evento così come registrato su OVOHHZ.


04/03 SCIAME SISMICO AI CAMPI FLEGREI - IL VULCANO FLEGREO CI RICORDA CHE E' IN FASE DI "ATTENZIONE"
ORE 13
Aggiornamento Campi Flegrei.
L'Osservatorio ha catalogato alcuni degli eventi segnalati. Il più energetico ha avuto una mtd pari a 1.8 ed è stato registrato in area Solfatara.
Data e ora in UTC                                               MTD                         Profondità
2015/03/03 22:49:48 1.8 0.72
2015/03/03 22:47:25 -0.5 1.32
2015/03/03 22:44:15 -0.5 0.72
2015/03/03 22:42:59 -0.1 1.17
2015/03/03 22:40:14 -0.5 0.07
2015/03/03 22:36:31 0.4 1.17
2015/03/03 22:10:57 -0.1 1.28


ORE 10.00
Dopo un periodo di relativa quiete sismica, negli ultimi giorni, in un crescendo di eventi, il vulcano Flegreo sta facendo registrare uno sciame sismico culminato, per ora, in quello registrato ieri sera tardi alle ore 23.49.48 secondi circa, ora locale.
Nei giorni scorsi l'Osservatorio aveva catalogato alcuni eventi che riportiamo in tabella. Rimangono fuori da questa tabella tutti quei microeventi per i quali l'Osservatorio non è stato in grado di determinare profondità ed ipocentro.
Abbiamo evidenziato alcuni eventi più evidenti nei sismogrammi, precisando che per i sismogrammi resi disponbili dall'Osservatorio per i Campi Flegrei è complesso rilevare eventi minori.
Sismogrammi del 2-3-15 (simo1 e sismo2 ) e sismogramma dell'evento della tarda serata di ieri.


Tabella catalogazioni al 4-3-15 ore 10.00
Data ed ora               Mtd        Prof.
2015/03/02 21:17:34    0.3        1.40
2015/03/02 19:48:13    0.7        1.80
2015/03/02 19:48:02    -0.2       1.90
2015/03/02 19:45:50    -0.2       1.90
27/02 Ore 19.00 - CATALOGATO CON CELERITA' INUSUALE L'EVENTO DI STAMANE ED ALTRI DUE DEI GIORNI SCORSI

Con una rapidità inusuale, rispetto ai tempi biblici con cui l'Osservatorio cataloga di solito i terremoti (anche 10-15 giorni di ritardo!), è stato catalogato con mtd pari a 0.9, epicentro nell'area craterica e profondità pari a 0.15 KM l'evento da noi segnalato questa mattina. Ma eccovi le catalogazioni degli ultimi eventi.

Data e tempo (UTC)                           MTD           Profondità
2015/02/27 06:12:59 0.9 0.15
2015/02/25 13:10:03 0.1 0.20
2015/02/25 13:09:36 0.2 0.87

Aggiornato il numero mensile totale dei terremoti che è arrivato a 120. Il mese di febbraio si avvia ad essere uno dei più movimentati degli ultimi anni, quanto a numero di eventi. L'energia liberata sembra essere, invece, contenuta nella media mensile degli ultimi anni.

Impegni permettendo ci ripromettiamo di uscire con uno speciale sulla recente sismicità vesuviana nel fine settimana.

Ore 8.00 - NUOVO TERREMOTO AL VESUVIO - OVO OFF LINE DA IERI - CATALOGATO EVENTO FLEGREI

Terremoto registrato al Vesuvio pochi minuti fa e precisamente alle ore 07.12.59 secondi circa, ora locale. Riportiamo il sismogramma dell'evento che sembra avere una magnitudo di poco superiore od uguale ad 1. L'Osservatorio non ha ancora catalogato l'evento.
La stazione OVO è offline/avaria dalle ore 20.50 circa del 25 febbraio.
Il terremoto verificatosi ai Campi Flegrei e segnalato nella news di ieri è stato catalogato con mtd pari a -0.1, con epicentro nella zona del cratere degli Astroni, lato ovest ed ipocentro a circa 1 km di profondità.
Qui il link al sismogramma del terremoto registrato al Vesuvio poco fa.
26/2 ECCO COME SI COMPORTA L'INGV CON VULCANI MOLTO MENO PERICOLOSI DEL VESUVIO - BOLLETTINI DELLA GEOCHMICA MENSILI

TUTTO QUESTO E' SEMPLICEMENTE SCANDALOSO E VERGOGNOSO
: PER IL VESUVIO NON VENGONO RILASCIATI I DATI DELLA GEOCHIMICA!
LA GESTIONE DEL DIRETTORE DR. GIUSEPPE DE NATALE, AVALLATA DALL'INGV, FA DISCUTERE!.

Eccovi alcuni bollettini della geochimica per l'ETNA e VULCANO (a titolo meramente esemplificativo).
Esistono stazioni di campionamento delle temperature e misurazioni dei flussi AUTOMATICHE!

Chiediamo almeno questo. Che l'INGV la smetta con questo atteggiamento ostruzionistico e pubblichi, una volte per tutte, TUTTI i dati relativi alla geochimica del VESUVIO.

Ma giusto per comprendere quanto sia importante il monitoraggio geochimico in aree vulcaniche a fini di prevenzione, basta leggEre questa notizia apparsa su un giornale locale in occasione dello sciame sismo avvertito ad Ischia  nel giugno 2011. In quella occasione furono registrati alcuni terremoti con mtd massima pari a 2.2.
Cosa fu fatto nell'immediatezza? Si procedette al campionamento delle acque ed alle misurazioni geochimiche. La lettura dell'articolo getta nello sconforto più assoluto.
In primo luogo vien da chiedersi: ma fare prevenzione non significa, appunto, prevenire? E come mai non erano monitorate le fumarole e le acque? Vuol dire che ad Ischia non esiste un sistema di monitoraggio geochimico? Noi abbiamo cercato sul sito dell'Osservatorio qualche riferimento a stazioni o postazioni di monitoraggio geochimico per Ischia. La nostra ricerca è andata a vuoto. Ma quello che lascia basiti è che solo dopo che la popolazione ha avvertito i terremoti, si è pensato di procedere alle misurazioni geochimiche.  Sconcertante!

Insomma, come dire: prima fai un frontale con l'auto e poi metti la cintura!

Da ultimo, segnaliamo un probabile terremoto registrato nella serata di ieri ai Campi Flegrei (ore 22.10.09 secondi, ora locale). Evento che, mentre scriviamo (ore 13.45) non è stato ancora catalogato.

26/02 ESEMPIO SISMOGRAMMA GAIN 8 E 16 BKE
Pubblichiamo, di seguito, un esempio che mostra la diversità di rilevamento grafico dei terremoti registrati al Vesuvio a seconda del settaggio in GAIN 8 oppure 16 della stazione BKE.
Crediamo che il grafico parli da solo e non ci sia bisogno di chiarimenti.
Rileviamo che, da alcune ore, la stazione BKE è stata risettata in GAIN 16.

25/2/15 CATALOGATI GLI EVENTI DEI GIORNI SCORSI
Iniziamo col dire che finalmente l'Osservatorio rompe il silenzio e cataloga gli eventi registrati nei giorni scorsi.
Come segnalato, il più energetico è stato l'evento di ieri mattina cui è stata attribuita una magnitudo pari a 2.1. Tutti gli eventi catalogati con epicentro ed ipocentro sono localizzati nell'area craterica ed hanno una profondità superficiale <1KM, come accade negli ultimi anni.

Ma eccovi la tabella tratta dal sito dell'Osservatorio (ripetiamo che trattasi dei soli eventi per i quali l'Osservatorio è stato in grado di definire magnitudo, epicentro ed ipocentro).

Tempo origine (UTC)    Magnit   Lat N    Long E    Profondità (km)
2015/02/24 02:49:18    2.1    40.8238    14.4257    0.09
2015/02/23 18:30:56    1.6    40.8182    14.4270    0.44
2015/02/23 18:28:29    1.4    40.8172    14.4267    0.28
2015/02/23 17:45:46    0.3    40.8230    14.4267    0.24
2015/02/23 08:54:25    0.3    40.8192    14.4272    0.14
2015/02/20 05:40:31    0.7    40.8168    14.4240    0.08

Notare come la coppia di terremoti del 23/2 avvenuta a circa due minuti di distanza abbia fatto registrare valori di 1.4 ed 1.6 di mtd.
Vi riportiamo la mappa delle localizzazione dei terremoti piu significativi di cui in tabella.


Il dato più significativo, tuttavia, è  lo sciame sismico di 28 terremoti registrati il giorno 20. Avevamo segnalato che eravamo curiosi di conoscere quelle catalogazioni (vedi news di ieri).
Si è trattato di eventi di bassa energia: circa 6 eventi con mtd > 0, ed uno con mtd  di poco superiore ad 1. I rimanenti eventi dello sciame hanno fatto registrare una magnitudo negativa. Non è dato sapere, perché l'Osservatorio non fornisce questo dato, se vi siano eventi di tipo LP.

Da inizio mese sono stati registrati 114 eventi. L'energia liberata, ovviamente in aumento rispetto ai mesi precedenti,  sembra attestastarsi su valori bassi e comunque nella norma pari a circa 7 MJ. Ma il dato potrebbe essere rivisto.
Ovviamente manca qualunque dato relativo alla geochimica delle fumarole.
24/02 Ore 7.00 EVENTO DI MAGNITUDO MEDIA AL VESUVIO
Alle ore 3.49.18 secondi ora locale, è stato registrato al Vesuvio un terremoto di magnitudo media. Sulla base di osservazioni storiche, tenuto anche conto della nuova visualizzazione in gain 8 della stazione BKE e di altri parametri, sembra che l'evento abbia avuto una magnitudo tra i 2.2 e 2.5. Ovviamente attendiamo che l'Osservatorio cataloghi questo evento e quelli segnalati nella giornata di ieri e nei giorni scorsi (soprattutto quelli del 20/2). Altri eventi di bassissima energia sono stati registrati poco fa da BKE.

Riportiamo qui il sismogramma del evento come registrato da BKE ed OVO.



23/02 COPPIA DI TERREMOTI AL VESUVIO
Due terremoti sono stati registrati in serata al Vesuvio. Trattasi di due eventi che, sulla base di osservazioni precedenti, possiamo ritenere catalogabili con mtd, rispettivamente di 1.5 (19.28.28 secondi ora locale)  ed 1.6 (ora 19.30.58 sec circa). Trattasi di catalogazioni prettamente amatoriali basate su precedenti osservazioni e senza alcuna valenza scientifica. Per catalogazioni ufficiali è necessario rivolgersi all'Osservatorio Vesuviano unico detentore dei sismogrammi integrali degli eventi. 
I due terremoti sono stati preceduti da altro piccolo, probabile, evento di magnitudo insignificante.
Rimettimo di seguto il sismogramma degli eventi.

20/02 MINI SEQUENZA DI EVENTI (TERREMOTI (?)) AL VESUVIO
Piccola sequenza di terremoti (?) di bassa energìa registrata oggi pomeriggio al Vesuvio iniziata alle ore 17.16 circa e terminata, a quanto pare, alle ore 17.25 circa. 
Gli eventi sembrano essere in tutto in numero di otto.
Inusuale, rispetto a quanto si osserva ordinariamente, la cadenza e forma d'onda di alcuni degli eventi. Nell'attesa della catalogazione da parte dell'Osservatorio (che prende i suoi "soliti" giorni di tempo), rimettiamo il sismogramma degli eventi.


18/02 AGGIORNAMENTO TERREMOTI VESUVIO
Da oggi cercheremo di inaugurare un nuovo servizio di rappresentazione dei terremoti, per quanto ci sarà possibile coi tempi e mezzi a disposizione. Fonte dei sismogrammi, catalogazione ed individuazione è l'Osservatorio Vesuviano INGV, raggiungibile al seguente indirizzo: http://www.ov.ingv.it
Da alcuni giorni la stazione BKE è stata settata in GAIN 8 da 16.
Riportiamo qui due tra gli eventi registrati nei giorni scorsi con la nuova rappresentazione grafica che, speriamo, incontrerà l'apprezzamento degli utenti.



Tornando all'aggiornamento dei terremoti, l'Osservatorio ha catalogato con epicentro, ipocentro e magnitudo i seguenti eventi da inizio mese:



In totale i terremoti registrati al Vesuvio da inizio mese (al 15-2-15 compreso) sono 64. Il giorno 12 febbraio sono stati registrati 13 terremoti, tutti di bassa magnitudo non superiore a 0.5.

Riportiamo, di seguito, il sismogramma di uno degli eventi più energetici del 12 febbraio, così come catturato da OVOHHZ e BKEV.



Riportiamo qui la ubicazione delle stazioni OVO e BKE.

15/02 NUOVA ZONA GIALLA VESUVIO
La Regione Campania ha ridefinito la zona gialla del Vesuvio. Come anticipato mesi fa dall'assessore Ing. Cosenza, la zona ricomprende molti comuni anche della provincia di Salerno, Avellinoe Benevento. Vi rimandiamo alla pagina dedicata.
 
11/02 VIDEO ESCLUSIVO CHE MOSTRA LE FUMAROLE DEL VESUVIO
Abbiamo pubblicato sulla nostra pagina Facebook il video girato questa mattina da una iscritta alla pagina.
Il video mostra quelle che sembrano fumarole del cratere del Vesuvio visibili da valle. Il fenomeno è osservabile in modo più marcato nelle giornate fredde ed umide. Ricordiamo che nei giorni scorsi la zona è stata interessata da intense nevicate.
Il video è, tuttavia, di notevole interesse vista la relativa notevole espansione delle fumarole.
Vi rimettiamo il link al video pubblicato sulla pagina facebook di Meteovesuvio.
09/02 CATALOGATI ALCUNI TERREMOTI DEL VESUVIO
L'Osservatorio Vesuviano ha catalogato alcuni eventi. Con riferimento al segnalato sciame sismico, gli eventi sono stati catalogati come segue:
Data ed ora (UTC- +1 per ora locale)         MTD      Prof.
2015/02/07 05:38:00 1.5 2.03
2015/02/07 03:13:46 1.8 0.17
2015/02/07 01:11:48 1.2 0.07

Gli eventi hanno avuto, dunque, una magnitudo contenuta in valori rientranti ampiamente nella media delle osservazioni. Lo sciame è rimasto di natura isolata. L'epicentro degli eventi è situato nell'area craterica, lato est.

Eccovi i sismogrammi degli eventi con le catalogazione che abbiamo sovraimpresso.



EPICENTRI (fonte: Osservatorio Vesuviano INGV)


Aggiornato il numero di eventi al 6 febbraio 2015 compreso.Gli eventi totali sono stati 18, tutti con magnituso inferiore a 0.5. Ripetiamo che l'aggiornamento è al 6 febbraio e non tiene conto degli eventi registrati dopo tale data.

RILASCIATO IL BOLLETTINO MENSILE
A questo link è possibile leggere il bollettino mensile dei vulcani Campani rilasciato con anticipo rispetto al solito.
VESUVIO
I terremoti registrati al Vesuvio, come anticipato, sono stati pari a 75 per tutto il mese di gennaio 2015. La sismicità complessiva è rimasta su livelli energentici molto bassi, rientrando ampiamente nella media delle osservazioni. Dei 75 terremoti rilevati, solo uno avrebbe avuto magnituo superiore ad 1 (1.2) e solo 11 avrebbero fatto registrare una magnitudo superiore od uguale a 11. La restante sismicità è confinata su valori inferiori a 0.5 di MTD. Una trentina di eventi hanno avuto magnitudo negativa. Quanto agli epicentri, per quelli localizzati, si può constatare come essi siano tutti concentrati nell'area del cratere del Gran Cono. Per gli ipocentri o profondità d'origine, viene confermato quanto osservato egli ultimi anni. Un solo evento ha avuto una profondità di poco superiore ai 2km (2.06), altri due tra 1 e 2 km, mentre i restanti 9 terremoti localizzati, hanno avuto un ipocentro inferiore al km di profondità.

Nessuna anomalìa per la sismicità. Riguardo alla geochimica, l'Osservatorio pubblica solo un grafico che mostra il Delta, variazione, di temperature dell'area monitorata dalla telecamera termica. Nessuna pubblicazione riguardante le temperature effettive delle fumarole e delle acque nei pozzi, nessuna informazione riguardante la composizione delle fumarole e delle acque dei pozzi.
Nessuna informazione riguardante la tipologìa dei terremoti rilevati. Sollevamento del suolo con variazioni segnalate come non significative e non imputabili a fenomeni vulcanici.
CAMPI FLEGREI
Permangono tutte le anomalìe della geochimica più volte segnalate. Non sono stati registrati eventi sismici nel mese di gennaio.
ISCHIA
Nulla da segnalare, nessun terremoto registrato, nessuna variazione dei rimanenti parametri monitorati. Nessuna notizia riguardo l'aumento del campo delle fumarole, se non quella riportata in home page.
09/02 NEVICATA IN ATTO SUI COMUNI VESUVIANI - VIDEO DALLA PAGINA FACEBOOK DI METEOVESUVIO

Storica nevicata in atto sui comuni Vesuviani. Era dagli anni '80 che non si vedeva qualcosa di simile,, dopo la storica nevicata del 31 dicembre 2014.
Per il momento la neve non attecchisce. Vedremo in serata cosa accadrà.
08/02 +++ EMISSIONI FUMAROLICHE INTENSE AD ISCHIA: INTERVIENE IL DIRETTORE DELL'OSSERVATORIO CON LA SEGUENTE DICHIARAZIONE APPARSA SULLA HOME PAGE DEL SITO +++
"A seguito di numerose segnalazioni di incremento di fenomeni fumarolici sull'isola d'Ischia, si specifica che tali fenomeni sono dovuti alle condizioni climatiche del periodo e soprattutto al forte tasso di umidità, che rendono estremamente più evidenti le emissioni. Tali fenomeni non appaiono quindi legati a variazioni di condizioni profonde. Il Direttore dell'Osservatorio Vesuviano"

Ricordiamo che in data 14-12-14, a questa pagina, segnalammo due probabili terremoti registrati dalla stazione sismica di  Ischia. L'Osservatorio non li ha mai catalogati e dunque dobbiamo concludere che non si trattò di terremoti. Ma non sappiamo neanche di cosa si trattò!
07/02 Ore 9.00 - SCIAME SISMICO AL VESUVIO
A partire da questa notte, registriamo uno sciame sismico in atto al Vesuvio. Il più intenso tra gli eventi dovrebbe essere quello registrato alle ore 04.13.52 secondi circa ora locale. Trattasi, in totale, di circa cinque eventi che sono stati registrati a partire dalla mezzanotte di oggi. L'ultimo è quello registrato poco fa alle ore 06.38.00 secondi circa e sembra essere il secondo come intensità nella serie. Avevamo segnalato come nel mese scorso l'energìa liberata era a livelli molto bassi. 
Attendiamo le catalogazione da parte degli uomini Osservatorio, unici detentori dei dati ufficiali  e  dei sismogrammi integrali per deteriminare tipologia, mangitudo, epicentro ed ipocentro degli eventi. 
Riportiamo di seguito i sismogrammi. In rosso gli eventi del Vesuvio, in azzurro un terremoto registrato in Albania di forte intensità. Sismogramma 1 - sismogramma 2
05/02 RISOLTA AVARIA STAZIONE SISMICA DI POZZUOLI - AGGIORNAMENTO TERREMOTI MENSILI - PUBBLICATI BOLLETTINI CAMPI FLEGREI

L'Osservatorio ha risolto l'avaria alla stazione sismica di Pozzuoli STHV. Aggiornato il numero mensile dei terremoti registrati al Vesuvio che sembra essere stato pari a 75 per tutto il mese di gennaio 2015. Non si segnalano, sembra, particolari eventi. La sismicità complessiva è rimasta su livelli energentici molto bassi, rientrando ampiamente nella media delle osservazioni. Dei 75 terremoti rilevati, solo uno avrebbe avuto magnituo superiore ad 1 (1.2) e solo 11 avrebbero fatto registrare una magnitudo superiore od uguale a 11. La restante sismicità è confinata su valori inferiori a 0.5 di MTD. Una trentina di eventi hanno avuto magnitudo negativa. Quanto agli epicentri, per quelli localizzati, si può constatare come essi siano tutti concentrati nell'area del cratere del Gran Cono. Per gli ipocentri o profondità d'origine, viene confermato quanto osservato egli ultimi anni. Un solo evento ha avuto una profondità di poco superiore ai 2km (2.06), altri due tra 1 e 2 km, mentre i restanti 9 terremoti localizzati, hanno avuto un ipocentro inferiore al km di profondità.
Restiamo ovviamente in attesa del bollettino definitivo dell'Osservatorio per ulteriori comunicazioni.

Per i Campi Flegrei, dopo la nostra segnalazione, sono stati pubblicati contemporaneamente i due bollettini mancanti (quello del 27 gennaio e quello del 3 febbraio).
Va evidenziato come nel bollettino del 27 gennaio, pur in assenza di sismicità, era stata osservata una lieve ripresa del sollevamento del suolo. Sappiamo che il giorno 2 febbraio è stato registrato un terremoto con magnitudo pari a 0.9. Apprendiamo dal bollettino settimanale che l'evento è stato preceduto da altro piccolo terremoto di magnitudo pari a -0.1.

Attendiamo i bollettini mensili del Vesuvio e dei Flegrei per ulteriori approfondimenti e la pubblicazione dei dati relativi alla geochimica.
04/02 Ore 9.00 INSERITO IN HOME PAGE IL TRACCIATO SISMICO DELLA STAZIONE DI BACOLI, CAMPI FLEGREI.
A fronte dell'avaria della stazione sismica di riferimento dei Campi Flegrei (stazione di Pozzuoli STHV), abbiamo inserito in home il tracciato sismico live della stazione sismica ubicata a Bacoli. E' da notare, tuttavia, che stante la distanza di essa dagli epicentri dei terremoti Flegrei ed a fronte anche della superficialità dei medesimi, il tracciato disponibile online non evidenzia allo stesso modo di STHV i terremoti che di regola si verificano al vulcano Flegreo.
03/02 ORE 19.20 TERREMOTO CAMPI FLEGREI -. STAZIONE SISMCIA POZZUOLI OFFLINE
Nella serata di ieri, alle ore 23.01.06 ora locale, è stato registrato un terremoto con magnitudo pari a 0.9 al vulcano Flegreo. L'evento, come visibile nel sismogramma della stazione STHV di Pozzuoli,  ha avuto una profondità pari a 2km circa ed è stato localizzato leggermente ad ovest rispetto al cratere degli  Astroni. Non sappiamo, al momento, se l'evento è stato preceduto/seguito da altri micro eventi. L'Osservatorio rende noto nel catalogo Plinio solo l'evento in parola. 
Segnaliamo che da qualche minuto il segnale sismico restituito dalla stazione STHV di Pozzuoli non appare coerente e dunque, riteniamo che la stazione sia in errore dalle ore 18.48 circa. Attendiamo sviluppi.
31/01 CATALOGATI ALCUNI EVENTI - AGGIORNATO CATALOGO SISMICO
L'Osservatotiro Vesuviano ha catalogato alcuni eventi segnalati nei giorni scorsi. Precisiamo che parliamo di catalogazione di eventi per i quali l'Osservatorio ha potuto determinare magnitudo, epicentro ed ipocentro. Per gli altri sono disponibili dati aggregati.
Gli eventi più significativi che avevamo segnalato, del giorno 20 e 25, sono stati così catalogati:

Tempo origine (UTC)  MTD  Profondità (km)
2015/01/25 11:42:10    0.8       2.05
2015/01/20 08:27:36    1.2       1.67

Da notare che per l'evento del 20 avevo indicato una mtd approssimativa di 1.5, mentre per quello del 25 una mtd approssimativa tra 1.3 ed 1.5. Entrambi gli eventi erano stati registrati anche da OVOHHZ visibile sul web. Entrambi hanno avuto un ipocentro intorno ai 2km, mentre l'epicentro è stato individuato nell'area ovest del cratere.

Aggiornato anche il numero di eventi mensili che, al 27 gennaio, è pari a 73. Da notare che 15 eventi sono stati registrati tra il giorno 20 e 21, mentre solo un evento, da inizio mese, ha avuto una magnitudo superiore ad 1, ed è quello del giorno 20. Dunque una sismicità relativa con energia liberata molto bassa.
Abbiamo aggiornato il nostro grafico terremoti consultabile qui.
29/01 RIPRISTINO STAZIONE OVO HHZ
Dalle ore 17,00 è stato ripristinato il funzionamento della stazione OVO HHZ.

STAZIONE OVO IN AVARIA DA IERI

Show della stazione sismica OVO in avaria da ieri. Ricordiamo che il Vesuvio è, a detta del personale e Direttore dell'Osservatorio, il vulcano più monitorato al mondo. Aggiungo che penso sia anche il più pagato al mondo. La sorveglianza ci costa milioni di euro, tra stipendi al personale, strumentazioni, spese per trasferte, esperimenti, campagne di rilievi, etc. Eppure l'informazione e divulgazione ai cittadini esposti a pericolo di vita è molto discutibile!
Ecco il sismogramma show di OVO

25/01 Ore 13
Terremoto al Vesuvio
Un terremoto è stato registrato al Vesuvio. L'evento, visibile anche su OVO, è stato registrato alle ore 12.42.09 secondi, ora locale. Attendiamo la catalogazione da parte dell'Osservatorio che, ad oggi, non ha ancora catalogato gli eventi segnalati nella news del 20. Riteniamo, sempre sulla base di osservazioni precedenti, che l'evento abbia una magnitudo presumibilmente compresa tra 1.3 ed 1.5.
Riportiamo qui il sismogramma dell'evento evidenziato in rosso. In azzurro abbiamo evidenziato i soliti disturbi dovuti al passaggio di bus turistici o comunque a causa esterne.
Sismogramma
20/01 TERREMOTI VESUVIO
Registrati alcuni terremoti al Vesuvio (sismogramma eventi). In dettaglio, trattasi di tre probabili terremoti di cui il primo (ore 09.27.34 secondi ora locale) di intensità relativamente più alta rispetto a quelli osservati da inizio mese. L'evento è stato registrato anche da OVO e questo, sulla base di precedenti osservazioni, fa presagire una catalogazione con magnitudo intorno ad 1.5. 
19/01  AGGIORNAMENTO TERREMOTI VESUVIO
L'Osservatorio cataloga alcuni eventi registrati da inizio anno al Vesuvio. In dettaglio, nel mese di gennaio, ad oggi sono stati registrati 45 terremoti, tutti con magnitudo molto bassa inferiore ad 1. L'evento più rilvante è stato registrato il 9/01 ed ha avuto una magnitudo pari a 0.8 con profondità pressoché nulla. Tutti gli eventi hanno avuto come epicentro l'area craterica ed una profondità non inferiore ad 1.5 km. Il rilascio di energìa mensile, ad oggi, è pari a circa 0.42MJ, attestandosi su valori molto bassi.
Trova conferma dunque l'osservazione fatta ieri secondo cui gli eventi comparsi sui sismogrammi non erano altro che il rilevamento di fulmini e tuoni. In particolare, un solo evento è stato registrato nella giornata di ieri alle ore 18.59.6 con magnitudo pari a 0.7.
18/01 Ore 15.00 I forti temporali in atto da questa notte sono la probabile causa della sismicità visibile sui tracciati.

Violenti fulmini e tuoni sono stati registrati dalla stazione sismica BKE e, qualcuno, anche da OVO. In assenza di catalogazione, dunque, pare che la sismicità registrata possa essere imputata ai fulmini che si stanno abbattendo nell'area vesuviana in queste ore. Vedremo se l'Osservatorio catalogherà qualche evento come terremoto vesuviano. Tuttavia, sulla base di precedenti osservazioni, sembra che in via ufficiosa si possa escludere che si tratti di sismicità del Vesuvio. A tal upo è da evidenziare, al contrario, come da inizio anno la sismicità mensile sembri essere in calo rispetto ai mesi precedenti.
15/01 SPETTACOLARE TIMELAPSE IN HD DEL VESUVIO - DAL NOSTRO CANALE YOUTUBE - VIDEO
12/01 VESUVIO - PUBBLICATI ALCUNI DATI DELLE FUMAROLE - ACCOLTA PARZIALMENTE UNA NOSTRA ISTANZA DEL 17 DICEMBRE

L'Osservatorio Vesuviano, nel bollettino mensile di Dicembre, pubblica per la prima volta, una parte dei dati raccolti dalle telecamere termiche che monitorano le fumarole del cratere del Vesuvio. E' bene qui ricordare che in data 17 Dicembre 2014, il gestore del sito, dopo il silenzio del Direttore dell'Osservatorio, inviava una istanza direttamente all'INGV sede Nazionale ed al responsabile della trasparenza INGV - Osservatorio Vesuviano, lamentando la mancata pubblicazione dei dati relativi alla geochimica delle fumarole del Vesuvio nonché del catalogo relativo agli eventi di tipo LP registrati al Vesuvio.
L'istanza ha sortito alcuni effetti.
Invero nel bollettino di Dicembre, l'Osservatorio pubblica i dati raccolti dalla telecamera termica che monitora i dati della grande fumarola del versante nord orientale del  cratere del Vesuvio. E lo fa senza specificare la temperatura della fumarola ma indicando il delta, vale a dire, la differenza e variazione media della temperatura settimanale. Riportiamo qui il grafico presente nel bollettino con relativa didascalìa.



Dunque da giugno 2013 circa, all'oggi, la temperatura della fumarola mostra un andamento ciclico senza variazini standard significative.
Mancano i dati relative alla composizione delle fumarole del Vesuvio e sottolineamo ancora la gravità della mancanza attesa la fondamentale importanza dei dati in parola.
Per il resto, rimandiamo alla lettura del bollettino . Segnaliamo che, per quanto riguarda Ischia, per mero errore l'Osservatorio ha pubblicato il resconto del mese di settembre.

CAMPI FLEGREI
Dal bollettino mensile si legge che permangono le anomalie significative delle temperature, estensione e composizione dei gas delle fumarole monitorate nell'area flegrea.
07/01 CAMPI FLEGREI
Riprende il sollevamento del suolo ai Flegrei ma senza alcun evento registrato negli ultimi 15 giorni. Questo è quanto emerge dai due bollettini settimanali (30 dicembre 2014 e 6 gennaio 2015) rilasciati insieme dall'Osservatorio Vesuviano dopo il periodo delle festività Natalizie. Dunque, suolo Flegreo che continua a sollevarsi SENZA far registrare terremoti. Fenomeno molto interessante che aiuta a comprendere come il suolo delle aree vulcaniche sia qualcosa di differente da come rappresentato nell'immaginario comune. In pratica, nell'area Flegrea abbiamo deformazioni del suolo che si manifestano anche senza far registrare alcun tipo di terremoto. 
04/01
L'Osservatorio Vesuviano ha rilasciato i dati aggiornati dei terremoti registrati al Vesuvio nel mese di Dicembre 2014. Gli eventi, come da catalogo BKE, sono stati 99, attestandosi su valori medio-alti nelle medie storiche degli ultimi dieci anni. L'energia liberata è risultata bassa, ampiamente nelle medie osservate nell'ultimo decennio, facendo registrare un valore a a 4,3 MJ circa.  Abbiamo aggiornato il grafico terremoti mensile dal 2010.
Analizzando ora il dato annuale, il numero di terremoti complessivo del 2014 è stato pari a 749, posizionandosi su livelli medio-alti registrati nell'ultimo decennio.
La sismicità, in base ai dati rilasciati dall'Osservatorio, sembra dunque rientrare ampiamente nella media delle osservazioni storiche.
Ricordiamo che l'Osservatorio non rilascia dati relativi alla geochimica delle fumarole del Vesuvio dal mese di settembre 2014 e, per quel che è dato sapere, trattasi di misurazioni non effettuate a causa delle difficoltà nel fare rilievi all'interno del cratere. Approfondimento sul problema della geochimica (pagina del febbraio 2014).