La Regione Campania ha ridefinito in data 13-02-2015 la zona
gialla del Vesuvio. Come anticipato mesi fa dall'assessore Ing.
Cosenza, la zona ricomprende molti comuni anche della provincia di
Salerno, Avellino e Benevento. Vediamo, in dettaglio cosa è la zona gialla e come
si è proceduto alla sua delimitazione.
La "zona gialla" ricomprende aree potenzialmente esposte a materiali
di ricaduta entro poche ore o giorni dall'insorgere dell'eruzione.
Trattasi, prevalentemente, di ceneri vulcaniche e lapilli.
In primo luogo, si è deciso
di assumere come scenario di riferimento quello di venti in quota con
direzione dai quadranti occidentali. La scelta è giustificata da
osservazioni di natura statistica che indicano come siano prevalenti,
in quota, venti provenienti dai quadranti occidentali. Poi, sulla base
di studi e relazioni scientifiche, si è determinata la zona limite
entro cui possono verificarsi quegli accumuli di materiale piroclastico
(essenzialmente ceneri) che possono costituire una criticità seria per
la statica degli edifici con pericolo di crolli. Tale valore è stato determinato nei 300kg/mq,
con soglia di un + 5% (cui corrisponde un accumulo di circa 30 cm di
cenere vulcanica). Dunque, si è tracciata una linea a forma ovale che
abbraccia una serie di Comuni. Sono ben 65 quelli potenzialmente
interessati. Qui trovate
la mappa dettagliata con accumuli previsti ed elenco dei Comuni interessati.
STRALCIO MAPPA COMUNI INTERESSATI DA ACCUMULI DI 30 CM DI CENERE - NUOVA ZONA GIALLA (fonte: www.regione.campania.it)
Come si può osservare la linea curva verso est a conferma
dell'adozione del criterio statistico sopra citato (venti in quota dai
quadranti occidentali).
Ma non finisce qui.
Sono state deliberate altre mappe
che indicano le zone potenzialmente esposte alla ricaduta di materiali
piroclastici, ma in misura minore.
Troviamo così una serie di Comuni potenzialmente coinvolti
nell'eruzione del Vesuvio molto distanti dal cratere. La cosa non
stupisce per nulla chi ha letto e studiato il Vesuvio. Stupirà
forse il lettore medio leggere che Comuni come
Sorrento,
piuttosto che Salerno, Amalfi, Maiori, Roccarainola, Avellino,
Summonte, solo per citarne alcuni, sono esposti a probabile
caduta di cenere in misura tra i
20 e 30 cm per mq, vale a dire 200/300
kg/mq..
Invece, nella fascia dei Comuni esposti a depositi
compresi
tra i 10 e 20 cm di cenere, corrispondenti a 100/200 kg/mq,
troviamo comuni come
Afragola, Battipaglia, Atripalda,
Ceppaloni, molti Comuni del beneventano, Taurasi, Giffoni Valle
Piana, zona industriale di Napoli, Sa Pietro a Patierno (Napoli), e via
discorrendo.
Se poi andiamo a vedere la fascia dei Comuni dovre
potrebebro verificarsi accumuli di cenere
tra i 5 e 10 cm
corrispondenti a 50/100 kg/mq, vi scorgiamo
Agropoli, Capaccio, Eboli,
Capri, Benevento, Grottaminarda, Posillipo, Fuorigrotta,
Scampìa, Vomero....
STRALCIO MAPPA COMPLETA CON TUTTI GLI ACCUMULI -
LINK DOWNLOAD MAPPA COMPLETA (fonte: www.regione.campania.it)
E SEI I VENTI IN QUOTA SI DISPONESSERO DA EST NEI GIORNI DELL'ERUZIONE?
Un esercizio utile sarebbe quello di immaginare che il giorno
dell'eruzione, la Natura non prenda in considerazione le previsioni
degli "esperti" , si faccia beffa di loro e spinga venti in quota
provenienti dai quadranti orientali o sud orientali (cosa che avviene,
non di rado, d'inverno). Pensiamo ai classici venti di "scirocco",
provenienti da sud-sud est, o al tipico "grecale" invernale.
Quali gli scenari?
Noi abbiamo provato a ridisegnare, in via del tutto approssimativa e
senz alcun pretesa o valore scientifico, una curva, scimmiottando
quella tracciata dagli esperti della protezione Civile. Abbiamo preso
come riferimento l'estensione massima della curva verso ovest che nello
scenario previsto dalla protezione civile raggiunge un limite di circa
25km dal cratere del Vesuvio e lo abbiamo trasposto ad ovest.
Eccovi i risultati.
Per la sola zona gialla (con accumuli previsti superiori a 300kg/mq (30 o piu cm di cenere),
in caso di venti da est:
Napoli e molti altri Comuni ad elevatissima densità abitativa verrebbero coinvolti da massicci depositi di ceneri.
Ci siamo divertiti nel disegnare anche una zona gialla che ricomprende
un po' tutti i territori potenzialmente interessati da ricaduta di
ceneri vulcaniche, fino a zone dove la Protezione civile prevede
accumuli di 5 cm. Ovviamente si tratta di una mappa che non riveste e
non ha alcun valore scientifico.
La mappa mostra la portata potenziale della ricaduta di ceneri in caso di
venti in quota disposti da est.
Rimandiamo all'elenco completo dei Comuni interessati,
potenzialmente, dalla ricaduta di ceneri vulcaniche.
Link per il
download (sito Regione Campania)
E' stato pubblicato anche uno scarno documento contenente i danni provocati alle infrastrutture dalla ricadute di cenere.
Eccovi il
link per il download.(sito Regione Campania)
.
La Regione affida ai singoli Comuni la responsabilità di redigere adeguati piani Comunali.