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21/05/2016
LA SISMICITA' NOTTURNA DEL VESUVIO
Otteniamo in esclusiva uno studio nuovissimo - Nostro contributo
Avevamo notato da tempo che molti dei terremoti vesuviani si verificano nelle ore notturne o in quelle del primo mattino.
Avevamo sottovalutato l'evidenza giacché ritenevamo, forse a torto,
che magari molti eventi diurni fossero poco visibili a causa del ben
noto disturbo della BKE. Magari, dubitavamo, forse a torto, che quel segnale
così distrubato su BKE impedisse la registrazione di eventi
diurni minori. Tuttavia dopo la pubblicazione in rete del sismogramma
della VCNE, ci era sorto qualche dubbio.
Ci siamo messi alla ricerca ed abbiamo rinvenuto uno studio ufficiale che affronta la problematica anzidetta
e la risolve positivamente: il Vesuvio fa registrare più
terremoti nelle ore notturne.
Lo studio in parola è stato pubblicato molto di recente
(aprile-maggio 2016) e porta la firma del Prof. Adriano Mazzarella
(prof. di Oceanografia e fisica dell'atmosfera presso Università
degli studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Scienze della Terra) e del prof. Nicola Scafetta (prof. di Oceanografia e fisica dell'atmosfera presso Università
degli studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Scienze della Terra), dal titolo:
Evidences for higher nocturnal seismic activity at the Mt. Vesuvius
Noi ne abbiamo chiesto una copia all'autore, visto che anche questo articolo è disponibile solo a pagamento*; il prof. Mazzarella ha risposto positivamente inviadocene una copia via mail.
* Il prof. Mazzarella, dopo lettura del Ns. articolo, ci ha
cortesemente comunicato che lo studio è disponibile per una
libera consultazione fino al 5 Luglio seguendo il link che abbiamo
indicato a fondo pagina.
Cogliamo l'occasione qui per ringraziarLo pubblicamente.
Questa volta non ci siamo fermati alla mera lettura dell'articolo e non ve ne parleremo soltanto.
Poiché si è trattato di analizzare i dati del catalogo
sismico BKE ottenuto grazie ad una Nostra vittoria legale contro INGV
Napoli, nel poco tempo a Nostra disposizione, abbiamo analizzato i
risultati dello studio aggiungendo, se possibile, ulteriori dati
statistici che confermano quella che sembra una evidente maggiore sismicità notturna
del Vesuvio.
Lo studio in parola, di cui riportiamo l'abstract ed i punti salienti,
cristallizza un dato inconfutabile: dal catalogo sismico BKE
(aggiornato al settembre 2014) emerge che il numero di terremoti
"notturni" (06am-06-pm) supera quelli "diurni".
Individua le probabili cause in:
- raffreddamento notturno/riscaldamento diurno dell'intero edificio vulcanico;
- campo magnetico terrestre;
- magnetostrizione e stress delle rocce.
Il dato che emerge è che a partire dal 2008, poi, l'aumento notturno
della sismicità è più elevato, così come lo
è di più nei mesi più caldi dell'anno.
Eccovi l'abstract tradotto con Google transator:
"Analizziamo ora i dati sismici
rilevati presso l'Osservatorio Vesuviano Ovest (OVO, 1972-2014) e
presso le stazioni a Est (BKE, 1999-2014) sul monte Vesuvio. Il
catalogo OVO è completo per gli eventi sismici con magnitudo M
≥ 1.9. Abbiamo dimostrato che prima del 1996 questo catalogo
presenta una oscillazione quotidiana che quasi scompare in seguito. Per
determinare se esiste una oscillazione giornaliera nell'attività
sismica del Monte Vesuvio, usiamo il catalogo BKE di qualità
superiore che è completo per gli eventi sismici con magnitudo M
≥ 0.2. Abbiamo dimostrato che BKE conferma che l'attività
sismica al Monte Il Vesuvio è più alto durante la notte
che durante il giorno. L'ampiezza dell'oscillazione giornaliera
è aumentata durante l'estate e smorzata durante l'inverno.
Ipotizziamo possibili legami con il raffreddamento / riscaldamento
ciclo diurno del edificio vulcanico, con il campo magnetico terrestre
esterno e con magnetostrizione, che stressano le rocce. Troviamo che
l'ampiezza del ciclo giornaliero sismica cambia nel tempo ed è
in aumento dal 2008. Infine, proponiamo un indice di attività
sismica per monitorare l'oscillazione 24 ore che potrebbe essere
utilizzato per integrare altre metodologie attualmente adottati per
determinare lo stato sismica del vulcano per evitare il rischio relativo".
Ora, Noi ci siamo posti alcune domande: il catalogo BKE potrebbe, usiamo il condizionale, non essere pienamente rispondente alla reale sismicità registrata
in quanto non è chiaro come possa essere depurato il dato
raccolto dalla stazione dal rilevante disturbo derivante dal passaggio
del bus turistico. Sappiamo che il bus turistico transita dagli inizi
2009 proprio in zona BKE cagionando un enorme disturbo diurno. La
domanda è: questo catalogo è completo? Il fatto che
proprio dal 2008 si sia accentuato il fenomeno può essere
legato all'apertura della strada Matrone ed al fatto che il passaggio
del Bus possa oscurare molti eventi diurni impedendo alla stazione sismica di registrarli?
Esaminando lo studio in parola ma anche direttamente il catalogo
sismico, abbiamo rilevato come anche prima della riapertura di strada
Matrone che consentì il passaggio del bus turistico, il
"fenomeno" della maggiore sismicità nottura era presente anche se meno evidente.
Dunque, ci sentiamo di affermare che, con elevata probabilità,
il bus turistico non sembra responsabile della minore sismicità
diruna registrata da BKE. Ci piacerebbe, tuttavia, poter disporre di altro catalogo con soglia di completezza uguale o comparabile a quello di BKE. Sappiamo che il catalogo OVO non lo è in quanto completo solo per terremoti con mtd >= 1.9. Con questa riserva che espressamente facciamo, proseguiamo oltre.
Nello studio citato viene analizzato il catalogo BKE e tutti gli eventi
con mtd >0.2, visto che la soglia di completezza del catalogo
è proprio quella.
I risultati sono, come detto, una maggiore sismicità notturna, più accentuata dal 2008 e nei mesi estivi.
NOSTRO STUDIO
Ci siamo messi a lavoro direttamente sul catalogo sismico BKE sfruttando le Nostre conoscenze in materia.
Ne viene fuori un dato che ci ha sorpresi, molto.
Ci siamo detti: mettiamo un filtro più rilevante, cioè
siamo andati ad analizzare la sismicità diurna/notturna del
catalogo per fasce di terremoti con mtd >0.5, >=1.0 e >= 1.5.
Abbiamo esteso la ricerca anche al 2015, cosa non avvenuta nello studio
in parola che dispone del catalogo BKE aggiornato al settembre 2014. Il
motivo per il quale abbiamo deciso di analizzare gli eventi con mtd
maggiore è presto detto: vista la presenza del disturbo forte
diurno, abbiamo voluto eliminare ogni dubbio riguardo la
problematica sopra accennata. Le fasce orarie sono di dodici ore
ciascuna, espresse in UTC (diurna: 06-18; notturna 18-06). I periodi
presi in considerazione sono quelli dei mesi più caldi visto che
è proprio in questi mesi che si accentua di più il
"fenomeno".
Orbene.
Abbiamo pensato di racchiudere i risultati di complessi confronti
numerici in tabelle, in modo da rendere più chiara la lettura.
Partiamo da una prima tabella che analizza il dato di terremoti con mtd
>0.5 (maggiore di 0.5) e >=1.0 (maggiore/uguale a 1) su tutto il
catalogo BKE per i il periodo maggio-settembre, indicando anche la
percentuale del dato.
Magg-sett >0.5 |
|
% |
Magg-sett >=1 |
|
% |
Totali
|
1159 |
|
Totali
|
590 |
|
Notturni |
696 |
60,05 |
Notturni
|
357 |
60,51 |
Diurni |
463 |
39,95 |
Diurni
|
233 |
39,49 |
In pratica, viene rispettata una proporzione 60/40 % in
entrambi i casi. Il 60% dei terremoti registrati nel periodo
maggio-settembre su tutto il catalogo BKE (gennaio 1999/settembre 2014)
è "notturno" (fascia oraria 18-06 UTC).
A questo punto, siamo andati oltre.
Abbiamo ristretto la ricerca dal 2010 all'oggi, cercando eventi con mtd >=1.0 nel periodo maggio-settembre.
Risultato? La percentuale di eventi notturni passa al 67%!
|
MAGG-SETT DAL 2010 >=1 |
%
|
TOT |
147 |
|
NOTTURNI |
99 |
67,35 |
DIURNI |
48 |
32,65 |
Ora, visti i risultati ottenuti abbiamo deciso di restringere ancora di
più l'indagine includendo solo terremoti più energetici
con mtd >= 1.5 (maggiore/eguale a 1.5).
Qui abbiamo ottenuto, per usare un linguaggio popolare, percentuali di terremoti notturni "bulgare"!
Su tutto il catalogo BKE maggio-settembre (1999/2014): 62% circa.
|
MAGG-SETT DAL ALL>=1.5 |
%
|
TOT |
221 |
|
NOTTURNI |
137 |
61,99 |
DIURNI |
84 |
38,01 |
Dal 2010 al settembre 2014: 73% circa.
|
MAGG-SETT DAL 2010 >=1.5 |
%
|
TOT |
44 |
|
NOTTURNI |
32 |
72,73 |
DIURNI |
12 |
27,27 |
Ora, i dati si commentano da soli.
Per completezza abbiamo esteso la verifica ai terremoti >=1.0 del maggio-settembre 2015.
Risultato: circa il 71% dei terremoti con mtd >=1.0 è stato registrato nella fascia "notturna".
|
MAGG-SETT 2015 >=1 |
%
|
TOT |
21 |
|
NOTTURNI |
15 |
71,43 |
DIURNI |
6 |
28,57 |
Non sembrano sussistere dubbi: fattori esterni ed endogeni influenzano la sismicità del Vesuvio nelle ore notturne.
A questo punto comprendiamo che vi sarà nel lettore un certo "sconcerto". Come può accadere tutto ciò.
Nello studio del prof. Mazzarella, come detto, vengono richiamati altri
studi interessanti e comparate analisi della sismicità per zone
omogenee. Vengono investigate altre possibili cause, oltre a quelle
sopra richiamate, quali variazioni di pressione giornaliera dei fludi
del sistema idrotermale, rapportate con le variazioni termiche
giorno/notte. Insomma, studio molto interessante.
Noi riteniamo tuttavia che l'evidenza di questi dati richieda un necessario approfondimento.
Ad esempio, nella crisi del 1999-2001 il "fenomeno" fu quasi inesistente o molto ridotto.
Riteniamo che i dati meritino un approfondimento ed uno studio multidisciplinare che
compari, ad esempio, i meccanisimi focali, gli epicentri ed ipocentri
degli eventi, le variazioni geochimiche, di pressione, la gravimetria, i campi elettromagnetici.
Visto che sono in gioco, sembra, forze magnetiche e/o elettriche, quale
ruolo potrebbe avere lo spostamento di fluidi (sistema acquifero e/o
magmatico) in tutto questo?
Insomma, occorrerebbe investigare a 360 gradi per cercare di meglio comprendere il fenomeno.
Resta in ogni caso ferma la necessità di disporre di un catalogo
sismico completo (con tutti i parametri, compresa la tipologia di
eventi) ufficiale su cui poter lavorare e fare affidamento.
Per ora ci fermiamo qui.
* Link funzionante sino al 5 luglio per il download dell'articolo gratuitamente suggeritoci dal prof. Mazzarella.
Link al sito che rende disponibile l'abstract ed il download a pagamento (35,95 dollari) dello studio
Giuseppe D'Aniello
per METEOVESUVIO
http://meteovesuvio.altervista.org
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