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I Vesuviani ed il Vulcano


Ai primi terremoti avvertiti o più intensi....

"Sta per scoppiare? Dobbiamo scappare? Ci dite qualcosa?

Ma tanto, nessuno ci dirà nulla.

Faremo tutti una brutta fine"



Ecco la reazione tipica dei Vesuviani.

Ma chi sono costoro. Difficile descrivere e tipizzare, ma esiste uno stereotipo di vesuviano con un dato comune: il fatalismo e l'inconscia certezza che nessuno lo avvertirà.

Questi i tratti comuni, questi i tratti che tanti scrittori e giornalisti hanno ritrovato nei Vesuviani.

Allo scrivente, tuttavia, in questa sede interessa attirare l'attenzione del lettore su un altro aspetto del Vesuviano che si può racchiudere in questa breve frase:

 "meglio non parlare del Vesuvio..no no..meglio stare zitti".

Sembra assurdo ma la stragrande maggioranza dei Vesuviani la pensa esattamente così.

Le ragioni? Bah, le più disparate e non pensate che si tratta di un modo per esorcizzare il problema.

Qualcuno pensa che l'amico dell'Osservatorio o il Politico o  l'amico dell'amico lo avvertirà prima di tutti; altri lo fanno per un calcolo di convenienza. Meglio non parlarne per non mandare all'aria affari e valore delle proprietà.

Queste le due categorie più gettonate. 

Eppure, tutti sanno che abitano sopra o alle falde di un vulcano. Ma fanno finta di nulla ed anzi si spaventano al primo terremoto più forte. Quasi come se il Vulcano dovesse smettere di essere un vulcano e dovesse assumere, nell'immaginario, la sembianze di un Monte, un bel Monte in una valle.

Tutti, ignorano, scientemente, di calpestare un suolo che stabile non è; tutti ignorano scientemente che sotto i loro piedi si estende una enorme camera magmatica; tutti ignorano che sono semplicemente "ospiti" in una casa che appartiene al grande Vulcano Somma-Vesuvio.

Ignorano non perché non sanno ma perché così deve essere.

E al primo sussulto immaginano la catastrofe, l'esplosione improvvisa e violenta,  la fine.

Di una cosa non hanno cognizione: cosa sia e come si possa comportare un  vulcano.

Al primo sbuffo di cenere dal cono centrale o alla prima esplosione di falda (vapore acqueo) da una delle bocche eccentriche del Viulo, ad esempio, od alla prima frattura nel suolo del vulcano, si genererebbe il panico.

Immagino la scena e rabbrividisco.

Questa gente, questo popolo è educato al rischio?

Per quanto io possa riscontrare giorno per giorno, assolutamente no.

E la triste storia di molti vesuviani potrebbe essere segnata fatalmente più da un'eruzione mancata o solo accennata che dal risveglio vero e proprio del Vesuvio.

Considerazioni analoghe per i cittadini flegrei, esposti ad un rischio ancora più elevato. Anche lì, apparente e cosciente menefreghismo.

E cosa fa la Politica? Asseconda le esigenze e le aspettattive dei cittadini. E ha collocato centinaia di migliaia di abitanti in zona ad elevatissimo rischio edificando negli anni 1950-80 interi quartieri pubblici; ha edificato Ospedali, offerto servizi. Ha edificato un nuovo Tribunale facendolo divenire  circondariale in zona ad elevattissimo rischio: il Tribunale di Torre Annunziata, recentemente ampliato!!! Per non parlare dell'Ospedale del Mare.... Gli esempi sono tanti e tanti.

I Piani di emergenza nazionali, ci dicono che con elevata probabilità si riuscirà a dare l'ordine di evacuazione 48, masismo 72 ore prima dell'eruzione.

In quanto tempo si evacua un Ospedale, tipo quello "del Mare"? E un Tribunale? So per certo, con riferimento al Tribunale di Torre Annunziata che ci è voluto un mese ed oltre per spostare la sola sezione Lavoro dalla vecchia sede alla nuova, prossima alle bocche eruttive del Viulo.

Ma, in tutto questo, sarebbe facile alzare il dito contro i Politici..questa categoria così generica...

Personalmente sono sempre più convinto che i Politici semplicemente assecondino le aspettative ed istanze dei cittadini Vesuviani e Flegrei.

Dunque, nessuno si senta esente da responsabilità se un giorno, che speriamo non arrivi mai, uno dei due vulcani dovesse risvegliarsi e causare perdite di vite umane.

GD
06/04/2016