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SPECIALE GRAVIMETRIA CAMPI FLEGREI
Nostro video esclusivo sui vuoti alla Solfatara
by Giuseppe D'Aniello © 2018
11 febbraio 2018

Abbiamo analizzato la gravimetria registrata ai Campi Flegrei negli ultimi anni e il quadro che ne viene fuori potrebbe chiarire, a Nostro sommesso avviso, alcuni punti fondamentali.

Ma prima vogliamo fare una precisazione importante.

Meteovesuvio è sito indipendente e lo sarà per sempre. La Nostra storia lo conferma e le Nostre battaglie sono univoche e chiare. Abbiamo combattuto in perfetta solitudine battaglie di trasparenza rivolte alla divulgazione dei dati del monitoraggio in tempo reale. Ci ha gratificato l'appoggio di molte persone comuni cui va la Nostra riconoscenza.

In questi ultimi giorni si sono rincorse tante voci in merito alla vicenda delle anomalie alla gravimetria registrate nel II semestre 2016 alla Solfatara e riportate in esclusiva assoluta da Meteovesuvio.
Non intendiamo dare voce a chi intende ora marciare contro INGV OV quando, da Direttore di OV, è stato Nostro strenuo oppositore, rendendosi responsabile dell'adozione di provvedimenti fortemente limitativi della divulgazione in tempo reale dei dati raccolti dalle reti di monitoraggio. A voler tacere della vicenda progetto Scarfoglio. Abbiamo anche letto, ci è toccato anche questo, che l'ex Direttore, contraddicendosi tra l'altro in maniera clamorosa, avrebbe negato di conoscere Meteovesuvio quando sin dall'inizio 2014 è stato destinatario di Nostre PEC (quale Direttore di INGV OV) cui ha riposto e di cui abbiamo dato conto su questo portale. In questa PEC del maggio 2014 l'ex Direttore dr. Giuseppe De Natale, nel rispondere ad una nostra PEC, "minacciava" in maniera indiretta la chiusura totale della pubblicazione dei dati del monitoraggio raccolti dalle reti pubbliche gestite da INGV OV! Leggere per credere. Per non parlare della decisione dell'ottobre 2015, poi revocata dal Commissario dr. Marcello Martini solo nel marzo 2016, di introdurre un ritardo di 10 minuti nella pubblicazione dei sismogrammi. Protagonista sempre l'ex Direttore di INGV OV dr. Giuseppe De Natale.
Quindi che ora ci sia una levata di scudi da una certa parte dell'Istituto contro l'attuale Direzione di INGV OV invocando trasparenza e divulgazione, è davvero incredibile. Chi vuole approfondire la vicenda può leggersi questi articoli dove illustriamo i motivi ed alcune vittorie legali che abbiamo ottenuto per la trasparenza e divulgazione dei dati.

Ma non vogliamo cadere in polemiche sterili ed andiamo all'oggetto dell'articolo.

Ecco uno stralcio di quanto avevamo scritto nella news del 30/12/17, news che tanto clamore ha destato in parte della comunità scientifica:

"
I risultati ottenuti per i vari periodi analizzati sono illustrati nella Figura 75. Nella colonna a destra sono mostrati i campi sulla parte centrale dell’area flegrea, dove è stata condotta la campagna del mese di giugno. Dal confronto si nota che nell’intervallo 6-10/2016 (Figura 75e) il campo negativo già formatosi nel precedente periodo 3-6/2016 (Figura 75d) si è esteso interessando tutta l’area. Le variazioni significative sono però limitate all’area Solfatara-Pisciarelli (variazione max di -52 μGal alla stazione Pisciarelli) e interessano alcune stazioni lungo la fascia costiera dove si osservano in generale variazioni di -30 μGal."
E ancora: "
La diminuzione di gravità osservata da marzo, sebbene concorde come andamento con il sollevamento, non è giustificata dall’ampiezza dello stesso, che è risultato nel periodo marzo-ottobre di 5.6 cm equivalente ad una diminuzione di g di circa -16 μGal. Quindi, le variazioni di gravità sono da associare quasi esclusivamente a variazioni di massa/densità nel sottosuolo, come ad esempio quelle dovute a formazioni di vuoti e/o fratture."

Sulla scorta di questo Nostro articolo si è scatenata una corsa al "j'accuse" contro INGV OV, facendo leva su quanto accaduto alla Solfatara nell'agosto 2017.
 
Ora, l'onestà intellettuale e l'amore per la pura verità che connotano da sempre la Nostra attività, dapprima come uomini e poi come gestori del presente sito web, ci impongono di riportare quanto si legge in altri rendiconti semestrali a proposito della gravimetria flegrea.

Ora, avendo a disposizione i relativi documenti, frutto delle Nostre battaglie di trasparenza, ci limitiamo a richiamare " a stralcio" quanto letto in alcuni rendiconti.

Rendiconto relativo al II semestre 2013
(formattazione testo Nostra):
"Il confronto giugno‐ottobre 2013 evidenzia chiaramente un’inversione del campo precedente; una generale diminuzione di gravità interessa l’intera area. I valori massimi si osservano alla stazione di Astroni (‐50μGal) e alle stazioni all’interno del cratere Solfatara dai cui valori, compresi tra ‐30 e ‐70 μGal, si evidenzia un’anomalia locale con un campo ben definito". E ancora:"La distribuzione caotica dei valori indica che alcune aree possono essere affette da formazione di vuoti (valori che ricadono nel quadrante sud orientale) e altre affetta da riempimenti di vuoti (valori che ricadono nel quadrante nordorientale), ma l’estrema vicinanza agli assi indica che tali fenomeni sono associabili a processi molto superficiali".

Dunque un'anomalìa negativa compresa tra -30 e -70 microGal interessava l'area della Solfatara  con probabile formazione di vuoti molto superficiali.

Nulla è accaduto alla Solfatara per altri 4 anni circa.

Ma variazioni significative di -30microGal sono state registrate alla Solfatara solo nel 2013?

Sembra di no. Anche nel 2009.

Da uno studio di Berrino et. al del 2010 (qui scaricabile), facente parte dell'attività di rendicontazione semestrale del 2009, si legge: "Nel novembre 2009 si osserva, invece, ancora un campo caratterizzato da una diminuzione di gravità, in generale ai limiti della significatività statistica. Diminuzioni di gravità significative, di circa -30 µGal sono concentrate nella zona della Solfatara".

Ma, non contenti, siamo andati ancora più inidetro nel tempo, arrivando al 2004. Altre anomalìe gravimetriche negative (tra -30 e -65 microGal) significative registrate nell'area della Solfatara. Dal rendiconto II semestre 2004:

"Il confronto dei dati tra il periodo aprile e ottobre/novembre 2004 (fig. 68b) mostra, invece,
una significativa e generale diminuzione di gravità sull’intera area. Tale campo evidenzia
un’estensione, sia spaziale che in entità, della diminuzione di gravità osservata nell’intervallo di tempo precedente; l’area più significativa, con variazioni comprese tra -30 e -65 μGal, interessa la parte centrale della caldera flegrea, comprendente tutte le stazioni lungo la linea costiera, da Bagnoli al Serapeo e nell’intorno della Solfatara".

Ora torniamo al 2015, perché se dovessimo usare il semplice metro dell'anomalìa gravimetrica per decidere se evacuare o meno un'area o se impedire o meno l'accesso alla Solfatara, allora ci domandiamo perché nessuno si è scandalizzato a fronte del dato inverso della forte anomalìa in positivo ricontrata nell'area della Solfatara nel 2015.

Ecco cosa si legge nel rendiconto II semestre 2015(formattazione testo nostra):

"Il confronto febbraio/marzo – settembre/ottobre 2015 (Fig. 70, in alto a sinistra) evidenzia che l’intera area dei Campi Flegrei è stata affetta da un significativo aumento della gravità, tranne una ristretta area lungo la fascia costiera tra La Pietra e Gerolomini dove si osservano variazioni nulle o negative in generale ai limiti della significatività statistica.
Il campo positivo individua un forte gradiente tra la fascia costiera e la Solfatara, dove si osservano le massime variazioni. Queste ultime delimitano un piccolo campo, ben definito e molto concentrato, confinato entro il cratere e nel suo intorno (Accademia Aeronautica e Via Scarfoglio-Canale 21). La massima variazione di 95 μGal si osserva in corrispondenza del Soffione (GCF25)"

In defintiva, girando la domanda agli addetti ai lavori, non è forse un fenomeno del tutto "normale" dell'attività flegrea degli ultimi anni (almeno dal 2004, a quanto pare), quello della registrazione di variazioni significative di gravimetria negative e positive?

 A noi sembra di si. Ma Noi non siamo vulcanologi ma dei semplici cultori della materia e quindi chiunque volesse fornire il proprio contributo chiarificatore (anche per smentire la Nostra conclusione), può farlo anche inviandoci una mail al solito indirizzo: giuseppe.dan@libero.it.


VIDEO ESCLUSIVO

Ora postiamo per la prima volta ed in esclusiva assoluta un video che ci vede direttamente protagonisti. Siamo alla Solfatara di Pozzuoli, cratere dei Campi Flegrei, anno 2012. Conduciamo uno dei tipici esperimenti ad effetto che le guide erano solite mostrare agli avventori. Invitiamo gli utenti a munirsi di auricolari/cuffie per godere appieno della portata di questo video in quanto l'audio è di fondamentale importanza. Dal vivo, vi assicuriamo che il rimbombo era notevole!
Orbene, nel video lanciamo in aria un grosso masso facendolo ricadere al suolo. Il rimbombo cupo che si sente mostra chiaramente la presenza di cavità e vuoti sotterranei superficiali. Inquietante certo ma, per quanto abbiamo potuto constatare in prima persona essendoci recati più volte negli anni in visita al cratere, si trattava di tipico esperimento rientrante nella prassi delle guide turistiche.
Video dal Nostro canale youtube


Speriamo di aver contribuito, per quanto ci è possibile, a fare chiarezza sulla vicenda.

Boscoreale, 11/02/2018

Avv. Giuseppe D'Aniello