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ERUZIONI IN PILLOLE

Rubrica a cura di Giuseppe D'Aniello
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© Copyright 2014 - Giuseppe D'Aniello

1760 1861 1944
1631

1760 - ERUZIONE ECCENTRICA - NUOVI CONI ERUTTIVI


Da un racconto (De Bottis, 1786, pp.3-7, p.28).
"Lo strabocchevole incendio (*cosi venivano chiamate le eruzioni) accaduto nella fine dell'anno scorso 1760 nel territorio della Torre del Greco tra per gl'irreparabili gravissimi danni, che ha arrecato, e per la nuova maniera, con cui è avvenuto, merita senza dubbio di essere annoverato tra le cose più memorabili del nostro secolo. Imperocché non è uscito il fuoco o dalla superior bocca del Vesuvio, o da qualche rotto sul fianco, come le piu volte negli antichi tempi, e a nostra memoria si è veduto; ma verso la piu bassa parte del pendio dell'anzidetto monte il dì 23 del passato Dicembre si aprirono quindici ardenti voragini, e dal alcune di esse sgorgarono ampissimi infiammati torrenti, che molte case di campagna, e moltissimi poderi, che producevano i più scelti e poderosi vini, miseramente distrussero ed atterrarono (...). Nel medesimo tempo in un luogo detto da' pasesani il fosso delle Campane della pertinenza della Torre del Greco, posto sul fianco meridionale del Vesuvio, e lontano da Bosco Tre Case un miglio, dalla reale strada un miglio e mezzo, nell'estrema parte della lava dell'anno 1717, comparvero due vulcani, che con grandissimo strepito cominciarono a vomitar fumo, fiamme, cenere, e sassi infuocati (...).
 La cenere arrivò fino a Sorrento, e Massa, e passò più oltre. Le pomici in gran copia caddero in tutti i luoghi sottoposti al Monte dalla parte Meridionale (...)
per gli traballamenti della Terra accaduti nel maggior fervore dell'incendio nel Territorio di Bosco Tre Case si ruppero quasi tutte le cisterne, e si aprirono molti edifici fino alla larghezza di quattro dita traverse, e il terreno sensibilmente si abbassò in certe parti, e in molti luoghi si aprì (...). Nel podere del Tedesco per gli sotterranei incendi succeduti ne' primi giorni dell'eruzione un pezzo di terreno lungo 298 palmi, e largo intorno a 40 profondò dove un palmo e 1/4, e dove 2, e poco più. Inoltre le fenditure, che sopra ho dette, sono moltissime, e serpeggiano per lunghi tratti per gli campi del soprannominato villaggio. Avendone io misurata una di queste, l'ho trovata larga in alcune parti 6, e in certe altre 8 palmi, e lunga 180".

L'eruzione provocò numerosi danni. Sia per i terremoti, l'apertura di fratture, le lave che per gli spostamenti d'aria dovuti alle esplosioni, molte case crollarono.
Le bocche eruttive apertesi con questa eruzione, che fanno parte di un sistema di altre bocche eccentriche storicamente attive (ivi compreso il Colle di Sant'Alfonso), hanno continuato  ad essere in attività nei secoli a venire.
Rimandiamo alla pubblicazione di ulteriori brani.
Rimandiamo i lettori a successivi  capitoli della serie "Eruzioni in pillole".
Segue una raffigurazione dell'eruzione del 1760 (dipinto d'epoca- fonte: bibliodyssey.blogspot.it). Abbiamo cercato di raffigurare con supporto fotografico la dislocazione di alcune bocche eruttive, potenzialmente riattivabili, ben visibili sul lato sud del Vesuvio.Abbiamo anche indicato il punto dove lo Stato sta realizzando ed ultimando un notevolissimo ampliamento della sede del Tribunale di Torre Annunziata (istituito ed edificato a metà degli anni '90), con edificazione ex novo negli ultimi anni di edifici di diversi piani.
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