1/03/2016
CLAMOROSA SCOPERTA: UN DUOMO CON CONI SOTTOMARINI TRA IL VESUVIO E NAPOLI
Arriva una notizia che fa scalpore: un duomo vulcanico sottomarino
localizzato tra il Vesuvio e Napoli. A rivelarlo è INGV sul sito ufficiale con un comunicato.
Eccovi uno stralcio, più significativo, del comunicato INGV (formattazione Nostra):
"Durante i rilievi sono state scoperte 35 emissioni gassose attive e oltre 650 piccoli crateri riconducibili ad attività di degassamento avvenuto in tempi recenti.
Tutta questa area si è formata per la risalita, tuttora attiva e
comunque più recente di 12.000 anni, di gas di origine profonda
(mantello) e crostale. La risalita dei gas avviene lungo condotti di
diametro variabile tra i 50 e i 200 metri che tagliano, piegano e
fratturano i sedimenti marini attuali.
“I
dati raccolti nel Golfo di Napoli”, afferma Guido Ventura,
ricercatore dell’INGV, “ci indicano che siamo in presenza
di un'attività correlabile a
una fenomenologia vulcanica non associata, per ora, a una risalita
diretta di magma; tuttavia, come ormai noto da precedenti esperienze in
Giappone, Canarie, Mar Rosso, queste manifestazioni possono, in alcuni
casi, precedere la formazione di vulcani sottomarini o esplosioni
idrotermali” (Guido Ventura, INGV).
Eccovi una elaborazione grafica del duomo (fonte dropbox INGV):
La fonte della notizia è uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature (Scientific Reports 6, Article number: 22448 (2016)) dal quale traiamo anche queste immagini.
Lo studio non fa altro che confermare, se ce ne fosse bisogno,
l'assoluta urgenza di monitorare la geochimica del Vesuvio in continuo
con adeguata strumentazione. Stiamo attendendo risposta dal Commissario
INGV NApoli Osservatorio Vesuviano dr. Martini.
ECCOVI DUE VIDEO CHE MOSTRANO L'ATTIVITA' SOTTOMARINA:
VIDEO 1 ----- VIDEO 2
Vi forniamo anche la tabella delle misurazioni geochimiche dei gas
rilasciati nelle zone indicate col pallino giallo. I puntini neri
indicano i "centri eruttivi sottomarini" ("dots eruptive centers" dello
studio citato):
Riporto il commento ai dati delle risultanze geochimiche rivenibile nel citato studio:
"The three collected gas discharges show chemical features typically recognized in hydrothermal fluids, i.e. predominance of CO2 and significant concentrations of reduced gases (H2S, CH4 and H2) and light hydrocarbons (especially benzene and propene)38,39,40,41,42,43,44,45 (Table S1). The occurrence of atmospheric gases, such as O2,
whose presence is not expected to be occurring in submarine emissions,
is likely due to contamination from air dissolved in seawater at the
contact with the gases stored in the plastic box used for sampling as
the ROV was uprising from the sea bottom to the surface. On the
contrary, the positive δ15N value as well as the high N2/Ar (up to 480), which are significantly higher than that of ASW (Air Saturated Water), suggests that most N2 is
produced by an extra-atmospheric source, in agreement with the dominant
hydrothermal origin for these gases. The hydrothermal-volcanic origin
of the BdM gas is confirmed by the CO2and He contents and their isotopic signature. Carbon isotopes (δ13C-CO2 from −0.93% to +0.4%) and the CO2/3He values (from 1.7 × 1010 to 4.1 × 1010)
show that the BdM samples belong to the mixing trend of the fumaroles
from the volcanoes surrounding the Gulf of Naples between a mantle
end-member and gases produced by decarbonation reactions (Fig. 6).
More specifically, the BdM gas samples have roughly the same position
along the mixing trend as the fluids from the adjacent Campi Flegrei
and Somma-Veusivus volcanoes. They are more enriched in the crustal
component than the Ischia fumaroles, which are closer to the mantle
end-member. The value of 3He/4He is higher at Somma-Vesuvius and Campi Flegrei (R/Ra between 2.6 and 2.9) than at BdM (R/Ra between 1.66 and 1.96; Table S1).
This suggests the addition and accumulation of radiogenic He originated
from the same magmatic source feeding the Somma-Vesuvius and Campi
Flegrei volcanoes. The absence of a detectable fraction of organic
carbon in the BdM discharges indicates that the organic sediments are
not involved in the BdM degassing process."
Traduzione con GOOGLE TRANSLATOR (si declina ogni responsabilità per errori nella traduzione":
"I tre scariche di gas raccolti mostrano caratteristiche chimico
tipicamente riconosciuti nei fluidi idrotermali, cioè
predominanza di concentrazioni di CO2 e significative di gas ridotte
(H2S, CH4 e H2) e idrocarburi leggeri (soprattutto benzene e propilene)
38,39,40,41,42, 43,44,45 (Tabella S1). Il verificarsi di gas
atmosferici, come O2, la cui presenza non dovrebbe essere verificano in
emissioni sottomarine, è probabilmente dovuto alla
contaminazione da aria disciolta in acqua di mare a contatto con i gas
contenuti nella scatola di plastica utilizzato per il campionamento
come era il ROV rivolta dal fondo marino alla superficie. Al contrario,
il valore positivo δ15N nonché l'alta N2 / Ar (fino a
480), che sono significativamente superiore a quella di ASW (aria
satura d'acqua), suggerisce che la maggior N2 è prodotto da una
fonte extra-atmosferico, in accordo con l'origine idrotermale dominante
per questi gas. L'origine idrotermale-vulcanica del gas BdM è
confermato dal CO2 e contenuti che lui e la loro firma isotopica.
isotopi di carbonio (δ13C-CO2 da -0,93% a + 0,4%) ed i valori di
CO2 / 3He (da 1,7 × 1010 a 4,1 × 1010) mostrano che i
campioni BDM appartengono alla tendenza miscelazione delle fumarole dai
vulcani che circondano il Golfo di Napoli tra un manto end-persona e
gas prodotti dalla reazione di decarbonatazione (Fig. 6). Più in
particolare, il prelievo di gas BDM hanno all'incirca la stessa
posizione lungo il trend di miscelazione come i fluidi dalle adiacenti
vulcani Campi Flegrei e Somma-Veusivus. Sono più arricchito nel
componente crostale che le fumarole Ischia, che sono più vicini
al mantello fine-utente. Il valore di 3He / 4He è superiore a
Somma-Vesuvio e Campi Flegrei (R / Ra tra 2.6 e 2.9) che in BdM (R / Ra
tra 1,66 e 1,96; Tabella S1). Questo suggerisce l'aggiunta e l'accumulo
di radiogeno ha avuto origine dalla stessa fonte magmatico
alimentazione dei vulcani Somma-Vesuvio e Campi Flegrei. L'assenza di
una frazione rilevabile di carbonio organico negli scarichi BDM indica
che i sedimenti organici non sono coinvolti nel processo di degasaggio
BdM."
Così conclude lo studio:
"We conclude that a 25 km2 wide
dome-like structure affected by active degassing processes and
resulting from the emplacement of pagodas and mounds occurs in the Gulf
of Naples few kilometers offshore from the harbor of Naples. At the
present, the BdM features are indicative of a non-magmatic unrest53 potentially
foregoing embryonic volcanism, i.e. the early emission of magma and/or
hot fluids. A monitoring activity should be implemented with the aim to
analyze the evolution of the phenomena and detect the geochemical and
geophysical signals indicative of a potential magmatic unrest."
Traduzione con Google translator (non si assume responsbailità per errori nella traduzione:)
"Concludiamo che una vasta struttura di 25 km2 cupola come colpiti da
processi di degassamento attivi e derivante dalla messa in posto di
pagode e tumuli si verifica nel Golfo di Napoli, a pochi chilometri al
largo dal porto di Napoli. Allo stato attuale, le caratteristiche BDM
sono indicativi di una inquietudine p53 non magmatica potenzialmente
rinunciare vulcanismo embrionale, cioè l'emissione di magma
precoce e / o fluidi caldi. Un'attività di monitoraggio dovrebbe
essere attuata con l'obiettivo di analizzare l'evoluzione dei fenomeni
e rilevare i segnali geochimici e geofisici indicativo di un potenziale
disordini magmatica."
Eccovi, ancora, la rappresentazione 3d dei rilevamenti dei sensori della nave URANIA:
LA DOMANDA E': VISTO CHE I RILIEVI DELLA NAVE URANIA A BASE DELLO
STUDIO SONO DELL'AGOSTO 2014 E CHE GIA' ALL'EPOCA INGV SAPEVA
DELL'ESISTENZA DEI CONI VULCANICI, DEL DUOMO E DELLE EMISSIONI, PERCHE'
ABBIAMO DOVUTO ATTENDERE QUASI DUE ANNI PER VENIRE A CONOSCENZA DI
TUTTO QUESTO? E DOVE SONO I DATI DEL MONITORAGGIO DELL'AREA DALL'AGOSTO
2014 ALL'OGGI? MICA NON AVRANNO POI MONITORATO L'AREA (MI RIFIUTO DI
PENSARLO!)? DOVE STA IL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE? O QUESTA E'
UNA DI QUELLE NOTIZIE CHE IL DPC SI RISERVA DI NON PUBBLICARE AI SENSI
DELLA CONVENZIONE DPC-INGV?
MA PERCHE' NOI CITTADINI ESPOSTI A PERICOLO DI VITA DOBBIAMO APPRENDERE
QUESTE NOTIZIE SOLO QUANDO LOR SIGNORI OTTENGONO LA PUBBLICAZIONE SU
NATURE?
Studio Nature:
Seafloor doming driven by degassing processes unveils sprouting volcanism in coastal areas
Salvatore Passaro, Stella Tamburrino, Mattia Vallefuoco, Franco Tassi,
Orlando Vaselli, Luciano Giannini, Giovanni Chiodini, Stefano Caliro,
Marco Sacchi, Andrea Luca Rizzo & Guido Ventura
Scientific Reports 6, Article number: 22448 (2016)
doi:10.1038/srep22448 - Received: 29 October 2015- Accepted: 15 February 2016- Published online: 01 March 2016