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L'ANONALIA DEL DATO DELLA FUMAROLA BORDO CRATERE NEL 2014 E IL FORTE INCREMENTO A FINE 2014, POI RIENTRATO A GENNAIO 2015 - QUEI DATI RISERVATI IN FORMA PROTETTA AL PERSONALE INGV DI PALERMO
5/11/2015
By Giuseppe D'Aniello per MeteoVesuvio © 2015 

Spero si tratti dell'ultima "scoperta" che emerge sempre dai famosi rendiconti scientifici INGV ottenuti grazie alla vittoria nella controversia contro INGV e DPC (Dipartimento Protezione Civile).
Certo che viene un brivido a pensare che si tratta di documenti ottenuti solo grazie ad una vittoria legale e, soprattutto, a dover leggere che è il DPC a detenere questi documenti prodotti da INGV.

Ma andiamo al sodo.

Una breve premessa, qualora fosse sfuggito al lettore meno attento.

Una delle due fumarole monitorate in continuo quanto alla temperatura con stazione in loco e download locale dei dati, è quella posta sul bordo orientale del cratere, denominata CRB. Ed è monitorata, unitamente all'altra (CRA), leggete bene, non dall'Osservatorio, ma da INGV di Palermo. La stazione, denominata CRB, dal 29/01/2015 "è stata dotata di sistema di trasmissione dei dati". Prima, dunque, sembra di capire, bisognava andare in loco e scaricare i dati. Ma questi dati saranno noti all'Osservatorio Vesuviano? Qualcuno sorriderà e penserà..che domanda è. Eh no, la domanda sorge spontanea, perché subito dopo, sempre nel Rendiconto, leggiamo (formattazione testo Nostra): "I dati acquisiti sono stati immagazzinati in appositi database e disponibili, in forma protetta, al personale della Sezione di Palermo e resi pubblici attraverso relazioni e/o pubblicati su riviste specializzate nazionali ed internazionali".

Avete letto bene.


Il medico che cura il paziente, si affida ad un altro medico che gli misura il battito cardiaco. Ma i dati del battito cardiaco, sono noti solo al secondo medico, in forma protetta, che poi li rende pubblici attraverso "relazioni" e/o (si noti "e/o", cioè anche solo) mediante pubblicazione "su riviste specializzate nazionali ed internazionali" (il più delle volte in inglese ed a pagamento, aggiungiamo Noi!).

Ovvio che un dato ambientale come la temperatura del suolo non può essere di proprietà di alcuno e, come ribadito più volte, va reso pubblico in maniera aggiornata e prontamente fruibile sul sito istituzionale di INGV (Napoli o Palermo che sia!!!) e/o DPC in ottemperanza al DLGS 195/2005. Ma questo decreto legislativo è completamente ignorato da INGV, nonstante le sonore batoste prese già in due controversie legali che ci hanno visti protagonisti. 

Ma chi paga lo stipendio a Lor signori? Chi paga le strumentazioni che utilizzano? Chi paga i software di acquisizione dei dati?
I cittadini.
Chi ha la proprietà del Vesuvio?
INGV?
Ahahahahah...davvero...vien da ridere...


Ma torniamo al dato: nel corso del 2014, tutto il 2014, apprendiamo che il "valore medio" è passato da 25 gradi Celsius a 29 gradi. A ciò si aggiunga una "forte anomalia" registrata durante gli ultimi giorni del 2014, poi rientrata.  La causa della forte anomalia sarebbe il freddo intenso e nevicate associate. Anomalia rientrata alla fine di Gennaio 2015.

Ma leggiamo quanto scritto nel rendiconto all'uopo:
"Per quanto concerne i dati relativi alle temperature delle fumarole ubicate sul bordo del cratere (sito CRB, Fig. 88), nel corso del 2014 il loro valore medio misurato a 50 cm di profondità ha subito un incremento di circa 4 °C, passando da 25 a 29 °C. Tale incremento è stato accompagnato da una lieve riduzione del gradiente verticale, indicando un modesto aumento del flusso di vapore. La forte anomalia registrata durante gli ultimi giorni del 2014, ma completamente rientrata già alla fine di Gennaio 2015, è da ascriversi al decremento di permeabilità del suolo conseguente alle deposizioni nevose ed alla formazione di ghiaccio causate dalla forte perturbazione che ha interessato l’area in quei giorni. Tale diminuzione generalizzata di permeabilità ha provocato la concentrazione del flusso di vapore nelle zone più fratturate, causando l’incremento della temperatura prima descritto."

Noi, dati alla mano, sappiamo che effettivamente vi fu un'ondata di gelo a fine dicembre (con la famosa nevicata) che però rientrò dopo pochissimi giorni. Anzi, è dato certo che a quota 60mt, dove è ubicata la Nostra stazione meteo, furono registrate temperature medie intorno ai 13-15 gradi di massima nel mese di gennaio....Dunque, non vi era nemmeno lo zero termico a quota 1.200mt dove si trovano le fumarole in parola.

La stazione CRB è ubicata a 50cm di profondità ed ha avuto, come detto, una temperatura media 29 gradi.

Eccovi il grafico della temperatura della fumarola CRB. Abbiamo eveidenziato il periodo di forte anomalìa ed i valori medi, mentre non si ha ancora il dato di gennaio 2015 a grafico.





Nei bollettini ufficiali rilasciati da Osservatorio Vesuviano non vi è alcuna traccia di queste anomalie.

GD